Cultura, Eventi e Spettacolo
"La ragazza dei miei sogni": nelle sale il film ambientato a Molfetta
L'intervista a Corrado Azzollini, produttore molfettese della Draka Production
Molfetta - venerdì 28 aprile 2017
10.12
Dal 27 aprile è nelle sale cinematografiche "La ragazza dei miei sogni", storia d'amore magica e misteriosa con gli attori Primo Reggiani, Miriam Giovanelli e Nicolas Vaporidis.
Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Francesco Dimitri del 2007, è stato girato tra Bari, Bisceglie, Giovinazzo e la nostra Molfetta, e racconta la storia di P. (Reggiani), trentenne solitario e inadeguato che non riesce a vivere come vorrebbe. Un giorno P. conosce Sofia (Giovanelli), bella e intrigante, somigliante alla ragazza che sogna tutte le notti; tra i due esplode un sentimento incontenibile ed egli sembra finalmente aver trovato la ragazza dei suoi sogni. Ma Alessandro (Vaporidis), giovane dalla doppia vita e con la passione per l'occulto, finirà per metterlo in guardia dalla dolce Sofia della quale è ormai innamorato. Attraverso un mondo pieno di retroscena misteriosi, P. scoprirà che incanto e magia possono avere molti significati.
La pellicola, già partecipante al BIFEST di Bari e di cui è prossima la partecipazione anche al Festival cinematografico di Houston negli USA, è stata già acquistata in molti paesi. La sua distribuzione e produzione è opera della società di produzione cinematografica e etichetta discografica indipendente Draka Production: motivo di orgoglio è che presidente della stessa sia il nostro concittadino Corrado Azzollini; lo abbiamo incontrato per parlare del film e del suo lavoro, il cui altissimo livello è poco conosciuto all'interno della sua città d'origine.
Il 27 aprile esce nelle sale "La ragazza dei miei sogni", prodotto dalla sua Draka Production. Che cosa l'ha colpita di questa storia per decidere di produrla? Cosa generalmente spinge lei e la sua casa di produzione ad interessarsi ad una storia?
Possiamo parlare di una scelta abbastanza emotiva. Le storie che spesso scegliamo di portare al cinema rispecchiano i miei gusti personali, le mie passioni e quelle della mia casa di produzione. Ci muoviamo nel mercato indipendente, quindi siamo più liberi di non sottostare alle regole del mercato che spesso dominano l'attività delle multinazionali. In particolare, questa storia aveva molto del genere fantasy che prediligo particolarmente: abbiamo letto il libro di Francesco Dimitri di una decina di anni fa, ed abbiamo deciso di produrne il film. Aveva qualcosa di molto diverso e più originale rispetto alle commedie che, da tempo, saturano il mercato cinematografico italiano.
"L'incanto è ovunque, per le strade, tra la gente, devi solo imparare a guardare", questo è il sottotitolo del film. Alcune scene del film sono state girate nella nostra Molfetta. Che genere di incanto ha percepito nelle strade della nostra città? Lo ritiene figlio della tendenza un po' diffusa ultimamente da parte del cinema di "rivalutare" i set pugliesi?
Sicuramente Molfetta, come anche le altre città in cui abbiamo girato negli scorsi mesi, ha un fascino che è innegabile, specie agli occhi di un molfettese come me. Ho personalmente contribuito a realizzare già quattro film in Puglia e questo è il terzo su Molfetta. Abbiamo cercato nella nostra produzione di valorizzare l'hinterland di Bari che è un po' meno conosciuto a livello cinematografico rispetto al Salento, dove tra gli altri sono ambientati molti film del regista Ozpetek. Bari stessa è un po' bistrattata in tal senso, ma in realtà sono solo forme di bellezza diverse e tutte ugualmente apprezzabili.
Decidere di girare un film in una città, porta davvero un ritorno economico alla città in questione?
Il ritorno economico di iniziative simile è innegabile. "La ragazza dei miei sogni" è costato 2 milioni di euro. Di questi, l'80% è stato speso tra Bari, Bisceglie, Giovinazzo e Molfetta, appunto. Naturalmente, non contiamo poi il fattore turismo che viene sicuramente incrementato dalla visione di un film, dove compare una città altrimenti poco conosciuta.
Pensa che una città come Molfetta possa rivelarsi all'altezza di "sfide" simili o sono ancora presenti delle criticità che possono ostacolare il lavoro di realizzazione di un film?
La criticità maggiore di Molfetta è la mancanza di adeguate strutture ricettive. Se escludiamo un albergo, praticamente il territorio è privo di alberghi adatti ad ospitare dei gruppi di lavoro numerosi, come quelli che richiede la realizzazione di un film.
Cosa consiglierebbe a un giovane che si affaccia al mondo cinematografico?
Il mondo del cinema è un mondo chiuso e, per questo, molto competitivo. Gli consiglierei di fare molta esperienza sul campo e di farsi guidare dalle persone giuste. Soprattutto gli consiglierei di imparare a formarsi da solo. Probabilmente, lo farei anche riflettere sulle dinamiche di questo mestiere che ti porta a girare il mondo in pochi giorni.
