Cronaca
La difesa di Giancaspro: «Spiegheremo che non si tratta di illeciti»
Per l'imprenditore di Molfetta, difeso dall'avvocato Vito Mormando, lunedì interrogatorio nel carcere di Trani
Molfetta - sabato 18 maggio 2019
15.07
Sarà interrogato lunedì mattina e risponderà alle domande del gip nel carcere di Trani l'ex patron del Bari Calcio, Cosmo Antonio Giancaspro, arrestato ieri dalla magistratura tranese per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio, nell'ambito di un indagine della Guardia di Finanza su trasferimenti di denaro alla società Vigor Trani Calcio in cambio di appalti al Comune di Trani.
«Saremo in grado certamente di offrire una ricostruzione completa dei fatti e dare una spiegazione alle operazioni economiche poste a base delle imputazioni - ha detto il difensore di Giancaspro, il professore Vito Mormando - mi riferisco alle contestazioni di riciclaggio e autoriciclaggio. Spiegheremo che operazioni sono e perché, a nostro modo di vedere, non sono illecite».
Oltre Giancaspro sono state arrestate, con concessione degli arresti domiciliari, altre quattro persone: gli ex dirigenti della Vigor Trani Calcio (il presidente Michele Amato, il vicepresidente Alberto Altieri, il tesoriere Michele Bellomo), e l'imprenditore Emanuele Mosconi, tutti ritenuti prestanome di Giancaspro.
I loro interrogatori di garanzia saranno fissati la prossima settimana. Nell'inchiesta sono indagate in stato di libertà altre cinque persone, tra le quali il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, accusato di peculato, abuso d'ufficio e falso.
«Saremo in grado certamente di offrire una ricostruzione completa dei fatti e dare una spiegazione alle operazioni economiche poste a base delle imputazioni - ha detto il difensore di Giancaspro, il professore Vito Mormando - mi riferisco alle contestazioni di riciclaggio e autoriciclaggio. Spiegheremo che operazioni sono e perché, a nostro modo di vedere, non sono illecite».
Oltre Giancaspro sono state arrestate, con concessione degli arresti domiciliari, altre quattro persone: gli ex dirigenti della Vigor Trani Calcio (il presidente Michele Amato, il vicepresidente Alberto Altieri, il tesoriere Michele Bellomo), e l'imprenditore Emanuele Mosconi, tutti ritenuti prestanome di Giancaspro.
I loro interrogatori di garanzia saranno fissati la prossima settimana. Nell'inchiesta sono indagate in stato di libertà altre cinque persone, tra le quali il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, accusato di peculato, abuso d'ufficio e falso.