Politica
Vengo anch'io? No, tu no... O forse sì
Lo scenario si sta delineando molto lentamente, ma qualche ipotesi si potrebbe già fare
Molfetta - venerdì 27 gennaio 2017
0.36
Nonostante mancano pochi mesi alle elezioni, il panorama delle alleanze e dei candidati è ancora ricoperto di densa foschia piena di dubbi e bocche cucite, alternate a qualche chiara schiarita ed uscita allo scoperto.
Molfetta è in ritardo: molti dei Comuni limitrofi, in cui si andrà al voto, vedono giochi già fatti con candidati ormai palesi. È così quindi che in città aumenta la curiosità e la domanda clou è sempre una, rigorosamente posta in vernacolo: chi si candida? E con chi?
Noi proviamo a darvi una risposta grazie alle infografiche realizzate dal nostro specialista Vincenzo Bisceglie. Non abbiamo la sfera di cristallo ovviamente, ma la giusta dose di informazioni da noi raccolte, qualche indiscrezione ed anche, perché no, un pizzico di intuito, ci permettono di provare a delineare due scenari possibili. Oggi parleremo di uno di questi due, quello che noi riteniamo più probabile.
Tutto ruota attorno alle scelte del PD al momento in ballo tra sinistra e centro, nonostante il partito di corso Margherita voglia coinvolgere tutti, da Rifondazione alle liste Tammacco: un'idea di difficilissima realizzazione. Ipotizziamo quindi che il Partito Democratico scelga di sciogliere i legacci con i partiti più radicati a sinistra ed ecco che prende forma la grafica da noi realizzata, e che potrebbe vedere un panorama con un polo a sinistra, uno di centrosinistra a forte connotazione civica, uno di centrodestra, la lista del Movimento Cinque Stelle ed infine una ipotetica lista del Liberatorio Politico. Ma vediamo insieme nel dettaglio.
Partiamo dall'estrema sinistra: Rifondazione Comunista sarà di certo della partita e sembra molto probabile la formazione di una lista che affianchi quella di partito. Una lista in cui potrebbero confluire i fuoriusciti di SI, i componenti dell'area di Paola Natalicchio insomma e forse anche qualche membro di Comitando, che di certo non potrebbero rimanere in una coalizione che comprende coloro che hanno sempre indicato l'ex sindaco come principale responsabile della nefasta conclusione della scorsa esperienza amministrativa.
E chissà che non sia la stessa Natalicchio a riaffacciarsi sulla scena politica.
Sempreverde invece è Matteo d'Ingeo ed il suo Liberatorio Politico, voce critica e convinta della scena politica molfettese, scevra di connotazioni partitiche e che già più volte ha partecipato alla bagarre elettorale, raccogliendo personalità della società civile molfettese. Non sarebbe così strano quindi vedere il Liberatorio partecipare alle prossime elezioni, considerato anche lo scotto personale di d'Ingeo nella lista Linea Diritta.
Più difficile è la situazione del Movimento 5 Stelle che sicuramente parteciperà alle prossime amministrative ma è ancora orfana di un candidato sindaco ed è spaccato al suo interno: 3 sono i movimenti cittadini infatti ed al momento nessuno ha avuto l'autorizzazione ad utilizzare il simbolo ufficiale di Beppe Grillo.
Veniamo ora al grande centro, quella che sarebbe la coalizione più grande, ma non necessariamente la più forte e che ruoterebbe attorno al PD. Assieme al Centro Democratico, a SI seppur depotenziata dalla scissione dei natalicchiani, a La Puglia in Più, a Linea Diritta di Bepi Maralfa, a DeP, ed alla componente civica composta dalle 6 liste Piazza Pulita, Insieme per la Città, Progetto Molfetta, Molfetta Futura, Si può fare Molfetta e Molfetta nel Cuore a cui potrebbe aggiungersi la componente di Officine Molfetta di Pasquale Mancini. Insomma, un grande mare magnum in cui sicuramente non mancherebbero i pezzi da 90.
Ma se da un lato questo potrebbe essere un punto di forza in termini numerici, dall'altro potrebbe essere un serio problema trovare un candidato sindaco che metta d'accordo tutti. Tanti i nomi con forse Tommaso Minervini in leggero vantaggio dopo gli avvenimenti venuti alla luce ieri, con a ruota Piero de Nicolo, Annalisa Altomare, Nicola Piergiovanni e Pasquale Mancini. Una rosa insomma di tutto rispetto.
Il centrodestra invece ha già un riferimento ed è ovviamente il sen. Antonio Azzollini, che sta segnando un interessante attivismo negli ultimi giorni. Scarne sono però le possibilità che sia lui in prima persona a ridiscendere in campo come candidato, in quanto dovrebbe poi rinunciare alla carica di senatore ed alla relativa immunità. Attorno al suo partito, Forza Italia, sicuramente ci sarà l'UDC di Pino Amato, il cui sodalizio col senatore sembra più saldo che mai. Per naturale propensione politica potrebbe poi unirsi a questo duetto una lista della neonata formazione Noi con Salvini ed eventualmente anche l'NCD potrebbe essere della partita. Non mancherebbero poi le liste civiche di natura moderata.
Anche a destra però potrebbero esserci allargamenti: non è escluso un ritorno alla "casa del padre" dei movimenti civici Piazza Pulita di Antonello Pisani, Officine Molfetta di Pasquale Mancini e Molfetta Futura di Mariano Caputo. Il candidato potrebbe quindi essere uno di questi: Luigi Roselli, Stanislao Caputo, Antonello Pisani, Pasquale Mancini e Carmela Minuto.
