Lo spettacolo “Abulivia” del molfettese Francesco Tammacco approda in Senato
Gli ulivi spiantati rappresentano il vuoto lasciato dai giovani del Sud che partono
Molfetta - sabato 16 dicembre 2023
Lo spettacolo "Abulivia" del molfettese Francesco Tammacco approda a Palazzo Giustiniani, sede della presidenza del Senato. Abbiamo intervistato l'attore e drammaturgo per saperne di più.
"Abulivia" nasce nel 2008, quando a Tammacco fu chiesto di scrivere un'opera che parlasse del nostro territorio. Oggi non è solo uno spettacolo teatrale, ma anche un cortometraggio. La regia di Michele Pinto ha permesso all'opera teatrale di trasformarsi in un prodotto audiovisivo in grado di sintetizzare il messaggio per estenderlo a un pubblico variegato rispetto alla platea dei teatri.
«Quando mi fu avanzata la richiesta, pensai che non ci fosse simbolo più rappresentativo dell'ulivo – spiega l'attore molfettese – era un periodo in cui succedeva uno strano fenomeno: si spiantavano gli ulivi per poter adornare le ville di ricchi proprietari del Nord Italia».
A questo concetto, Tammacco voleva unire l'urgenza di parlare dei giovani che emigrano per cercare delle opportunità di lavoro. «Ho legato il senso di vuoto degli ulivi spiantati nella nostra terra al senso di vuoto lasciato dai ragazzi che se ne vanno, mi sembrava una metafora calzante».
Lo spettacolo è stato portato, negli anni, nei teatri di tutta Italia e lo scorso anno ha colpito l'ex senatrice Carmela Minuto, oggi assessore comunale al Commercio. Il suo impegno è stato quello di portare l'opera all'attenzione del Senato: un'occasione per riflettere sul fenomeno dell'emigrazione giovanile, che riguarda soprattutto il Sud Italia.«L'obiettivo è quello di porre l'attenzione su quelle politiche sociali che ancora, purtroppo, non delineano orizzonti lavorativi per i nostri figli – aggiunge l'attore – avendo una scuola di teatro sono ben consapevole di questo fenomeno, se anni fa su 10 giovani 8 restavano qui e 2 partivano, oggi il rapporto si è invertito».
È chiaro che non si tratta soltanto di una responsabilità politica, ma le leggi sono sicuramente tra i fattori da tenere in considerazione per riflettere su quanto accade. Le competenze e le energie dei giovani del territorio sono sempre più proiettate verso altri luoghi, che offrono sbocchi lavorativi.
«Ho sentito il bisogno impellente di parlare di futuro – dice Tammacco – siamo stati invitati da Roberto Marti, presidente della settima commissione permanente del Senato della Repubblica, a Roma, dove abbiamo fatto visionare il corto alla presenza anche di scolaresche».
All'interno del video c'è anche un cameo della piccola Maria Francesca Tammacco.
"Abulivia" nasce nel 2008, quando a Tammacco fu chiesto di scrivere un'opera che parlasse del nostro territorio. Oggi non è solo uno spettacolo teatrale, ma anche un cortometraggio. La regia di Michele Pinto ha permesso all'opera teatrale di trasformarsi in un prodotto audiovisivo in grado di sintetizzare il messaggio per estenderlo a un pubblico variegato rispetto alla platea dei teatri.
«Quando mi fu avanzata la richiesta, pensai che non ci fosse simbolo più rappresentativo dell'ulivo – spiega l'attore molfettese – era un periodo in cui succedeva uno strano fenomeno: si spiantavano gli ulivi per poter adornare le ville di ricchi proprietari del Nord Italia».
A questo concetto, Tammacco voleva unire l'urgenza di parlare dei giovani che emigrano per cercare delle opportunità di lavoro. «Ho legato il senso di vuoto degli ulivi spiantati nella nostra terra al senso di vuoto lasciato dai ragazzi che se ne vanno, mi sembrava una metafora calzante».
Lo spettacolo è stato portato, negli anni, nei teatri di tutta Italia e lo scorso anno ha colpito l'ex senatrice Carmela Minuto, oggi assessore comunale al Commercio. Il suo impegno è stato quello di portare l'opera all'attenzione del Senato: un'occasione per riflettere sul fenomeno dell'emigrazione giovanile, che riguarda soprattutto il Sud Italia.«L'obiettivo è quello di porre l'attenzione su quelle politiche sociali che ancora, purtroppo, non delineano orizzonti lavorativi per i nostri figli – aggiunge l'attore – avendo una scuola di teatro sono ben consapevole di questo fenomeno, se anni fa su 10 giovani 8 restavano qui e 2 partivano, oggi il rapporto si è invertito».
È chiaro che non si tratta soltanto di una responsabilità politica, ma le leggi sono sicuramente tra i fattori da tenere in considerazione per riflettere su quanto accade. Le competenze e le energie dei giovani del territorio sono sempre più proiettate verso altri luoghi, che offrono sbocchi lavorativi.
«Ho sentito il bisogno impellente di parlare di futuro – dice Tammacco – siamo stati invitati da Roberto Marti, presidente della settima commissione permanente del Senato della Repubblica, a Roma, dove abbiamo fatto visionare il corto alla presenza anche di scolaresche».
Abulivia
Oltre a Francesco Tammacco, nell'opera ci sono diversi artisti tra cui Felice Altomare, che rappresenta il contadino che vede il suo ulivo spiantato, Rosa Tarantino, che interpreta il ruolo di contadina, Federico Ancona, che ha curato gli aspetti musicali e Anna Ilaria Davvanzo, danzatrice.All'interno del video c'è anche un cameo della piccola Maria Francesca Tammacco.