"La ragazza dei miei sogni" è in programmazione nei principali cinema da giovedì 27 aprile. Sono previste varie proiezioni nel weekend con presenza in sala di cast e regista.
Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Francesco Dimitri del 2007, è stato girato tra Bari, Bisceglie, Giovinazzo e la nostra Molfetta, e racconta la storia di P. (Reggiani), trentenne solitario e inadeguato che non riesce a vivere come vorrebbe. Un giorno P. conosce Sofia (Giovanelli), bella e intrigante, somigliante alla ragazza che sogna tutte le notti; tra i due esplode un sentimento incontenibile ed egli sembra finalmente aver trovato la ragazza dei suoi sogni. Ma Alessandro (Vaporidis), giovane dalla doppia vita e con la passione per l'occulto, finirà per metterlo in guardia dalla dolce Sofia della quale è ormai innamorato. Attraverso un mondo pieno di retroscena misteriosi, P. scoprirà che incanto e magia possono avere molti significati.
La pellicola, già partecipante al BIFEST di Bari e di cui è prossima la partecipazione anche al Festival cinematografico di Houston negli USA, è stata già acquistata in molti paesi. La sua distribuzione e produzione è opera della società di produzione cinematografica e etichetta discografica indipendente Draka Production: motivo di orgoglio è che presidente della stessa sia il nostro concittadino Corrado Azzollini; lo abbiamo incontrato per parlare del film e del suo lavoro, il cui altissimo livello è poco conosciuto all'interno della sua città d'origine.
Il 27 aprile esce nelle sale "La ragazza dei miei sogni", prodotto dalla sua Draka Production. Che cosa l'ha colpita di questa storia per decidere di produrla? Cosa generalmente spinge lei e la sua casa di produzione ad interessarsi ad una storia?
Possiamo parlare di una scelta abbastanza emotiva. Le storie che spesso scegliamo di portare al cinema rispecchiano i miei gusti personali, le mie passioni e quelle della mia casa di produzione. Ci muoviamo nel mercato indipendente, quindi siamo più liberi di non sottostare alle regole del mercato che spesso dominano l'attività delle multinazionali. In particolare, questa storia aveva molto del genere fantasy che prediligo particolarmente: abbiamo letto il libro di Francesco Dimitri di una decina di anni fa, ed abbiamo deciso di produrne il film. Aveva qualcosa di molto diverso e più originale rispetto alle commedie che, da tempo, saturano il mercato cinematografico italiano.
"L'incanto è ovunque, per le strade, tra la gente, devi solo imparare a guardare", questo è il sottotitolo del film. Alcune scene del film sono state girate nella nostra Molfetta. Che genere di incanto ha percepito nelle strade della nostra città? Lo ritiene figlio della tendenza un po' diffusa ultimamente da parte del cinema di "rivalutare" i set pugliesi?
Sicuramente Molfetta, come anche le altre città in cui abbiamo girato negli scorsi mesi, ha un fascino che è innegabile, specie agli occhi di un molfettese come me. Ho personalmente contribuito a realizzare già quattro film in Puglia e questo è il terzo su Molfetta. Abbiamo cercato nella nostra produzione di valorizzare l'hinterland di Bari che è un po' meno conosciuto a livello cinematografico rispetto al Salento, dove tra gli altri sono ambientati molti film del regista Ozpetek. Bari stessa è un po' bistrattata in tal senso, ma in realtà sono solo forme di bellezza diverse e tutte ugualmente apprezzabili.
Decidere di girare un film in una città, porta davvero un ritorno economico alla città in questione?
Il ritorno economico di iniziative simile è innegabile. "La ragazza dei miei sogni" è costato 2 milioni di euro. Di questi, l'80% è stato speso tra Bari, Bisceglie, Giovinazzo e Molfetta, appunto. Naturalmente, non contiamo poi il fattore turismo che viene sicuramente incrementato dalla visione di un film, dove compare una città altrimenti poco conosciuta.
Pensa che una città come Molfetta possa rivelarsi all'altezza di "sfide" simili o sono ancora presenti delle criticità che possono ostacolare il lavoro di realizzazione di un film?
La criticità maggiore di Molfetta è la mancanza di adeguate strutture ricettive. Se escludiamo un albergo, praticamente il territorio è privo di alberghi adatti ad ospitare dei gruppi di lavoro numerosi, come quelli che richiede la realizzazione di un film.
Cosa consiglierebbe a un giovane che si affaccia al mondo cinematografico?
Il mondo del cinema è un mondo chiuso e, per questo, molto competitivo. Gli consiglierei di fare molta esperienza sul campo e di farsi guidare dalle persone giuste. Soprattutto gli consiglierei di imparare a formarsi da solo. Probabilmente, lo farei anche riflettere sulle dinamiche di questo mestiere che ti porta a girare il mondo in pochi giorni.
"La ragazza dei miei sogni" è in programmazione nei principali cinema da giovedì 27 aprile. Sono previste varie proiezioni nel weekend con presenza in sala di cast e regista.