Cronaca
La Regione stanzierà dei finanziamenti per le aziende colpite
Il governatore Emiliano a Molfetta per rendersi conto di quanto accaduto
Molfetta - domenica 17 luglio 2016
15.16
Acqua. Una goccia scava la roccia. Tante in poche ore creano inondazione ed esondazione di una lama e di un canale. Due gocce che cadono dagli occhi parlano di tristezza, di disperazione.
È quello che è accaduto ieri a Molfetta, poche ore di acqua abbondante perché Lama Marcianise, tornasse ad essere un antico fiume, ma questa volta sul suo cammino verso il mare non ha incontrato solo alberi e terreno, ma anche numerose aziende della zona Pip e Asi di Molfetta, che sono state completamente allagate.
Distrutti i macchinari, i materiali, i lavori da finire o già da consegnare. Quello che già ieri sera si è presentato agli occhi dei proprietari della Idromeccanica Italiana s.r.l. è sconvolgente, tragico. I danni non si riescono a quantificare, l'intero reparto produttivo è finito sotto metri di acqua, si potrebbero aggirare secondo una prima stima approssimativa intorno ai 10 milioni di euro.
Solo le lacrime, dei proprietari e dei lavoratori a dare il senso di quanto accaduto e una domanda che ritornava come una litania: «Da dove ricominciamo?».
Sul posto questa mattina perché allertato dall'associazione imprenditori di Molfetta, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto vedere in prima persona quello che è accaduto nella nostra città, con un giro di perlustrazione delle aziende colpite e della Lama.
È inutile dire che la scena che gli si è parata dinnanzi agli occhi è una scena di distruzione, come solo la forza delle acque può avere.
Tante le défaillance riscontrate dal governatore Emiliano, innanzitutto a Molfetta non c'era nessuno a coordinare la Protezione Civile, se non la Polizia Municipale e i Vigili del fuoco. Nessuno ha allertato la Prefettura di Bari.
Nessun commissario o sub commissario presente alla conta dei danni. Resosi conto della situazione è stato lo stesso Emiliano a richiedere l'intervento di altre pompe idrovore dall'Acquedotto Pugliese e ad allertare la Prefettura di Bari, quindi la Protezione Civile regionale.
Nessuno ha dato ordine di bloccare le attività commerciali. Niente. Oggi era una normale domenica.
Emiliano ha cercato di rendersi conto di persona di quanto accaduto, nessun rappresentate delle istituzioni ad accoglierlo, se non gli imprenditori che si sono uniti, ancora una volta, con coraggio e caparbietà per dare sostegno a chi è stato colpito.
Un'unica richiesta hanno mosso i rappresentanti dell'associazione imprenditori al presidente della Regione: «Risolvere a monte il problema delle acque meteoriche».
Intanto, sul posto sono arrivati i tecnici e gli ingegneri della Regione Puglia e altre 6 idrovore per rimuovere le acque dalle aziende allagate. Attualmente al lavoro ci sono diverse squadre dei Vigili del Fuoco, insieme a Polizia Municipale e Carabinieri.
Nella prossima settimana ci sarà un incontro in Regione per definire il tutto, intanto il governatore ha dichiarato che stanzierà dei fondi per le aziende colpite.
Nel corso della mattinata si scopre che già cinque anni fa l'Autorità di Bacino aveva finanziato un progetto di mitigazione, ma questo progetto non è mai diventato esecutivo.
È quello che è accaduto ieri a Molfetta, poche ore di acqua abbondante perché Lama Marcianise, tornasse ad essere un antico fiume, ma questa volta sul suo cammino verso il mare non ha incontrato solo alberi e terreno, ma anche numerose aziende della zona Pip e Asi di Molfetta, che sono state completamente allagate.
Distrutti i macchinari, i materiali, i lavori da finire o già da consegnare. Quello che già ieri sera si è presentato agli occhi dei proprietari della Idromeccanica Italiana s.r.l. è sconvolgente, tragico. I danni non si riescono a quantificare, l'intero reparto produttivo è finito sotto metri di acqua, si potrebbero aggirare secondo una prima stima approssimativa intorno ai 10 milioni di euro.
Solo le lacrime, dei proprietari e dei lavoratori a dare il senso di quanto accaduto e una domanda che ritornava come una litania: «Da dove ricominciamo?».
Sul posto questa mattina perché allertato dall'associazione imprenditori di Molfetta, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto vedere in prima persona quello che è accaduto nella nostra città, con un giro di perlustrazione delle aziende colpite e della Lama.
È inutile dire che la scena che gli si è parata dinnanzi agli occhi è una scena di distruzione, come solo la forza delle acque può avere.
Tante le défaillance riscontrate dal governatore Emiliano, innanzitutto a Molfetta non c'era nessuno a coordinare la Protezione Civile, se non la Polizia Municipale e i Vigili del fuoco. Nessuno ha allertato la Prefettura di Bari.
Nessun commissario o sub commissario presente alla conta dei danni. Resosi conto della situazione è stato lo stesso Emiliano a richiedere l'intervento di altre pompe idrovore dall'Acquedotto Pugliese e ad allertare la Prefettura di Bari, quindi la Protezione Civile regionale.
Nessuno ha dato ordine di bloccare le attività commerciali. Niente. Oggi era una normale domenica.
Emiliano ha cercato di rendersi conto di persona di quanto accaduto, nessun rappresentate delle istituzioni ad accoglierlo, se non gli imprenditori che si sono uniti, ancora una volta, con coraggio e caparbietà per dare sostegno a chi è stato colpito.
Un'unica richiesta hanno mosso i rappresentanti dell'associazione imprenditori al presidente della Regione: «Risolvere a monte il problema delle acque meteoriche».
Intanto, sul posto sono arrivati i tecnici e gli ingegneri della Regione Puglia e altre 6 idrovore per rimuovere le acque dalle aziende allagate. Attualmente al lavoro ci sono diverse squadre dei Vigili del Fuoco, insieme a Polizia Municipale e Carabinieri.
Nella prossima settimana ci sarà un incontro in Regione per definire il tutto, intanto il governatore ha dichiarato che stanzierà dei fondi per le aziende colpite.
Nel corso della mattinata si scopre che già cinque anni fa l'Autorità di Bacino aveva finanziato un progetto di mitigazione, ma questo progetto non è mai diventato esecutivo.