Le vecchie statue della Settimana Santa a Molfetta in esposizione al Purgatorio
Sabato 21 luglio evento con le cinque sculture raffiguranti la Maddalena
Molfetta - martedì 17 luglio 2018
10.36
Domenica 22 luglio con una celebrazione, alle ore 19.30, l'Arciconfraternita della Morte dal sacco nero di Molfetta ricorda Santa Maria Maddalena, patrona dello storico sodalizio dalla fine del seicento, attraverso la festa liturgica recentemente istituita. Dal 2016, infatti, per volere di Papa Francesco la memoria obbligatoria della Santa, già inserita nel messale romano, è stata elevata allo stesso grado delle feste che celebrano gli apostoli, guardando a lei come "vera e autentica evangelizzatrice".
Da questo, alcune iniziative volute dall'Amministrazione presieduta da Onofrio Sgherza, con Michele Roselli e Gennaro Zaza, ed assistita da don Ignazio Pansini: oltre la celebrazione liturgica, infatti, è prevista una esposizione degli antichi simulacri e la chiamata a raccolta di tutte coloro che portano il nome della "Maddalena" per rinverdire la devozione nei confronti di colei che per prima è stata testimone della Risurrezione di Cristo.
Sabato 21 luglio, in collaborazione con il Museo diocesano di Molfetta, nella chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti, vulgo detta del Purgatorio, saranno esposte le cinque statue della Maddalena, realizzate nel tempo a testimonianza del legame della Confraternita, ma anche della controversa interpretazione che ha accompagnato la sua figura. Dalla settecentesca versione della statua, che secondo Orazio Panunzio veniva condotta in processione nonostante il seno scoperto, alla "scandalosa" versione di Giulio Cozzoli (1882-1957), realizzata nel 1950 e rimasta di proprietà dello scultore e dei suoi eredi per il veto posto da mons. Achille Salvucci. Passando per le versioni lignee realizzate ad Ortisei nel 1929 e nel 1930, sino alla bella cartapesta della processione del Sabato Santo, donata nel 1956 dai coniugi Leonardo de Nichilo e Consiglia Carabellese e portata a spalla dai componenti della Confraternita dell'Immacolata Concezione, con sede presso la chiesa di San Bernardino di Molfetta. La partecipazione di quest'ultima, con le insegne confraternali, rimarca la collaborazione tra il sodalizio dal Sacco Nero e le altre realtà del territorio che vorranno condividere tali momenti.
Le antiche statue della Maddalena, dal 1966 depositate nella struttura museale diocesana ed esposte in modo permanente per volontà dell'Arciconfraternita in una sala a loro dedicata, sono state negli ultimi anni restaurate e valorizzate dalla concessione degli studi e dei bozzetti degli eredi Cozzoli, e saranno visibili in chiesa dalle 20 alle 23 del sabato e dopo la celebrazione di domenica in modo straordinario.
Dal '700 sino ad oggi, dal legno alla cartapesta, si vuole trasmettere nel tempo un sentimento di devozione che oggi cerca un rilancio ed una maggiore testimonianza.
La comunità tutta è invitata.
Da questo, alcune iniziative volute dall'Amministrazione presieduta da Onofrio Sgherza, con Michele Roselli e Gennaro Zaza, ed assistita da don Ignazio Pansini: oltre la celebrazione liturgica, infatti, è prevista una esposizione degli antichi simulacri e la chiamata a raccolta di tutte coloro che portano il nome della "Maddalena" per rinverdire la devozione nei confronti di colei che per prima è stata testimone della Risurrezione di Cristo.
Sabato 21 luglio, in collaborazione con il Museo diocesano di Molfetta, nella chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti, vulgo detta del Purgatorio, saranno esposte le cinque statue della Maddalena, realizzate nel tempo a testimonianza del legame della Confraternita, ma anche della controversa interpretazione che ha accompagnato la sua figura. Dalla settecentesca versione della statua, che secondo Orazio Panunzio veniva condotta in processione nonostante il seno scoperto, alla "scandalosa" versione di Giulio Cozzoli (1882-1957), realizzata nel 1950 e rimasta di proprietà dello scultore e dei suoi eredi per il veto posto da mons. Achille Salvucci. Passando per le versioni lignee realizzate ad Ortisei nel 1929 e nel 1930, sino alla bella cartapesta della processione del Sabato Santo, donata nel 1956 dai coniugi Leonardo de Nichilo e Consiglia Carabellese e portata a spalla dai componenti della Confraternita dell'Immacolata Concezione, con sede presso la chiesa di San Bernardino di Molfetta. La partecipazione di quest'ultima, con le insegne confraternali, rimarca la collaborazione tra il sodalizio dal Sacco Nero e le altre realtà del territorio che vorranno condividere tali momenti.
Le antiche statue della Maddalena, dal 1966 depositate nella struttura museale diocesana ed esposte in modo permanente per volontà dell'Arciconfraternita in una sala a loro dedicata, sono state negli ultimi anni restaurate e valorizzate dalla concessione degli studi e dei bozzetti degli eredi Cozzoli, e saranno visibili in chiesa dalle 20 alle 23 del sabato e dopo la celebrazione di domenica in modo straordinario.
Dal '700 sino ad oggi, dal legno alla cartapesta, si vuole trasmettere nel tempo un sentimento di devozione che oggi cerca un rilancio ed una maggiore testimonianza.
La comunità tutta è invitata.