Libera e la Guardia di Finanza: insieme per la legalità
Una incontro promosso in preparazione della Giornata della Memoria e dell'Impegno
Molfetta - domenica 19 febbraio 2017
Comunicato Stampa
Si è tenuto giovedì 16 febbraio, in una Sala Finocchiaro gremita di gente, l'incontro pubblico "La Guardia di Finanza al servizio della legalità", promosso dal Presidio Libera di Molfetta nell'ambito del percorso in preparazione al 21 marzo, Giornata della Memoria e dell'Impegno.
Un momento importante di conoscenza e confronto con la realtà della GdF e del suo operato anche in ambito territoriale.
Il Colonnello Maurizio Pasquale Favia, Comandante del gruppo Guardia di Finanza di Barletta ed il Tenente Chiara Iale, Comandante della Tenenza di Molfetta, sono partiti dal concetto di legalità per raccontare quello che ogni giorno questo specialistico Corpo di polizia Economico finanziaria è chiamato ad operare al fine di contrastare illeciti, frodi ed una corruzione sempre più diffusa. Un elemento fondante della nostra costituzione, quella stessa legalità che viene fortemente minata non solo da fenomeni come l'evasione fiscale e abusivismo finanziario, ma anche da piaghe come il lavoro nero e la contraffazione. Questi ultimi nascondono reati ben più gravi del semplicistico risparmio in termini economici: lo sfruttamento della manodopera, l'immigrazione clandestina, ma anche la concorrenza sleale sul mercato che penalizza le aziende ed i lavoratori più onesti.
La Guardia di Finanza è in prima linea nel contrasto di questi fenomeni illegali, così come nella lotta alla criminalità organizzata, in particolar modo nella individuazione delle disponibilità patrimoniali e finanziarie dei gruppi criminali e di conseguenza nel sequestro e confisca dei beni. Un impegno condiviso dall'Associazione Libera da oltre vent'anni, grazie all'impulso della legge n. 646, del 13 settembre 1982, nota come legge "Rognoni-La Torre", che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di "associazione di tipo mafioso" (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all'accumulazione illecita di capitali.
Interessante è stato il riferimento alla vicenda cittadina e all'Operazione "Scacco al re", condotta negli anni 2014-2015 e che dopo accertamenti patrimoniali mirati ed un sequestro preventivo, ha portato alla confisca di beni mobili ed immobili per un valore di 950 mila euro. La confisca dei beni acquisiti in maniera illecita restituisce allo Stato quanto sottratto all'intera comunità.
L'incontro pubblico si è concluso con un accorato appello alla corresponsabilità, alla coerenza e ad una maggiore consapevolezza nelle scelte e azioni che anche noi cittadini siamo chiamati ogni giorno a compiere in favore della legalità
Un momento importante di conoscenza e confronto con la realtà della GdF e del suo operato anche in ambito territoriale.
Il Colonnello Maurizio Pasquale Favia, Comandante del gruppo Guardia di Finanza di Barletta ed il Tenente Chiara Iale, Comandante della Tenenza di Molfetta, sono partiti dal concetto di legalità per raccontare quello che ogni giorno questo specialistico Corpo di polizia Economico finanziaria è chiamato ad operare al fine di contrastare illeciti, frodi ed una corruzione sempre più diffusa. Un elemento fondante della nostra costituzione, quella stessa legalità che viene fortemente minata non solo da fenomeni come l'evasione fiscale e abusivismo finanziario, ma anche da piaghe come il lavoro nero e la contraffazione. Questi ultimi nascondono reati ben più gravi del semplicistico risparmio in termini economici: lo sfruttamento della manodopera, l'immigrazione clandestina, ma anche la concorrenza sleale sul mercato che penalizza le aziende ed i lavoratori più onesti.
La Guardia di Finanza è in prima linea nel contrasto di questi fenomeni illegali, così come nella lotta alla criminalità organizzata, in particolar modo nella individuazione delle disponibilità patrimoniali e finanziarie dei gruppi criminali e di conseguenza nel sequestro e confisca dei beni. Un impegno condiviso dall'Associazione Libera da oltre vent'anni, grazie all'impulso della legge n. 646, del 13 settembre 1982, nota come legge "Rognoni-La Torre", che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di "associazione di tipo mafioso" (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all'accumulazione illecita di capitali.
Interessante è stato il riferimento alla vicenda cittadina e all'Operazione "Scacco al re", condotta negli anni 2014-2015 e che dopo accertamenti patrimoniali mirati ed un sequestro preventivo, ha portato alla confisca di beni mobili ed immobili per un valore di 950 mila euro. La confisca dei beni acquisiti in maniera illecita restituisce allo Stato quanto sottratto all'intera comunità.
L'incontro pubblico si è concluso con un accorato appello alla corresponsabilità, alla coerenza e ad una maggiore consapevolezza nelle scelte e azioni che anche noi cittadini siamo chiamati ogni giorno a compiere in favore della legalità