Lotta all'autonomia differenziata: presto un incontro sul tema a Molfetta
L'evento sarà organizzato dalla CGIL locale
Molfetta - giovedì 22 febbraio 2024
0.21
Il 31 gennaio 2023 il consiglio comunale di Molfetta approvò all'unanimità un ordine del giorno di netta opposizione all'AUTONOMIA DIFFERENZIATA che permette a certe regioni di avere maggiori poteri decisionali rispetto ad altre specialmente in materia scolastica e sanitaria.
In particolare, per quanto riguarda la scuola l'autonomia differenziata potrebbe significare che le regioni hanno la possibilità di gestire in modo indipendente i propri sistemi educativi. Ciò potrebbe portare a differenze nei programmi scolastici, nell'allocazione delle risorse e nelle politiche educative, con il rischio che le regioni meno sviluppate o con risorse economiche più limitate possano trovarsi svantaggiate rispetto a quelle più ricche.
Analogamente, per quanto riguarda la sanità, l'autonomia differenziata potrebbe determinare differenze nell'accesso ai servizi sanitari contribuendo così a perpetuare o addirittura accentuare le disuguaglianze tra le regioni del Nord e quelle del SUD. L'opposizione all'autonomia differenziata da parte della CGIL riflette la preoccupazione per il possibile impatto negativo che questa politica potrebbe avere sulle regioni del SUD in termini di accesso ai servizi pubblici, opportunità economiche e livello di benessere sociale.
Su questi temi la CGIL terrà un incontro pubblico prossimamente, dopo il rinvio dei giorni scorsi.
In particolare, per quanto riguarda la scuola l'autonomia differenziata potrebbe significare che le regioni hanno la possibilità di gestire in modo indipendente i propri sistemi educativi. Ciò potrebbe portare a differenze nei programmi scolastici, nell'allocazione delle risorse e nelle politiche educative, con il rischio che le regioni meno sviluppate o con risorse economiche più limitate possano trovarsi svantaggiate rispetto a quelle più ricche.
Analogamente, per quanto riguarda la sanità, l'autonomia differenziata potrebbe determinare differenze nell'accesso ai servizi sanitari contribuendo così a perpetuare o addirittura accentuare le disuguaglianze tra le regioni del Nord e quelle del SUD. L'opposizione all'autonomia differenziata da parte della CGIL riflette la preoccupazione per il possibile impatto negativo che questa politica potrebbe avere sulle regioni del SUD in termini di accesso ai servizi pubblici, opportunità economiche e livello di benessere sociale.
Su questi temi la CGIL terrà un incontro pubblico prossimamente, dopo il rinvio dei giorni scorsi.