Politica
Le ragioni di Tammacco
In un comunicato spiega il suo sostegno a Emiliano
Molfetta - mercoledì 8 aprile 2015
19.57
«Sto con Emiliano perchè ho aderito alla sua linea politica di vero rinnovamento della Puglia». Così titola il comunicato che Saverio Tammacco, ha voluto diffondere per dissipare ogni dubbio circa il suo nuovo percorso politico.
«Da qualche giorno – scrive - registro come sia il dibattito politico locale che barese si stia sviluppando senza misura e in modo confuso intorno alla mia preannunciata candidatura al prossimo Consiglio Regionale fornendo peraltro una chiave di lettura distorta ed in alcuni casi fuorviante. Non può sfuggire come il Centrodestra a tutti i livelli da quello nazionale a quello regionale appaia del tutto logorato, senza guida, senza una classe dirigente che possa tenere unite le varie anime che lo compongono e che possa dar voce alle molteplici esigenze che la società civile ed i ceti produttivi chiedono per vedere realizzate le aspirazioni di sviluppo e benessere dei territori. Ebbene, di fronte a tale quadro ho maturato la decisione di aderire ad un partito dallo spiccato profilo moderato, popolare e cattolico quale è quello di "Realtà Italia, in cui impegnarmi a fondo per vedere realizzati i miei valori di sviluppo del territorio, di attenzione per le classi produttive e soprattutto di cura della famiglia e delle classi più deboli, valori da me sempre professati ed attuati durante tutta la mia attività politica».
Queste le motivazioni che Tammacco ha voluto rendere note. Vuole rispondere però alle polemiche in corso in questi giorni. «Le polemiche artificiose e pretestuose – afferma nel comunicato - sono atte solo strumentalmente a favorire personaggi logori, che avrebbero dovuto già da tempo, ritirarsi a vita privata. Il mio sostegno a Michele Emiliano è dovuto ad un semplicissimo motivo: incarrna la vera essenza del rinnovamento in Puglia.
Non solo, sostengo Michele Emiliano nel momento in cui un'intera area di contrapposizione allo stesso, guidata dal Sindaco Paola Natalicchio e dall'Assessore regionale Guglielmo Minervini, che insieme cercano di scompaginare il suo progetto riformatore al solo scopo di perpetuare il proprio potere personale e null'altro. È con tale spirito che nei giorni scorsi ho rassegnato le mie dimissioni quale capogruppo di Forza Italia nelle mani degli organi politici locali».
Tammacco non si lascia sfuggire qualche stoccatina. «Non accetto lezioni dall'assessore uscente Guglielmo Minervini eletto nelle fila del Partito Democratico – afferma - che ha partecipato alle primarie per l'elezione del candidato presidente del centrosinistra, con la tessera del PD e oggi, con i peones, pur di mantenere la sua poltrona, cambia partito è si colloca nel SEL di Vendola-Stefano. Questa sì è una cosa vergognosa! Michele Emiliano è un candidato capace di comprendere le ragioni politiche dei moderati che intendono costruire le basi di un vero cambiamento nella Regione Puglia. È per questo che sostengo Michele Emiliano, perché le sue ragioni sono le mie stesse ragioni. Cosa che invece non possono dire tutti quelli che oggi stanno montando ad arte critiche strumentali e pretestuose. Ritenevo e ritengo che Michele Emiliano in questo momento di profonda trasformazione, in cui la nostra regione sta mutando la sua tradizionale struttura sociale, culturale, economica e produttiva, debba guidare il cambiamento con metodo, capacità e visione, parlando alla comunità di progetti e di idee, di problemi concreti e possibili soluzioni, senza accontentarsi dei facili slogan del nuovismo di facciata e fine a se stesso. Il 31 maggio prossimo io voterò Michele Emiliano, per la sua capacità di guardare al futuro con concretezza e pragmatismo, di disegnare nuove prospettive per l'intera comunità, di utilizzare in modo innovativo ed intelligente le risorse pubbliche, con criteri meritocratici e trasparenti, facendo leva sui settori dello sviluppo innovativo, delle industrie creative, della cultura come motore di crescita per la comunità pugliese. Ha già dimostrato di saperlo fare in questi anni da Sindaco di Bari e sono certo che continuerà a farlo come Presidente della Regione Puglia.
Per quanto poi riguarda il Sindaco Paola Natalicchio che si allerta della mia candidatura, che dire, se si preoccupasse di più della sua città e cercasse di fare meno la star da palcoscenico, tutti i cittadini ne avrebbero maggior giovamento. E invece, dove c'è caos politico, c'è lei. Non solo. Ma se il caos politico non c'è, cerca di fomentarlo ad arte, come quello che sta fomentando contro la mia adesione al progetto, e al programma di Michele Emiliano, il suo vero ed unico bersaglio politico. Questa è la verità.
