Cultura, Eventi e Spettacolo

La Santa Famiglia di de Bellis al Museo Diocesano di Molfetta

La presentazione del direttore don Michele Amorosini

La suggestiva Santa Famiglia, attribuita ad Antonio de Bellis, si aggiunge alla recente acquisizione del Museo diocesano di Molfetta, la cinquecentesca pala d'altare raffigurante l'Immacolata Concezione, di Juan de Roelas, presentata al pubblico domenica scorsa.

«Due opere di grande pregio - afferma il direttore don Michele Amorosini - che aggiungono valore alle esposizioni del Museo diocesano, sia in termini storico-artistici che sotto il profilo iconografico, posto che i due soggetti rappresentano una assoluta novità per le collezioni pittoriche della struttura. Segno tangibile del continuo lavoro di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio, premiato da un nuovo donatore ed estimatore del polo culturale ecclesiastico molfettese».
La preziosa tela secentesca della Santa Famiglia, collocata nella pinacoteca antica del Museo diocesano, ha stimolato dapprima la curiosità del prof. Francesco Saracino e poi una saggia intuizione che ha generato la successiva ricerca e, infine, l'attribuzione alde Bellis. Antonio de Bellis (1610-1656), innovativo pittore operante a Napoli verso la metà del Seicento, le cui opere sono custodite in prestigiosi musei europei, è al centro di un vivace dibattito storico-artistico.
L'opera molfettese è stata oggetto di un accurata ricerca di Saracino, che, attraverso uno studio comparato con altre opere dello stesso pittore e di altri artisti la riconduce agli anni 40 del XVII secolo. L'analisi iconografica e iconologica dell'opera, presentata in una inedita pubblicazione dal titolo "Infanzia e Destino. Una Santa Famiglia di Antonio de Bellis", aiuta a cogliere aspetti storici, artistici e teologici necessari alla lettura dell'opera.

Il dipinto, proveniente dall'Episcopio e depositato presso le collezioni museali, insieme alla pubblicazione, sarà presentato domenica 16 dicembre alle ore 19.00 presso il Museo diocesano. Durante la serata interverranno don Michele Amorosini, direttore del museo e don Nicolò Tempesta, direttore ufficio catechistico diocesano. La presentazione dell'opera sarà a cura dello studioso, Prof. Francesco Saracino; teologo, storico e biblista che si occupa dell'interpretazione della tradizione figurativa occidentale per un accesso "figurativo" alla dimensione dello Spirito.

Queste importanti iniziative arricchiscono e completano il più ampio programma culturale della struttura museale che la Cooperativa FeArT in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e l'Ufficio Catechistico diocesano, porta avanti ormai da diversi anni con l'obiettivo di valorizzare l'arte sacra in un'ottica pastorale. Il Museo Diocesano diventa così luogo di fruizione dell'arte e prosegue la sua opera evangelizzatrice attraverso il Bello.
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