Politica
La politica nel 2022: l'anno del Minervini-ter e Conte a Molfetta
Spiccano le comunali e l'elezione di Rita Dalla Chiesa in Parlamento
Molfetta - martedì 27 dicembre 2022
L'anno del Tommaso Minervini-ter, del secondo mandato consecutivo a sindaco per l'educatore.
Politicamente è senza ombra di dubbio questo l'evento del 2022 a Molfetta: è il 27 giugno e Minervini è proclamato di nuovo sindaco nel turno di ballottaggio con l'ex magistrato Lillino Drago.
Una vittoria mai messa in discussione, fin dall'inizio.
Al primo turno i contendenti sono anche Pietro Mastropasqua e Giovanni Infante: il quarantenne avvocato ricostruisce il centrodestra dopo essersi defilato proprio dalla maggioranza di Tommaso Minervini in inverno. Sembra la fine dell'amministrazione comunale, invece no: Minervini regge il colpo, rinsalda alleanze (vedasi quella con il gruppo di Pino Amato), riesce ad allacciarne nuove (come quella con il gruppo della senatrice Carmela Minuto) e continua a governare la città.
La sinistra, invece, si sfascia: Rifondazione corre da sola a sostegno del dottor Infante. Tutto il resto, compreso il PD e il Movimento Cinque Stelle, con Lillino Drago.
Da segnalare la fuoriuscita dal PD di Nicola Piergiovanni e Gianni Facchini, l'elezione in Consiglio Comunale di Adamo Logrieco primo rappresentante istituzionale di Fratelli d'Italia, e Robert Amato alla presidenza del Consiglio Comunale sulle orme paterne. Senza dimenticare la visita di Giuseppe Conte a Molfetta, a sostegno di Lillino Drago: un bagno di folla per l'ex Presidente del Consiglio.
Ad agosto, poi, la Giunta nel pieno rispetto delle alleanze della coalizione che ad oggi sostiene Minervini.
Arriviamo a settembre.
La politica sonnecchia d'estate e prende a muoversi in vista delle elezioni politiche nazionali.
Ad emergere è l'elezione di Rita Dalla Chiesa: il volto TV è scelta come rappresentante dei molfettesi alla Camera dei Deputati nelle fila del centrodestra.
Politicamente è senza ombra di dubbio questo l'evento del 2022 a Molfetta: è il 27 giugno e Minervini è proclamato di nuovo sindaco nel turno di ballottaggio con l'ex magistrato Lillino Drago.
Una vittoria mai messa in discussione, fin dall'inizio.
Al primo turno i contendenti sono anche Pietro Mastropasqua e Giovanni Infante: il quarantenne avvocato ricostruisce il centrodestra dopo essersi defilato proprio dalla maggioranza di Tommaso Minervini in inverno. Sembra la fine dell'amministrazione comunale, invece no: Minervini regge il colpo, rinsalda alleanze (vedasi quella con il gruppo di Pino Amato), riesce ad allacciarne nuove (come quella con il gruppo della senatrice Carmela Minuto) e continua a governare la città.
La sinistra, invece, si sfascia: Rifondazione corre da sola a sostegno del dottor Infante. Tutto il resto, compreso il PD e il Movimento Cinque Stelle, con Lillino Drago.
Da segnalare la fuoriuscita dal PD di Nicola Piergiovanni e Gianni Facchini, l'elezione in Consiglio Comunale di Adamo Logrieco primo rappresentante istituzionale di Fratelli d'Italia, e Robert Amato alla presidenza del Consiglio Comunale sulle orme paterne. Senza dimenticare la visita di Giuseppe Conte a Molfetta, a sostegno di Lillino Drago: un bagno di folla per l'ex Presidente del Consiglio.
Ad agosto, poi, la Giunta nel pieno rispetto delle alleanze della coalizione che ad oggi sostiene Minervini.
Arriviamo a settembre.
La politica sonnecchia d'estate e prende a muoversi in vista delle elezioni politiche nazionali.
Ad emergere è l'elezione di Rita Dalla Chiesa: il volto TV è scelta come rappresentante dei molfettesi alla Camera dei Deputati nelle fila del centrodestra.