Lo sport a Molfetta è per tutti. Bagno di folla per Albertini e la Coppa d'Europa
Anche Cozzoli e Tisci all'evento, oltre a una rappresentanza delle società molfettesi
Molfetta - venerdì 4 marzo 2022
19.52
A Molfetta lo sport è davvero per tutti.
Perchè il titolo del convegno, svoltosi ieri e organizzato da Milan Club Molfetta e Think1 nell'auditorium del Seminario Regionale, ha dimostrato di essere non solo uno slogan su carta.
E quella Coppa, vinta a luglio dall'Italia di Roberto Mancini, ed esposta al pubblico ha rafforzato il concetto che si, è possibile con impegno e dedizione realizzare qualcosa che accomuni tutti nelle emozioni, nello spirito, nei valori.
Il trofeo, simbolo della vittoria dei Campionati Europei 2020 da parte della nazionale italiana, è stata senza ombra di dubbio l'attrazione clou: da Coverciano e dal Museo del Calcio a Molfetta per essere ammirato, fotografato e quasi osannato. All'Italia del pallone mancava da decenni il successo continentale ed è arrivato nel momento più buio per la nazione con un gruppo di giocatori che ha trovato compattezza e coesione nel momento più difficile dello storia del Paese dando il via a una estate magica per lo sport "azzurro".
Ma gli applausi e il tripudio di stima e affetto sono andati anche a Demetrio Albertini: legend di "Sport&Salute s.p.a.", bandiera del Milan e dell'Italia, l'ex calciatore si è concesso senza risparmiarsi anche in veste di Direttore tecnico della FIGC.
Con lui il presidente e AD di "Sport&Salute s.p.a." , il molfettese Vito Cozzoli, e Vito Tisci, presidente del settore giovanile e scolastico della FIGC.
Le riflessioni sono diverse, a partire dall'importanza dello sport per fermare ogni conflitto con la stretta attualità del conflitto ucraino.
"È un trofeo che ci ha fatto emozionare - ha detto Cozzoli - E la vostra presenza è la prova che lo sport è una cosa bella tanto per i grandi eventi quanto per tutto ciò che accade nel quotidiano".
Nel parterre le squadre e le società del mondo dello sport molfettese.
Foto in evidenza: Cosmo de Pinto.
Perchè il titolo del convegno, svoltosi ieri e organizzato da Milan Club Molfetta e Think1 nell'auditorium del Seminario Regionale, ha dimostrato di essere non solo uno slogan su carta.
E quella Coppa, vinta a luglio dall'Italia di Roberto Mancini, ed esposta al pubblico ha rafforzato il concetto che si, è possibile con impegno e dedizione realizzare qualcosa che accomuni tutti nelle emozioni, nello spirito, nei valori.
Il trofeo, simbolo della vittoria dei Campionati Europei 2020 da parte della nazionale italiana, è stata senza ombra di dubbio l'attrazione clou: da Coverciano e dal Museo del Calcio a Molfetta per essere ammirato, fotografato e quasi osannato. All'Italia del pallone mancava da decenni il successo continentale ed è arrivato nel momento più buio per la nazione con un gruppo di giocatori che ha trovato compattezza e coesione nel momento più difficile dello storia del Paese dando il via a una estate magica per lo sport "azzurro".
Ma gli applausi e il tripudio di stima e affetto sono andati anche a Demetrio Albertini: legend di "Sport&Salute s.p.a.", bandiera del Milan e dell'Italia, l'ex calciatore si è concesso senza risparmiarsi anche in veste di Direttore tecnico della FIGC.
Con lui il presidente e AD di "Sport&Salute s.p.a." , il molfettese Vito Cozzoli, e Vito Tisci, presidente del settore giovanile e scolastico della FIGC.
Le riflessioni sono diverse, a partire dall'importanza dello sport per fermare ogni conflitto con la stretta attualità del conflitto ucraino.
"È un trofeo che ci ha fatto emozionare - ha detto Cozzoli - E la vostra presenza è la prova che lo sport è una cosa bella tanto per i grandi eventi quanto per tutto ciò che accade nel quotidiano".
Nel parterre le squadre e le società del mondo dello sport molfettese.
Foto in evidenza: Cosmo de Pinto.