Al Segretario del Pd, al suo ultimo delirante comunicato non rispondo, per la semplice ragione che in questo momento, come tutti sanno, rappresenta solo se stesso. Non fa testo. Può continuare ad ululare alla Luna».
«Da qualche giorno – scrive - registro come sia il dibattito politico locale che barese si stia sviluppando senza misura e in modo confuso intorno alla mia preannunciata candidatura al prossimo Consiglio Regionale fornendo peraltro una chiave di lettura distorta ed in alcuni casi fuorviante. Non può sfuggire come il Centrodestra a tutti i livelli da quello nazionale a quello regionale appaia del tutto logorato, senza guida, senza una classe dirigente che possa tenere unite le varie anime che lo compongono e che possa dar voce alle molteplici esigenze che la società civile ed i ceti produttivi chiedono per vedere realizzate le aspirazioni di sviluppo e benessere dei territori. Ebbene, di fronte a tale quadro ho maturato la decisione di aderire ad un partito dallo spiccato profilo moderato, popolare e cattolico quale è quello di "Realtà Italia, in cui impegnarmi a fondo per vedere realizzati i miei valori di sviluppo del territorio, di attenzione per le classi produttive e soprattutto di cura della famiglia e delle classi più deboli, valori da me sempre professati ed attuati durante tutta la mia attività politica».
Queste le motivazioni che Tammacco ha voluto rendere note. Vuole rispondere però alle polemiche in corso in questi giorni. «Le polemiche artificiose e pretestuose – afferma nel comunicato - sono atte solo strumentalmente a favorire personaggi logori, che avrebbero dovuto già da tempo, ritirarsi a vita privata. Il mio sostegno a Michele Emiliano è dovuto ad un semplicissimo motivo: incarrna la vera essenza del rinnovamento in Puglia.
Non solo, sostengo Michele Emiliano nel momento in cui un'intera area di contrapposizione allo stesso, guidata dal Sindaco Paola Natalicchio e dall'Assessore regionale Guglielmo Minervini, che insieme cercano di scompaginare il suo progetto riformatore al solo scopo di perpetuare il proprio potere personale e null'altro. È con tale spirito che nei giorni scorsi ho rassegnato le mie dimissioni quale capogruppo di Forza Italia nelle mani degli organi politici locali».
Tammacco non si lascia sfuggire qualche stoccatina. «Non accetto lezioni dall'assessore uscente Guglielmo Minervini eletto nelle fila del Partito Democratico – afferma - che ha partecipato alle primarie per l'elezione del candidato presidente del centrosinistra, con la tessera del PD e oggi, con i peones, pur di mantenere la sua poltrona, cambia partito è si colloca nel SEL di Vendola-Stefano. Questa sì è una cosa vergognosa! Michele Emiliano è un candidato capace di comprendere le ragioni politiche dei moderati che intendono costruire le basi di un vero cambiamento nella Regione Puglia. È per questo che sostengo Michele Emiliano, perché le sue ragioni sono le mie stesse ragioni. Cosa che invece non possono dire tutti quelli che oggi stanno montando ad arte critiche strumentali e pretestuose. Ritenevo e ritengo che Michele Emiliano in questo momento di profonda trasformazione, in cui la nostra regione sta mutando la sua tradizionale struttura sociale, culturale, economica e produttiva, debba guidare il cambiamento con metodo, capacità e visione, parlando alla comunità di progetti e di idee, di problemi concreti e possibili soluzioni, senza accontentarsi dei facili slogan del nuovismo di facciata e fine a se stesso. Il 31 maggio prossimo io voterò Michele Emiliano, per la sua capacità di guardare al futuro con concretezza e pragmatismo, di disegnare nuove prospettive per l'intera comunità, di utilizzare in modo innovativo ed intelligente le risorse pubbliche, con criteri meritocratici e trasparenti, facendo leva sui settori dello sviluppo innovativo, delle industrie creative, della cultura come motore di crescita per la comunità pugliese. Ha già dimostrato di saperlo fare in questi anni da Sindaco di Bari e sono certo che continuerà a farlo come Presidente della Regione Puglia.
Per quanto poi riguarda il Sindaco Paola Natalicchio che si allerta della mia candidatura, che dire, se si preoccupasse di più della sua città e cercasse di fare meno la star da palcoscenico, tutti i cittadini ne avrebbero maggior giovamento. E invece, dove c'è caos politico, c'è lei. Non solo. Ma se il caos politico non c'è, cerca di fomentarlo ad arte, come quello che sta fomentando contro la mia adesione al progetto, e al programma di Michele Emiliano, il suo vero ed unico bersaglio politico. Questa è la verità.
Al Segretario del Pd, al suo ultimo delirante comunicato non rispondo, per la semplice ragione che in questo momento, come tutti sanno, rappresenta solo se stesso. Non fa testo. Può continuare ad ululare alla Luna».