rampe disabili
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Le rampe per disabili saranno "abbassate"

Previsto abbattimento a livello strada

Saranno riportate a livello della strada le rampe per disabili che nei comparti di espansione 1-9 risultano oggi sono sopraelevate. La ragione di tale scelta in fase di posa in opera da parte della ditta era la previsione progettuale di un secondo strato di asfalto, il cosiddetto tappetino di usura, che non è più stato realizzato a causa della insufficiente previsione economica dei lavori di urbanizzazione.

La questione, di cui si sono occupati gli organi di stampa e all'ordine del giorno della commissione pari opportunità, è stata già oggetto di attenzione da parte del Sindaco, anche con una nota scritta del 11 maggio al settore lavori pubblici: «Ho segnalato al dirigente – spiega Paola Natalicchio - che quelle rampe creavano una evidente barriera architettonica e dovevano essere portate a livello della strada. Mi hanno assicurato che ciò sarebbe avvenuto con l'approvazione della perizia di variante per il completamento delle opere di urbanizzazione dei comparti. E' in fase di completamento e sarà approvata dalla giunta entro giugno».

Quella delle urbanizzazioni primarie nei comparti 1-9 è una lunga storia cominciata con la delibera di Giunta Comunale n.323 del 15 luglio 2004 di approvazione del progetto esecutivo delle opere senza trattamento superficiale della fondazione stradale. Successivamente è intervenuta in parziale correttivo la delibera n.162 del 21 luglio 2005 avente come oggetto l'approvazione del progetto esecutivo di completamento delle urbanizzazioni primarie comprese nei Comparti 14,15 e 16 e comparti 1-9 per il valore di 2.450.000 euro. Si sono svolte le procedure di gara ma già il 10 ottobre del 2006 si è ravvisata la necessità di eseguire categorie di lavori non previsti nel contratto d'appalto e determinati da condizioni particolari atte a migliorare la funzionalità di alcune opere, ed è stato necessario concordare nuovi prezzi con determina n. 473.

Una prima perizia di variante è stata poi approvata con delibera di giunta n. 281del 26 ottobre del 2009 in quanto il primo progetto prevedeva l'esecuzione delle strade con finitura superficiale in stabilizzato, i marciapiedi, pavimentati con pietrini di cemento, l'impianto di pubblica illuminazione ma non la rete cittadina di acqua e fogna che costituiva altro progetto redatto da tecnici dell'AQP. Dunque la variante si è resa necessaria per l'esecuzione de lavorazioni non previste in appalto, cioè reti idrico-fognanti, carico trasporto e conferimento a discarica del materiale vario scaricato abusivamente nella zona, risagomatura ripetuta della sede stradale che hanno portato l'appalto al valore di 3.700.000 euro.
Il finanziamento di tali opere è poi stato toccato dall'inchiesta sulla costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta e l'amministrazione Natalicchio ha disposto la sospensione per chiarire le problematiche e a maggio 2014 sono ripresi i lavori, rifinanziati con fondi di edilizia residenziale pubblica.

Nei mesi scorsi è emersa la necessità di una nuova perizia di variante per il completamento di alcuni impianti di pubblica illuminazione, marciapiedi, rondò e asfalto non ricompresi dai primi lavori. «Siamo consapevoli – conclude il sindaco - di alcuni grossi problemi ancora in corso. Oltre alle rampe per disabili, vi è il problema dell'assenza di illuminazione a via De Judicibus. Ma anche l'assenza di asfalto a largo Paul Harris e piazzetta Carabellese, a causa della mancata cessione delle aree da parte dei privati. E alcune questioni di insicurezza stradale legate al restringimento di carreggiata a via Fellini. Siamo al lavoro puntualmente da mesi su queste criticità, la gran parte delle quali verrà inclusa nella perizia in approvazione. L'obiettivo è di risolvere entro il 2015 tutte le criticità legate alle urbanizzazioni primarie dei nuovi comparti di espansione, così da poterci finalmente dedicare ai servizi e alle urbanizzazioni secondarie».
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