Legambiente e L'Up Molfetta presentano osservazioni sul Regolamento edilizio comunale
Al centro innovazione per la tutela dell'ambiente e dello spazio pubblico
Molfetta - martedì 2 ottobre 2018
Comunicato Stampa
Il circolo Legambiente di Molfetta "Giovanna Grillo" ed il L'U.P. – Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Molfetta hanno presentato le loro osservazioni al R.E.C. – Regolamento Edilizio Comunale della nostra città.
Entrambe le associazioni sono partite dalla volontà di suggerire elementi di maggiore innovazione sia per l'aspetto ambientale sia per la tutela del consolidato storico - architettonico e dello spazio pubblico nell'ottica di un miglioramento delle proposte progettuali e della qualità urbana del vivere.
La necessità di maggiore trasparenza nella presentazione dei progetti, di un uso più intelligente dei luoghi di partecipazione (a partire da Agenda XXI), lo spazio pubblico non come luogo da occupare, ma come luogo da vivere e valorizzare, un'edilizia che non sia solo volumetria, ma anche qualità dei servizi (gestione dei rifiuti, risparmio energetico, recupero delle acque e non solo) ed utilizzo responsabile delle norme da parte dei tecnici, un maggiore rigore nella realizzazione dell'abitato, il controllo e la previsione di sanzioni di fronte ad abusi e "cattive" interpretazioni del regolamento e delle leggi ad esso collegate.
Questi gli aspetti principali di un lavoro in cui abbiamo provato a rilanciare gli aspetti che, da sempre, contraddistinguono il lavoro di queste due associazioni, augurandoci che ci sia la volontà dell'Amministrazione e degli Uffici di aprire una riflessione che abbia come unico scopo una visione contemporanea della città e non si appiattisca sulle logiche "correnti" del mercato edilizio ed immobiliare.
Entrambe le associazioni sono partite dalla volontà di suggerire elementi di maggiore innovazione sia per l'aspetto ambientale sia per la tutela del consolidato storico - architettonico e dello spazio pubblico nell'ottica di un miglioramento delle proposte progettuali e della qualità urbana del vivere.
La necessità di maggiore trasparenza nella presentazione dei progetti, di un uso più intelligente dei luoghi di partecipazione (a partire da Agenda XXI), lo spazio pubblico non come luogo da occupare, ma come luogo da vivere e valorizzare, un'edilizia che non sia solo volumetria, ma anche qualità dei servizi (gestione dei rifiuti, risparmio energetico, recupero delle acque e non solo) ed utilizzo responsabile delle norme da parte dei tecnici, un maggiore rigore nella realizzazione dell'abitato, il controllo e la previsione di sanzioni di fronte ad abusi e "cattive" interpretazioni del regolamento e delle leggi ad esso collegate.
Questi gli aspetti principali di un lavoro in cui abbiamo provato a rilanciare gli aspetti che, da sempre, contraddistinguono il lavoro di queste due associazioni, augurandoci che ci sia la volontà dell'Amministrazione e degli Uffici di aprire una riflessione che abbia come unico scopo una visione contemporanea della città e non si appiattisca sulle logiche "correnti" del mercato edilizio ed immobiliare.