Il panorama è complesso quindi ma, credeteci, non è l'unico possibile. Nel prossimo appuntamento, con una nuova grafica, ve ne racconteremo un altro. E sicuramente non sarà l'ultimo.
Molfetta è in ritardo: molti dei Comuni limitrofi, in cui si andrà al voto, vedono giochi già fatti con candidati ormai palesi. È così quindi che in città aumenta la curiosità e la domanda clou è sempre una, rigorosamente posta in vernacolo: chi si candida? E con chi?
Noi proviamo a darvi una risposta grazie alle infografiche realizzate dal nostro specialista Vincenzo Bisceglie. Non abbiamo la sfera di cristallo ovviamente, ma la giusta dose di informazioni da noi raccolte, qualche indiscrezione ed anche, perché no, un pizzico di intuito, ci permettono di provare a delineare due scenari possibili. Oggi parleremo di uno di questi due, quello che noi riteniamo più probabile.
Tutto ruota attorno alle scelte del PD al momento in ballo tra sinistra e centro, nonostante il partito di corso Margherita voglia coinvolgere tutti, da Rifondazione alle liste Tammacco: un'idea di difficilissima realizzazione. Ipotizziamo quindi che il Partito Democratico scelga di sciogliere i legacci con i partiti più radicati a sinistra ed ecco che prende forma la grafica da noi realizzata, e che potrebbe vedere un panorama con un polo a sinistra, uno di centrosinistra a forte connotazione civica, uno di centrodestra, la lista del Movimento Cinque Stelle ed infine una ipotetica lista del Liberatorio Politico. Ma vediamo insieme nel dettaglio.
Partiamo dall'estrema sinistra: Rifondazione Comunista sarà di certo della partita e sembra molto probabile la formazione di una lista che affianchi quella di partito. Una lista in cui potrebbero confluire i fuoriusciti di SI, i componenti dell'area di Paola Natalicchio insomma e forse anche qualche membro di Comitando, che di certo non potrebbero rimanere in una coalizione che comprende coloro che hanno sempre indicato l'ex sindaco come principale responsabile della nefasta conclusione della scorsa esperienza amministrativa.
E chissà che non sia la stessa Natalicchio a riaffacciarsi sulla scena politica.
Sempreverde invece è Matteo d'Ingeo ed il suo Liberatorio Politico, voce critica e convinta della scena politica molfettese, scevra di connotazioni partitiche e che già più volte ha partecipato alla bagarre elettorale, raccogliendo personalità della società civile molfettese. Non sarebbe così strano quindi vedere il Liberatorio partecipare alle prossime elezioni, considerato anche lo scotto personale di d'Ingeo nella lista Linea Diritta.
Più difficile è la situazione del Movimento 5 Stelle che sicuramente parteciperà alle prossime amministrative ma è ancora orfana di un candidato sindaco ed è spaccato al suo interno: 3 sono i movimenti cittadini infatti ed al momento nessuno ha avuto l'autorizzazione ad utilizzare il simbolo ufficiale di Beppe Grillo.
Veniamo ora al grande centro, quella che sarebbe la coalizione più grande, ma non necessariamente la più forte e che ruoterebbe attorno al PD. Assieme al Centro Democratico, a SI seppur depotenziata dalla scissione dei natalicchiani, a La Puglia in Più, a Linea Diritta di Bepi Maralfa, a DeP, ed alla componente civica composta dalle 6 liste Piazza Pulita, Insieme per la Città, Progetto Molfetta, Molfetta Futura, Si può fare Molfetta e Molfetta nel Cuore a cui potrebbe aggiungersi la componente di Officine Molfetta di Pasquale Mancini. Insomma, un grande mare magnum in cui sicuramente non mancherebbero i pezzi da 90.
Ma se da un lato questo potrebbe essere un punto di forza in termini numerici, dall'altro potrebbe essere un serio problema trovare un candidato sindaco che metta d'accordo tutti. Tanti i nomi con forse Tommaso Minervini in leggero vantaggio dopo gli avvenimenti venuti alla luce ieri, con a ruota Piero de Nicolo, Annalisa Altomare, Nicola Piergiovanni e Pasquale Mancini. Una rosa insomma di tutto rispetto.
Il centrodestra invece ha già un riferimento ed è ovviamente il sen. Antonio Azzollini, che sta segnando un interessante attivismo negli ultimi giorni. Scarne sono però le possibilità che sia lui in prima persona a ridiscendere in campo come candidato, in quanto dovrebbe poi rinunciare alla carica di senatore ed alla relativa immunità. Attorno al suo partito, Forza Italia, sicuramente ci sarà l'UDC di Pino Amato, il cui sodalizio col senatore sembra più saldo che mai. Per naturale propensione politica potrebbe poi unirsi a questo duetto una lista della neonata formazione Noi con Salvini ed eventualmente anche l'NCD potrebbe essere della partita. Non mancherebbero poi le liste civiche di natura moderata.
Anche a destra però potrebbero esserci allargamenti: non è escluso un ritorno alla "casa del padre" dei movimenti civici Piazza Pulita di Antonello Pisani, Officine Molfetta di Pasquale Mancini e Molfetta Futura di Mariano Caputo. Il candidato potrebbe quindi essere uno di questi: Luigi Roselli, Stanislao Caputo, Antonello Pisani, Pasquale Mancini e Carmela Minuto.
Il panorama è complesso quindi ma, credeteci, non è l'unico possibile. Nel prossimo appuntamento, con una nuova grafica, ve ne racconteremo un altro. E sicuramente non sarà l'ultimo.