Vita di città
La lettera di speranza di don Tonino al molfettese Mauro Pansini
La testimonianza accettata come prova per la causa di beatificazione del vescovo
Molfetta - mercoledì 19 aprile 2023
7.28
«Ti auguro una forte capacità di trasmettere agli altri la tua fede, la tua speranza e la tua voglia di vivere».
Sono queste le parole scritte da don Tonino in una lettera destinata a Mauro Pansini, chef di Molfetta. Pansini ha deciso non solo di immortalare questa lettera sulla parete della propria abitazione, ma soprattutto di mettere in pratica questo insegnamento nelle sue esperienze di vita.
«La lettera che conservo venne accettata come testimonianza per la causa di beatificazione di don Tonino - racconta Pansini alla redazione di MolfettaViva - quando ero reduce prima dal Kazakistan e poi da Beirut, l'allora vescovo don Luigi Martella mi invitò a portare la lettera in Curia e io ho colto la sua proposta».
Questa lettera fu una risposta del vescovo a uno sfogo di Pansini.
«Sono cresciuto in una famiglia numerosa, vivevo una situazione difficile perché eravamo 8 figli, così decisi di confidare le mie insicurezze e le mie paure a don Tonino, che mi rispose, scusandosi anche per il ritardo».
Da quel giorno, le parole del Venerabile rappresentano un conforto e una spinta incredibile per lo chef molfettese.
«Grazie a don Tonino ho trovato il coraggio di gettarmi a capofitto nelle sfide del mio lavoro - prosegue - ho trovato la forza di partire per la Colombia, per Bogotà, per Yoannesburg, per Londra e per New York. Ho sempre trovato nella fede la mia bussola».
Sono queste le parole scritte da don Tonino in una lettera destinata a Mauro Pansini, chef di Molfetta. Pansini ha deciso non solo di immortalare questa lettera sulla parete della propria abitazione, ma soprattutto di mettere in pratica questo insegnamento nelle sue esperienze di vita.
«La lettera che conservo venne accettata come testimonianza per la causa di beatificazione di don Tonino - racconta Pansini alla redazione di MolfettaViva - quando ero reduce prima dal Kazakistan e poi da Beirut, l'allora vescovo don Luigi Martella mi invitò a portare la lettera in Curia e io ho colto la sua proposta».
Questa lettera fu una risposta del vescovo a uno sfogo di Pansini.
«Sono cresciuto in una famiglia numerosa, vivevo una situazione difficile perché eravamo 8 figli, così decisi di confidare le mie insicurezze e le mie paure a don Tonino, che mi rispose, scusandosi anche per il ritardo».
Da quel giorno, le parole del Venerabile rappresentano un conforto e una spinta incredibile per lo chef molfettese.
«Grazie a don Tonino ho trovato il coraggio di gettarmi a capofitto nelle sfide del mio lavoro - prosegue - ho trovato la forza di partire per la Colombia, per Bogotà, per Yoannesburg, per Londra e per New York. Ho sempre trovato nella fede la mia bussola».