Legambiente Molfetta: «Il Comune dimentica l'oasi di Torre Calderina»
La nota del circolo locale dopo una riunione nella sede della Regione
Molfetta - venerdì 28 giugno 2024
10.57
La sezione molfettese di Legambiente si rivolge al Comune di Molfetta con una nota che riguarda Torre Calderina:
"Giovedì 20 giugno alle ore 11,00 si è tenuta, nella sede della Regione Puglia, la terza conferenza di servizi istruttoria per l'istituzione del Parco Naturale Regionale "Lama Santa Croce", fortemente voluto dal Comune di Bisceglie sin dal 2018. Nell'occasione, Legambiente Puglia, con i circoli di Bisceglie e Molfetta, ha ribadito l'opportunità di estendere la perimetrazione del parco all'Oasi di Torre Calderina, area naturalistica di pregio, riconosciuta come tale sin dal 1985 e tutelata dal piano faunistico venatorio regionale".
"Il Comune di Molfetta, invece, ha atteso un anno, dalla prima conferenza di servizi, tenutasi a luglio 2023, per esprimere la volontà di integrare, nel nascente parco, l'oasi avifaunistica, senza accompagnare questa dichiarazione da un atto di consiglio comunale che manifestasse la volontà politica di farne parte. Sin dalla richiesta di istituzione, manifestata dal Comune di Bisceglie, come detto, nel 2018, lo stesso ha sempre sollecitato il nostro Comune ad entrare nella gestione dell'ente parco, vedendo nella sua istituzione, una opportunità culturale, turistica, economica. La nostra Amministrazione, invece, ha preferito concentrarsi su altri obiettivi a partire dalla dichiarazione di pubblica utilità del terminal ferroviario a servizio del costruendo porto commerciale piuttosto che aderire all'invito del Comune di Bisceglie. Non basta intercettare finanziamenti regionali o nazionali per riqualificare l'area costiera o la torre, se manca una visione d'insieme e una prospettiva verso cui finalizzare queste risorse pubbliche".
"Il Comune di Bisceglie ha avviato lunedì 17 giugno, tre giorni prima della conferenza di servizi regionale, un processo partecipativo, teso a raccogliere punti di vista qualificati e costruire il piano di gestione del nascente parco. Noi, invece, attendiamo ancora la riattivazione di Agenda 21 che sarebbe stata utilissima per discutere dell'opportunità di entrare nel parco e integrarlo con l'oasi, costruendo un nuovo processo partecipativo".
"Adesso cosa intende fare il Comune di Molfetta? Porterà in consiglio comunale la volontà di aderire al Parco "Lama S. Croce" oppure preferirà fermarsi alla parziale riqualificazione dell'area costiera e della torre senza porsi una visione ambiziosa che colleghi l'oasi a lama Santa Croce e, successivamente, al Parco dell'Alta Murgia di cui l'oasi è il naturale sbocco a mare? Come Legambiente Molfetta chiediamo all'Amministrazione di portare con urgenza in consiglio comunale la proposta di aderire al nascente Parco Regionale "Lama S. Croce", come proposto dall'amministrazione di Bisceglie, dimostrando la volontà politica di tutelare la fascia costiera che collega i due nostri Comuni".
"Giovedì 20 giugno alle ore 11,00 si è tenuta, nella sede della Regione Puglia, la terza conferenza di servizi istruttoria per l'istituzione del Parco Naturale Regionale "Lama Santa Croce", fortemente voluto dal Comune di Bisceglie sin dal 2018. Nell'occasione, Legambiente Puglia, con i circoli di Bisceglie e Molfetta, ha ribadito l'opportunità di estendere la perimetrazione del parco all'Oasi di Torre Calderina, area naturalistica di pregio, riconosciuta come tale sin dal 1985 e tutelata dal piano faunistico venatorio regionale".
"Il Comune di Molfetta, invece, ha atteso un anno, dalla prima conferenza di servizi, tenutasi a luglio 2023, per esprimere la volontà di integrare, nel nascente parco, l'oasi avifaunistica, senza accompagnare questa dichiarazione da un atto di consiglio comunale che manifestasse la volontà politica di farne parte. Sin dalla richiesta di istituzione, manifestata dal Comune di Bisceglie, come detto, nel 2018, lo stesso ha sempre sollecitato il nostro Comune ad entrare nella gestione dell'ente parco, vedendo nella sua istituzione, una opportunità culturale, turistica, economica. La nostra Amministrazione, invece, ha preferito concentrarsi su altri obiettivi a partire dalla dichiarazione di pubblica utilità del terminal ferroviario a servizio del costruendo porto commerciale piuttosto che aderire all'invito del Comune di Bisceglie. Non basta intercettare finanziamenti regionali o nazionali per riqualificare l'area costiera o la torre, se manca una visione d'insieme e una prospettiva verso cui finalizzare queste risorse pubbliche".
"Il Comune di Bisceglie ha avviato lunedì 17 giugno, tre giorni prima della conferenza di servizi regionale, un processo partecipativo, teso a raccogliere punti di vista qualificati e costruire il piano di gestione del nascente parco. Noi, invece, attendiamo ancora la riattivazione di Agenda 21 che sarebbe stata utilissima per discutere dell'opportunità di entrare nel parco e integrarlo con l'oasi, costruendo un nuovo processo partecipativo".
"Adesso cosa intende fare il Comune di Molfetta? Porterà in consiglio comunale la volontà di aderire al Parco "Lama S. Croce" oppure preferirà fermarsi alla parziale riqualificazione dell'area costiera e della torre senza porsi una visione ambiziosa che colleghi l'oasi a lama Santa Croce e, successivamente, al Parco dell'Alta Murgia di cui l'oasi è il naturale sbocco a mare? Come Legambiente Molfetta chiediamo all'Amministrazione di portare con urgenza in consiglio comunale la proposta di aderire al nascente Parco Regionale "Lama S. Croce", come proposto dall'amministrazione di Bisceglie, dimostrando la volontà politica di tutelare la fascia costiera che collega i due nostri Comuni".