Cultura, Eventi e Spettacolo
Lo scultore de Virgilio conquista Savona
Con “Complicità” si aggiudica il podio
Molfetta - giovedì 17 dicembre 2015
Prestigiosa affermazione per lo scultore molfettese Michelangelo de Virgilio che, con la sua splendida scultura in acciaio inox intitolata "Complicità" ha sbaragliato prestigiosi artisti provenienti da tutta Italia, classificandosi al secondo posto del XII Gran Premio Città di Savona che aveva come tema: Le strade". La giuria internazionale era formata da eminenti personalità del mondo dell' arte e della cultura, docenti universitari di storiche e quotate istituzioni. Questa la motivazione del premio all'artista molfettese, già vincitore di numerosi e importanti concorsi.
"La Giuria ha trovato particolarmente suggestivo il contrasto fra due diverse ″nuances″ di colore in un'opera monocroma nella quale la lucentezza delle figure si contrappone all'oscurità dello sfondo. Altrettanto significativo il contrasto fra la solitaria e silenziosa cupezza del panorama urbano ed il calore che promana dall'abbraccio dei due giovani, che avanzano fra i palazzi incombenti, dimentichi di tutto quanto li circonda. Un risultato davvero rimarchevole ove si consideri la capacità di comunicazione sentimentale che De Virgilio ha impresso nel metallo di ″Complicità″." La giuria è rimasta veramente impressionata dal livello delle opere in gara. Questo concorso ha un forte eco mediatico, tanto che il comitato organizzatore, per dare ampio risalto, sta raccogliendo foto, biografie, curriculum artistico, recensioni stampa e video relativi alle opere dei vincitori. Ai tre artisti saliti sul podio è andata la stima e la viva considerazione dei componenti della giuria.
Si è quindi felicemente concluso per l' artista molfettese il XII Gran Premio Città di Savona dedicato alle STRADE, luoghi di comunicazione, d'incontri e di scoperte, un tema di rilievo per la ricchezza di significati che esso contiene.
Dalla viuzza di campagna con il suo charme naturalistico e ricco di profumi alla strada di città, trionfo dei motori e del progresso ma anche dell'inquinamento, sinistro compagno di molte innovazioni tecniche, alle vie del mare con il loro contenuto di sfida all'immane potenza degli oceani, a quelle del cielo con la straordinaria sfida realizzata dagli aeromobili che si alzano nonostante il loro peso, alle strade della fantascienza che illustrano le illusioni degli uomini, ai segreti sentieri dello spirito, capaci di condurre la fralezza umana sino alle soglio di Dio.
Tutte queste diverse sfaccettature del tema proposto sono state brillantemente colte dagli artisti che hanno preso parte al Gran Premio: in tutto ventisette.
"Complicità" ha reso complice la giura in quanto l'opera ha colto in pieno il tema del concorso artistico. Michelangelo de Virgilio,scultore autodidatta, nato a Molfetta (BA) nel 1958, realizza opere in acciaio inox, un materiale insolito, ostico e indistruttibile. Riesce a plasmarlo in "Immagini" senza ausilio né di fusioni, né di stampi, intervenendo a freddo sulla materia. Ha ottenuto numerose personali e partecipato a collettive, rassegne nazionali e internazionali, collezionando premi, consensi e riconoscimenti accademici. Continua quindi a mietere successi e riconoscimenti lo scultore molfettese Michelangelo de Virgilio, ormai noto anche ai non addetti ai lavori per la perizia con la quale riesce a far vivere di vita propria un materiale altrimenti freddo e poco malleabile come l'acciaio. L'artista, che nelle sue opere, mette in primo piano i particolari, riesce a conferire la massima espressività anche a "una parte del tutto", facendo sì che esprima anche stati d'animo, conferendo e suscitando emozioni, le stesse provate da lui e trasmesse a chi osserva le sue sculture. Sono sculture, quelle di de Virgilio, capaci di andare oltre la forma, di raggiungere il cuore, di riscaldarlo, esattamente al contrario del materiale duro con cui sono plasmate: l'acciaio. Partito da sculture inizialmente più figurative e che ritraevano la realtà, nel tempo con una maturazione personale ed artistica,le opere hanno assunto significati concettuali, trasmettono idee e messaggi, andando oltre le apparenze
In tanti considerano l'opera di Michelangelo de Virgilio un gradevole e stimolante "unicum" nel panorama artistico contemporaneo e questo ulteriore riconoscimento non può che confermare il giudizio dei critici e degli addetti ai lavori.
