Legambiente interviene sul regolamento per i dehors a Molfetta
Inviate note al Comune su alcune criticità
Molfetta - giovedì 19 luglio 2018
10.47 Comunicato Stampa
Il circolo Legambiente di Molfetta "Giovanna Grillo" insieme al L.U.P. – Laboratorio di Urbanistica Partecipata ha inviato all'Amministrazione comunale alcune osservazioni relative al Regolamento Comunale per i Dehors.
Nelle note si ribadisce come l'idea di sviluppo delle attività commerciali, cui il regolamento si rivolge, metta ai margini la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico – culturale e dell'ambiente urbano, a vantaggio di una visione che vede nell'operatore economico l'attore principale delle dinamiche cittadine; servirebbe, invece, un approccio incentrato sulla qualità della vita e degli spazi cittadini. In questa direzione potrebbe andare un tavolo di co-progettazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (questa la proposta formulata da Legambiente e LUP), mirato a migliorare il regolamento orientandolo alla tutela del patrimonio storico – culturale e allo snellimento delle procedure autorizzative soltanto in particolari casi.
Un altro problema è quello della fruizione dello spazio pubblico, dato che le aree a disposizione dei pedoni, soprattutto nelle zone vicine a Piazza Garibaldi o su Corso Dante, saranno ulteriormente ristrette, anche nella previsione di un possibile ampliamento delle aree concedibili, come detto dall'Amministrazione nell'incontro di presentazione del Regolamento, tenutosi il 14 giugno. Non è ben chiaro come in queste zone verrà preservata l'area di transito per i pedoni.
In definitiva, questo Regolamento appare ad oggi bisognoso di ulteriori approfondimenti e di un confronto con le parti sociali che non prediliga l'aspetto privato a discapito di quello pubblico e che recuperi una visione paesaggistica ed ambientale oggi carente, rilanciando la discussione nell'alveo del Forum di Agenda XXI.
Nelle note si ribadisce come l'idea di sviluppo delle attività commerciali, cui il regolamento si rivolge, metta ai margini la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico – culturale e dell'ambiente urbano, a vantaggio di una visione che vede nell'operatore economico l'attore principale delle dinamiche cittadine; servirebbe, invece, un approccio incentrato sulla qualità della vita e degli spazi cittadini. In questa direzione potrebbe andare un tavolo di co-progettazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio (questa la proposta formulata da Legambiente e LUP), mirato a migliorare il regolamento orientandolo alla tutela del patrimonio storico – culturale e allo snellimento delle procedure autorizzative soltanto in particolari casi.
Un altro problema è quello della fruizione dello spazio pubblico, dato che le aree a disposizione dei pedoni, soprattutto nelle zone vicine a Piazza Garibaldi o su Corso Dante, saranno ulteriormente ristrette, anche nella previsione di un possibile ampliamento delle aree concedibili, come detto dall'Amministrazione nell'incontro di presentazione del Regolamento, tenutosi il 14 giugno. Non è ben chiaro come in queste zone verrà preservata l'area di transito per i pedoni.
In definitiva, questo Regolamento appare ad oggi bisognoso di ulteriori approfondimenti e di un confronto con le parti sociali che non prediliga l'aspetto privato a discapito di quello pubblico e che recuperi una visione paesaggistica ed ambientale oggi carente, rilanciando la discussione nell'alveo del Forum di Agenda XXI.