Cultura, Eventi e Spettacolo
Le emozioni di Via San Benedetto, la mostra del Giovedì Santo
Quindicesima edizione della galleria a cielo aperto organizzata dalla Società di Cultura Europea “A. Caracciolo”
Molfetta - venerdì 30 marzo 2018
9.29
Via San Benedetto. Una strada del centro antico di Molfetta, ma non solo. Una galleria a cielo aperto, dove arte, storia, cultura si fondono, ma non solo. Via San Benedetto è emozioni, è suggestioni, è tradizioni, è ritualità e molto altro ancora.
Ogni Giovedì Santo questa viuzza del centro antico, come oramai vuole la tradizione da ben 15 anni diventa una galleria d'arte a cielo aperto, dove i vari artisti raccontano ai visitatori la loro Settimana Santa.
Diversi stili, diverse visioni, ma tutte tese ad emozionare il visitatore, che si trova catapultato in pochi secondi nel mistero affascinante delle processioni molfettesi e non. Dettagli che rimettono al centro l'umanità di Gesù con una mano con i chiodi, o delle mani legate o un crocifisso issato non sul Golgota ma sulla Terra, quella Terra che ha sempre bisogno di salvezza.
Ma la passione di Gesù è anche una "maschera di dolore", quel dolore che porta alla resurrezione, segno di speranza e di nuove possibilità. Come segno di speranza è una luce che squarcia il buio delle tenebre, della notte, e si apre a ad un futuro migliore o comunque diverso, permette di varcare i confini del possibile per entrare in quelli dell'impossibile.
Via San Benedetto è una mostra diversa dalle altre non solo per la location, ma anche perché permette agli artisti il loro estro senza vincoli quindi non solo pittura o scultura, ma anche fotografia, quell'immagine che cattura attimi, istanti di momenti di grande pathos, un insieme di luci e ombre, di chiaroscuri, di colori che vanno a sottolineare e a caratterizzare l'opera.
Dicevamo, dettagli che le sapienti mani degli artisti sanno plasmare, interpretare secondo il proprio vissuto, per poi donarli ai visitatori. Perle incastonate nelle mura di un vicolo. Una strada che si apre all'arte, che ne diventa parte integrante, inglobando al suo interno le varie opere, ma è anche una strada che parla di quodianità persino lo stendino senza panni parla di una vita che pulsa, ma che per il giovedì santo lascia spazio ad altre tele.
Quindici anni di opere, di quadri, di sculture, di fotografie, eppure ogni anno è un evento sempre diverso, di emozioni sempre diverse, ogni anno ci ritrova a vivere una nuova esperienza.
Tanti gli artisti che hanno esposto in questi 15 anni, che si sono avvicendati, che hanno voluto narrare la propria Settimana Santa, ma un solo artista ha preso parte a tutte le edizioni: Domenico Angione.
A poco a poco le padelle romane sono state spente, i quadri tolti, via San Benedetto è tornata alla sua quotidianità, in attesa che possa tornare a parlare di arte la Settimana Santa 2019. L'evento è organizzato dalla organizzata dalla Società di Cultura Europea "A. Caracciolo".
Ogni Giovedì Santo questa viuzza del centro antico, come oramai vuole la tradizione da ben 15 anni diventa una galleria d'arte a cielo aperto, dove i vari artisti raccontano ai visitatori la loro Settimana Santa.
Diversi stili, diverse visioni, ma tutte tese ad emozionare il visitatore, che si trova catapultato in pochi secondi nel mistero affascinante delle processioni molfettesi e non. Dettagli che rimettono al centro l'umanità di Gesù con una mano con i chiodi, o delle mani legate o un crocifisso issato non sul Golgota ma sulla Terra, quella Terra che ha sempre bisogno di salvezza.
Ma la passione di Gesù è anche una "maschera di dolore", quel dolore che porta alla resurrezione, segno di speranza e di nuove possibilità. Come segno di speranza è una luce che squarcia il buio delle tenebre, della notte, e si apre a ad un futuro migliore o comunque diverso, permette di varcare i confini del possibile per entrare in quelli dell'impossibile.
Via San Benedetto è una mostra diversa dalle altre non solo per la location, ma anche perché permette agli artisti il loro estro senza vincoli quindi non solo pittura o scultura, ma anche fotografia, quell'immagine che cattura attimi, istanti di momenti di grande pathos, un insieme di luci e ombre, di chiaroscuri, di colori che vanno a sottolineare e a caratterizzare l'opera.
Dicevamo, dettagli che le sapienti mani degli artisti sanno plasmare, interpretare secondo il proprio vissuto, per poi donarli ai visitatori. Perle incastonate nelle mura di un vicolo. Una strada che si apre all'arte, che ne diventa parte integrante, inglobando al suo interno le varie opere, ma è anche una strada che parla di quodianità persino lo stendino senza panni parla di una vita che pulsa, ma che per il giovedì santo lascia spazio ad altre tele.
Quindici anni di opere, di quadri, di sculture, di fotografie, eppure ogni anno è un evento sempre diverso, di emozioni sempre diverse, ogni anno ci ritrova a vivere una nuova esperienza.
Tanti gli artisti che hanno esposto in questi 15 anni, che si sono avvicendati, che hanno voluto narrare la propria Settimana Santa, ma un solo artista ha preso parte a tutte le edizioni: Domenico Angione.
A poco a poco le padelle romane sono state spente, i quadri tolti, via San Benedetto è tornata alla sua quotidianità, in attesa che possa tornare a parlare di arte la Settimana Santa 2019. L'evento è organizzato dalla organizzata dalla Società di Cultura Europea "A. Caracciolo".