Politica
La Serracchiani sancisce la fine delle ostilità amministrative
La rinnovata amministrazione ripartirà dalla portualità e dalle politiche sociali
Molfetta - mercoledì 5 agosto 2015
7.34
E' il numero due del Partito Democratico, Debora Serracchiani, a dire la parola fine alla crisi amministrativa molfettese. La sua presenza in città ha sancito il patto stipulato dal Pd e dalle forze di maggioranza alla vigilia delle elezioni del 2013.
La presenza dei massimi esponenti nazionali, regionali e provinciali del Pd a Molfetta a dare il loro bene placido alla prosecuzione dell'amministrazione Natalicchio.
«La rinnovata amministrazione ripartirà dalla portualità - ha precisato la Serracchiani - e dalle politiche sociali. La riforma dei porti è un vestito importante che vogliamo mettere addosso alla portualità italiana e Molfetta e il suo porto devono avere la possibilità di un rilancio».
Sul futuro dell'amministrazione nel corso della conferenza stampa ha aggiunto: «siamo la soluzione e non siamo un pezzo del problema, questo è il motivo per cui siamo qui, vogliamo portare sino a fine mandato il patto che ci siamo assunti con i cittadini».
La Serracchiani non nasconde che le regionali hanno creato «qualche complessità politica. Il punto era trovare una soluzione costruttiva che ci permettesse di ripartire, lo abbiamo fatto insieme, mostrando il volto positivo del centrosinistra che vuole rappresentare al meglio questo Paese».
Al sindaco, Paola Natalicchio, il compito di fare gli onori di casa e di spiegare le motivazioni della rinnovata unione con il Pd: «usciamo da una crisi importante, sono grata alla classe dirigente del partito democratico che ha voluto dare a questo sindaco, ma soprattutto alla città, il segnale di un patto che si rinnova. Ho chiesto aiuto perché non volevo gettare la spugna.
Oggi ci siamo chiariti, abbiamo analizzato - ha detto ancora il sindaco - questo mese complicato e abbiamo deciso che questa è la nostra opportunità di rilancio intorno alle grandi sfide programmatiche. La città non merita altri scossoni». Accanto a lei il segretario cittadino Pd, Piero De Nicolo, silenzioso, il segretario provinciale Pagano, pure lui silenzioso, il vice segretario regionale, pure lei in silenzio.
Da entrambe le parti più volte questa crisi è stata vissuta come un momento di rilancio, di rinascita.
La presenza dei massimi esponenti nazionali, regionali e provinciali del Pd a Molfetta a dare il loro bene placido alla prosecuzione dell'amministrazione Natalicchio.
«La rinnovata amministrazione ripartirà dalla portualità - ha precisato la Serracchiani - e dalle politiche sociali. La riforma dei porti è un vestito importante che vogliamo mettere addosso alla portualità italiana e Molfetta e il suo porto devono avere la possibilità di un rilancio».
Sul futuro dell'amministrazione nel corso della conferenza stampa ha aggiunto: «siamo la soluzione e non siamo un pezzo del problema, questo è il motivo per cui siamo qui, vogliamo portare sino a fine mandato il patto che ci siamo assunti con i cittadini».
La Serracchiani non nasconde che le regionali hanno creato «qualche complessità politica. Il punto era trovare una soluzione costruttiva che ci permettesse di ripartire, lo abbiamo fatto insieme, mostrando il volto positivo del centrosinistra che vuole rappresentare al meglio questo Paese».
Al sindaco, Paola Natalicchio, il compito di fare gli onori di casa e di spiegare le motivazioni della rinnovata unione con il Pd: «usciamo da una crisi importante, sono grata alla classe dirigente del partito democratico che ha voluto dare a questo sindaco, ma soprattutto alla città, il segnale di un patto che si rinnova. Ho chiesto aiuto perché non volevo gettare la spugna.
Oggi ci siamo chiariti, abbiamo analizzato - ha detto ancora il sindaco - questo mese complicato e abbiamo deciso che questa è la nostra opportunità di rilancio intorno alle grandi sfide programmatiche. La città non merita altri scossoni». Accanto a lei il segretario cittadino Pd, Piero De Nicolo, silenzioso, il segretario provinciale Pagano, pure lui silenzioso, il vice segretario regionale, pure lei in silenzio.
Da entrambe le parti più volte questa crisi è stata vissuta come un momento di rilancio, di rinascita.