Cultura, Eventi e Spettacolo
La piccola Nausica Speranzini racconta il suo Zecchino d'Oro
La rassegna musicale è andata in onda la scorsa settimana su Rai Uno
Molfetta - venerdì 13 dicembre 2019
2.07
La settimana scorsa è stata protagonista della 62^ edizione dello Zecchino d'Oro con la canzone "Tosse", portando in alto il nome di Molfetta fino alla serata di sabato in cui è andata in scena la finale del Festival della Canzone dei bambini, con diretta su Rai Uno in prima serata. Nausica Speranzini, di appena sei anni, ha già potuto vivere in prima persona uno scenario televisivo di portata nazionale grazie ad un'esperienza formativa che le ha lasciato tanti spunti per il futuro. Anche se allo Zecchino d'Oro i 12 finalisti sono tutti vincitori, la sua canzone è stata comunque la 3^ più votata sul web, a conferma di quanto sia stata apprezzata dal pubblico.
Piccola, ma molto determinata e disinvolta, Nausica frequenta la 1^ B della Scuola Primaria "Cesare Battisti" e ha affrontato con grande scioltezza sia le prime esibizioni pomeridiane all'Antoniano di Bologna che la finale che invece è andata in scena all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno davanti a un folto pubblico di circa 10 mila persone. Proprio quello è il primo ricordo che ha portato con sé di questa avventura: «Per me è stato molto bello partecipare allo Zecchino d'Oro perché mi piace cantare e farlo davanti a tante persone che alla fine mi applaudivano mi rendeva felice». Lei canta da sempre, come raccontato da sua madre: «Da piccolissima cantava con un microfono davanti allo specchio, poi ha proseguito frequentando la scuola di musica di Teatrarte e qui ha potuto migliorare ulteriormente questa sua dote grazie alla maestra Annamaria Muti che ha creduto nelle sue potenzialità facendola crescere da questo punto di vista».
Un'esperienza in diretta tv è comunque impegnativa e la piccola Nausica conferma che siano stati giorni comunque intensi: «Abbiamo provato per molto tempo in quei giorni perché dovevamo essere pronti per le dirette, quindi è stato stancante ma sono stata ugualmente soddisfatta». Poi, inevitabile, un commento sulla canzone a lei affidata grazie alla sua predisposizione ad un testo vocalmente impegnativo: «Sono stata contenta perché anche gli autori della canzone si sono complimentati con me dopo la mia esibizione per dirmi che ero stata brava. Il testo di "Tosse" mi è piaciuto molto visto che parla di disobbedienza e io spesso disobbedisco a mamma e papà infatti di frequente ho la tosse per davvero». E il tempo libero? Lo trascorre giocando e facendo sport, con una grinta non indifferente per una bambina della sua tenera età. Nausica si dice entusiasta anche del palcoscenico televisivo: «Antonella Clerici e Carlo Conti sono stati molto gentili con noi perché per noi era la prima volta in televisione. Ero molto emozionata di essere in diretta e di cantare davanti a tante persone che mi seguivano anche da casa».
Dopo questi giorni da "star", la piccola ha fatto ritorno nella sua classe e nella sua scuola di musica: «Prima di partire per Bologna ho ricevuto un bel regalo da parte dei miei compagni mentre a scuola di musica hanno organizzato una grande festa con i bambini che cantavano la mia canzone ed è stato molto bello. Sono contenta di aver vissuto questa esperienza». Nausica ha dimostrato a tutti grande personalità nell'affrontare questo percorso e l'augurio più grande che le si possa fare è quello di togliersi tante altre soddisfazioni nel mondo del canto e non solo, continuando su questa via con la stessa spontaneità, con lo stesso impegno e soprattutto con lo stesso splendido sorriso che ha reso orgogliosa la città di Molfetta.
Piccola, ma molto determinata e disinvolta, Nausica frequenta la 1^ B della Scuola Primaria "Cesare Battisti" e ha affrontato con grande scioltezza sia le prime esibizioni pomeridiane all'Antoniano di Bologna che la finale che invece è andata in scena all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno davanti a un folto pubblico di circa 10 mila persone. Proprio quello è il primo ricordo che ha portato con sé di questa avventura: «Per me è stato molto bello partecipare allo Zecchino d'Oro perché mi piace cantare e farlo davanti a tante persone che alla fine mi applaudivano mi rendeva felice». Lei canta da sempre, come raccontato da sua madre: «Da piccolissima cantava con un microfono davanti allo specchio, poi ha proseguito frequentando la scuola di musica di Teatrarte e qui ha potuto migliorare ulteriormente questa sua dote grazie alla maestra Annamaria Muti che ha creduto nelle sue potenzialità facendola crescere da questo punto di vista».
Un'esperienza in diretta tv è comunque impegnativa e la piccola Nausica conferma che siano stati giorni comunque intensi: «Abbiamo provato per molto tempo in quei giorni perché dovevamo essere pronti per le dirette, quindi è stato stancante ma sono stata ugualmente soddisfatta». Poi, inevitabile, un commento sulla canzone a lei affidata grazie alla sua predisposizione ad un testo vocalmente impegnativo: «Sono stata contenta perché anche gli autori della canzone si sono complimentati con me dopo la mia esibizione per dirmi che ero stata brava. Il testo di "Tosse" mi è piaciuto molto visto che parla di disobbedienza e io spesso disobbedisco a mamma e papà infatti di frequente ho la tosse per davvero». E il tempo libero? Lo trascorre giocando e facendo sport, con una grinta non indifferente per una bambina della sua tenera età. Nausica si dice entusiasta anche del palcoscenico televisivo: «Antonella Clerici e Carlo Conti sono stati molto gentili con noi perché per noi era la prima volta in televisione. Ero molto emozionata di essere in diretta e di cantare davanti a tante persone che mi seguivano anche da casa».
Dopo questi giorni da "star", la piccola ha fatto ritorno nella sua classe e nella sua scuola di musica: «Prima di partire per Bologna ho ricevuto un bel regalo da parte dei miei compagni mentre a scuola di musica hanno organizzato una grande festa con i bambini che cantavano la mia canzone ed è stato molto bello. Sono contenta di aver vissuto questa esperienza». Nausica ha dimostrato a tutti grande personalità nell'affrontare questo percorso e l'augurio più grande che le si possa fare è quello di togliersi tante altre soddisfazioni nel mondo del canto e non solo, continuando su questa via con la stessa spontaneità, con lo stesso impegno e soprattutto con lo stesso splendido sorriso che ha reso orgogliosa la città di Molfetta.