Eventi e folklore
La cultura, un valore da difendere
Concerto dell’ Orchestra Metropolitana di Bari
Molfetta - domenica 21 giugno 2015
10.26
La piacevole serata estiva di venerdì scorso, è stata resa ancora più gradevole dalle meravigliose e intramontabili musiche eseguite dall'Orchestra Sinfonica della città Metropolitana di Bari nel Chiostro della Fabbrica di San Domenico.
Il concerto, gratuito, è stato il secondo appuntamento in programma dopo quello tenutosi nella Cattedrale di Giovinazzo che ha riscosso, come quello molfettese l'incondizionato gradimento del pubblico. Nel programma ha previsto musiche di Bohm, Saint-Saens, Massenet, Armando Trovajoli, Nino Rota e Astor Piazzolla. A dirigere l'orchestra il maestro Michele Cellaro che ha anche curato l'arrangiamento dei pezzi in scaletta. Di grande impatto emotivo il discorso pronunciato proprio dal direttore che ha elogiato e difeso la sua orchestra che rischia di essere soppressa, come già successo a quella di Lecce.
Con l'eliminazione delle province infatti, le orchestra dovrebbero essere sciolte; per questo da Orchestra della Provincia, si è trasformata in orchestra metropolitana, ma questo non scongiura il fatto che potrebbe essere sciolta. Ha quindi rivolto un appello alle istituzioni preposti e agli organismi competenti affinchè non venga disperso un patrimonio di eccellenze, quali sono i maestri in organico. Ha poi ribadito il valore della cultura, che se ben veicolata può anche diventare business, elogiando le emozioni che l'arte produce.
Ogni musicista inizia a studiare molto presto sacrificando giovinezza e divertimenti, ha contratti precari, deve aggiornarsi in continuazione e passare ore ed ore a fare esercizio per raggiungere la perfezione di un accordo. Le splendide note dell' Orchestra che annovera tanti musicisti molfettesi, unitamente alle parole accorate e sentite, hanno meritato la standing ovation del pubblico presente.
Il concerto, gratuito, è stato il secondo appuntamento in programma dopo quello tenutosi nella Cattedrale di Giovinazzo che ha riscosso, come quello molfettese l'incondizionato gradimento del pubblico. Nel programma ha previsto musiche di Bohm, Saint-Saens, Massenet, Armando Trovajoli, Nino Rota e Astor Piazzolla. A dirigere l'orchestra il maestro Michele Cellaro che ha anche curato l'arrangiamento dei pezzi in scaletta. Di grande impatto emotivo il discorso pronunciato proprio dal direttore che ha elogiato e difeso la sua orchestra che rischia di essere soppressa, come già successo a quella di Lecce.
Con l'eliminazione delle province infatti, le orchestra dovrebbero essere sciolte; per questo da Orchestra della Provincia, si è trasformata in orchestra metropolitana, ma questo non scongiura il fatto che potrebbe essere sciolta. Ha quindi rivolto un appello alle istituzioni preposti e agli organismi competenti affinchè non venga disperso un patrimonio di eccellenze, quali sono i maestri in organico. Ha poi ribadito il valore della cultura, che se ben veicolata può anche diventare business, elogiando le emozioni che l'arte produce.
Ogni musicista inizia a studiare molto presto sacrificando giovinezza e divertimenti, ha contratti precari, deve aggiornarsi in continuazione e passare ore ed ore a fare esercizio per raggiungere la perfezione di un accordo. Le splendide note dell' Orchestra che annovera tanti musicisti molfettesi, unitamente alle parole accorate e sentite, hanno meritato la standing ovation del pubblico presente.