Politica
La nuova sinistra alternativa al Pd, per ora è già divisa
SI, DèP, RC e Linea Diritta: per ora si marcia divisi
Molfetta - domenica 26 febbraio 2017
Un tavolo di litigi e scissioni. Nel giro di pochi mesi lo scenario si è profondamente modificato: alcuni partiti sono sempre più uno contro l'altro, letteralmente divisi. Correnti e fazioni hanno battezzato e seppellito nuovi movimenti politici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non si è ancora giunti ad un accordo.
Ogni partito ha la sua pena, ogni gruppo il suo conflitto interno. Il centrosinistra ha subito una serie di scissioni continue e costanti. Un terremoto composto da tante grandi scosse. Non è una diaspora ma un lungo, continuo, dissanguamento quello che sta interessando Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. La sinistra molfettese si è incartata sul gioco dei nomi con Rifondazione che continua a chiedere un candidato chiaramente identificabile al proprio simbolo di falce e martello.
Da qui la probabile rottura con Sinistra Italiana dopo l'incontro di ieri mattina. Proprio mentre Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana erano sedute intorno ad un tavolo, l'ex vice sindaco Bepi Maralfa rendeva nota la sua posizione a mezzo stampa dichiarando la «personale indisponibilità oltre quella del Movimento a qualsivoglia accordo di governo con altre forze che non siano quelle dell'area Civica, Cattolica o promanante dal mondo delle Associazioni».
Insomma, ci sono partiti e movimenti a sinistra (tra cui Sinistra Italiana, Democrazia è Partecipazione e Rifondazione Comunista), effetti collaterali del lassismo piddìno. Le fazioni alternative ai dem provano a riorganizzarsi, cercando di occupare lo spazio politico lasciato dal Partito democratico. Ma in questo scenario alquanto confusionario sorgono tanti interrogativi tra cui: quando Rifondazione Comunista presenterà il suo candidato? Sinistra Italiana, e l'ex sindaco Natalicchio, appoggeranno o meno il candidato di Rifondazione? Qual è la posizione di DèP? Chi sarà il candidato sindaco del Pd e quale coalizione appoggerà?
Intanto ognuno traccia il proprio percorso. Divisi, per ora. Ma con l'obiettivo e la speranza di convergere presto
Ogni partito ha la sua pena, ogni gruppo il suo conflitto interno. Il centrosinistra ha subito una serie di scissioni continue e costanti. Un terremoto composto da tante grandi scosse. Non è una diaspora ma un lungo, continuo, dissanguamento quello che sta interessando Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. La sinistra molfettese si è incartata sul gioco dei nomi con Rifondazione che continua a chiedere un candidato chiaramente identificabile al proprio simbolo di falce e martello.
Da qui la probabile rottura con Sinistra Italiana dopo l'incontro di ieri mattina. Proprio mentre Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana erano sedute intorno ad un tavolo, l'ex vice sindaco Bepi Maralfa rendeva nota la sua posizione a mezzo stampa dichiarando la «personale indisponibilità oltre quella del Movimento a qualsivoglia accordo di governo con altre forze che non siano quelle dell'area Civica, Cattolica o promanante dal mondo delle Associazioni».
Insomma, ci sono partiti e movimenti a sinistra (tra cui Sinistra Italiana, Democrazia è Partecipazione e Rifondazione Comunista), effetti collaterali del lassismo piddìno. Le fazioni alternative ai dem provano a riorganizzarsi, cercando di occupare lo spazio politico lasciato dal Partito democratico. Ma in questo scenario alquanto confusionario sorgono tanti interrogativi tra cui: quando Rifondazione Comunista presenterà il suo candidato? Sinistra Italiana, e l'ex sindaco Natalicchio, appoggeranno o meno il candidato di Rifondazione? Qual è la posizione di DèP? Chi sarà il candidato sindaco del Pd e quale coalizione appoggerà?
Intanto ognuno traccia il proprio percorso. Divisi, per ora. Ma con l'obiettivo e la speranza di convergere presto