"La Giuria ha trovato particolarmente suggestivo il contrasto fra due diverse ″nuances″ di colore in un'opera monocroma nella quale la lucentezza delle figure si contrappone all'oscurità dello sfondo. Altrettanto significativo il contrasto fra la solitaria e silenziosa cupezza del panorama urbano ed il calore che promana dall'abbraccio dei due giovani, che avanzano fra i palazzi incombenti, dimentichi di tutto quanto li circonda. Un risultato davvero rimarchevole ove si consideri la capacità di comunicazione sentimentale che De Virgilio ha impresso nel metallo di ″Complicità″." La giuria è rimasta veramente impressionata dal livello delle opere in gara. Questo concorso ha un forte eco mediatico, tanto che il comitato organizzatore, per dare ampio risalto, sta raccogliendo foto, biografie, curriculum artistico, recensioni stampa e video relativi alle opere dei vincitori. Ai tre artisti saliti sul podio è andata la stima e la viva considerazione dei componenti della giuria.
Si è quindi felicemente concluso per l' artista molfettese il XII Gran Premio Città di Savona dedicato alle STRADE, luoghi di comunicazione, d'incontri e di scoperte, un tema di rilievo per la ricchezza di significati che esso contiene.
Dalla viuzza di campagna con il suo charme naturalistico e ricco di profumi alla strada di città, trionfo dei motori e del progresso ma anche dell'inquinamento, sinistro compagno di molte innovazioni tecniche, alle vie del mare con il loro contenuto di sfida all'immane potenza degli oceani, a quelle del cielo con la straordinaria sfida realizzata dagli aeromobili che si alzano nonostante il loro peso, alle strade della fantascienza che illustrano le illusioni degli uomini, ai segreti sentieri dello spirito, capaci di condurre la fralezza umana sino alle soglio di Dio.
Tutte queste diverse sfaccettature del tema proposto sono state brillantemente colte dagli artisti che hanno preso parte al Gran Premio: in tutto ventisette.
"Complicità" ha reso complice la giura in quanto l'opera ha colto in pieno il tema del concorso artistico. Michelangelo de Virgilio,scultore autodidatta, nato a Molfetta (BA) nel 1958, realizza opere in acciaio inox, un materiale insolito, ostico e indistruttibile. Riesce a plasmarlo in "Immagini" senza ausilio né di fusioni, né di stampi, intervenendo a freddo sulla materia. Ha ottenuto numerose personali e partecipato a collettive, rassegne nazionali e internazionali, collezionando premi, consensi e riconoscimenti accademici. Continua quindi a mietere successi e riconoscimenti lo scultore molfettese Michelangelo de Virgilio, ormai noto anche ai non addetti ai lavori per la perizia con la quale riesce a far vivere di vita propria un materiale altrimenti freddo e poco malleabile come l'acciaio. L'artista, che nelle sue opere, mette in primo piano i particolari, riesce a conferire la massima espressività anche a "una parte del tutto", facendo sì che esprima anche stati d'animo, conferendo e suscitando emozioni, le stesse provate da lui e trasmesse a chi osserva le sue sculture. Sono sculture, quelle di de Virgilio, capaci di andare oltre la forma, di raggiungere il cuore, di riscaldarlo, esattamente al contrario del materiale duro con cui sono plasmate: l'acciaio. Partito da sculture inizialmente più figurative e che ritraevano la realtà, nel tempo con una maturazione personale ed artistica,le opere hanno assunto significati concettuali, trasmettono idee e messaggi, andando oltre le apparenze
In tanti considerano l'opera di Michelangelo de Virgilio un gradevole e stimolante "unicum" nel panorama artistico contemporaneo e questo ulteriore riconoscimento non può che confermare il giudizio dei critici e degli addetti ai lavori.