Eventi e folklore
Un libro per conoscere Filippo Cifariello
Iniziativa della galleria Arte 54. Presentazione di Gaetano Mongelli
Molfetta - mercoledì 3 dicembre 2014
07.22
Presso la Galleria 54 Arte Contemporanea è stato presentato dal professor Gaetano Mongelli, docente di Storia dell'Arte moderna all'Università di Bari il libro: "Filippo Cifariello - La vita, l' arte, gli amori" di Nicola Mascellaro edito da Marsico libri.
Il volume, corredato da foto, racconta per la prima volta a trecentossessanta gradi, lo scultore molfettese soffermandosi anche sulla sua vicenda umana e non solo artistica in una Molfetta densamente abitata, con importanti insediamenti industriali, avanti dal punto di vista culturale.
Il professor Mongelli, con accanto l'autore, ha illustrato i rapporti che lo scultore aveva con gli altri artisti, la sua carriera, le opere che lo hanno contraddistinto, i suoi viaggi, la sua poetica artistica e la sua tragica morte. Il libro racconta quindi la vita di un grande artista, uno scultore famoso e geniale che s'innamora di una chantosa, un'affascinante francese di Lione, e la porta all'altare. Dell'artista, frequentatore assiduo di corti europee, è stato scritto molto; dell'uomo poco, per questo il libro vuole colmare questa lacuna. La sua vita fu segnata da successi e sconfitte, invidie e gelosie, amori e tradimenti. Nella sua vicenda personale c'è una grande caduta, una rinascita e la sorte che si accanisce contro di lui, geniale artista sfortunato. È questa la vita di Filippo Cifariello, scultore di fama internazionale, nato a Molfetta nel 1864.
La città conserva molte sue opere a cominciare dal monumento ai Caduti nella Villa comunale, ma anche eccellenti sculture sono posizionate nelle piazze cittadine. Fu uno dei più attivi scultori tardo neoclassici della sua epoca, producendo opere in bronzo, in marmo, in terracotta e in argento. Alcune sue opere sono nei musei di Budapest, Düsseldorf, Berlino, Napoli, Roma, a Teano (statua che sovrasta il monumento ai caduti, nella nativa Molfetta (monumento a Giuseppe Mazzini) e a Bari monumento equestre a Re Umberto I, busto del sindaco Giuseppe Re David e di Araldo di Crollalanza nel palazzo di città, statua del lavoratore edile dinanzi al palazzo delle opere pubbliche, busto di Salvatore Cognetti nel giardino Garibaldi, diverse altre statue nella pinacoteca provinciale. Pregevole il lavoro fatto dall' autore Nicola Mascellaro che ha una grande esperienza come archivista avendo lavorato per tantissimi anni come responsabile dell'Archivio fotografico e di documentazione della Gazzetta del Mezzogiorno.
Il volume, corredato da foto, racconta per la prima volta a trecentossessanta gradi, lo scultore molfettese soffermandosi anche sulla sua vicenda umana e non solo artistica in una Molfetta densamente abitata, con importanti insediamenti industriali, avanti dal punto di vista culturale.
Il professor Mongelli, con accanto l'autore, ha illustrato i rapporti che lo scultore aveva con gli altri artisti, la sua carriera, le opere che lo hanno contraddistinto, i suoi viaggi, la sua poetica artistica e la sua tragica morte. Il libro racconta quindi la vita di un grande artista, uno scultore famoso e geniale che s'innamora di una chantosa, un'affascinante francese di Lione, e la porta all'altare. Dell'artista, frequentatore assiduo di corti europee, è stato scritto molto; dell'uomo poco, per questo il libro vuole colmare questa lacuna. La sua vita fu segnata da successi e sconfitte, invidie e gelosie, amori e tradimenti. Nella sua vicenda personale c'è una grande caduta, una rinascita e la sorte che si accanisce contro di lui, geniale artista sfortunato. È questa la vita di Filippo Cifariello, scultore di fama internazionale, nato a Molfetta nel 1864.
La città conserva molte sue opere a cominciare dal monumento ai Caduti nella Villa comunale, ma anche eccellenti sculture sono posizionate nelle piazze cittadine. Fu uno dei più attivi scultori tardo neoclassici della sua epoca, producendo opere in bronzo, in marmo, in terracotta e in argento. Alcune sue opere sono nei musei di Budapest, Düsseldorf, Berlino, Napoli, Roma, a Teano (statua che sovrasta il monumento ai caduti, nella nativa Molfetta (monumento a Giuseppe Mazzini) e a Bari monumento equestre a Re Umberto I, busto del sindaco Giuseppe Re David e di Araldo di Crollalanza nel palazzo di città, statua del lavoratore edile dinanzi al palazzo delle opere pubbliche, busto di Salvatore Cognetti nel giardino Garibaldi, diverse altre statue nella pinacoteca provinciale. Pregevole il lavoro fatto dall' autore Nicola Mascellaro che ha una grande esperienza come archivista avendo lavorato per tantissimi anni come responsabile dell'Archivio fotografico e di documentazione della Gazzetta del Mezzogiorno.