
Vita di città
La Consulta Femminile aderisce alla marcia per la Pace
Il 31 dicembre con Pax Christi, le associazioni, le istituzioni, la Diocesi
Molfetta - martedì 29 dicembre 2015
La Consulta femminile di Molfetta, da sempre attiva sui temi della solidarietà e della pace, aderisce alla Marcia nazionale per la Pace "Vinci l'indifferenza e conquista la pace" , che quest'anno si terrà a Molfetta il 31 dicembre 2015.
«Insieme a Pax Christi, alle istituzioni, alla diocesi e alle tante realtà associative cattoliche e laiche impegnate in questo percorso di costruzione della pace, le donne della Consulta - dice la presidente Alina Gadaleta Caldarola - manifestano il proprio sostegno alla cultura dell'accoglienza e dell'interculturalità, contro tutte le guerre e le intolleranze, in un momento particolarmente difficile della nostra epoca e della storia dell'umanità. Oggi, più che mai "la pace non è un semplice vocabolo ma, come diceva il vescovo don Tonino Bello, un vocabolario. Per la pace non ci potrà mai essere un fischio finale che chiuda la partita: bisognerà sempre giocare ulteriori tempi supplementari». Le donne, portatrici di vita, hanno un ruolo decisivo nel costruire ponti, nell'educare alla non violenza, nel promuovere la pace, nel combattere le discriminazioni. E' un cammino lungo, difficile, in salita.
Noi della Consulta femminile – aggiunge - crediamo in questo cammino continuo, inarrestabile, fiduciose e consapevoli della forza della ragione umana che sa agire per la solidarietà, la giustizia sociale, l'accoglienza dell'altro. La pace pertanto deve diventare per tutti prassi quotidiana e stile di vita, nel saper tessere relazioni interpersonali significative e ancora nel battersi per la difesa del bene comune, quale "salvaguardia del creato" , perché a produrre tanti guasti inesorabili della natura, come diceva don Tonino, "è sempre il seme del profitto. Lo stesso che genera le guerre"».
«Insieme a Pax Christi, alle istituzioni, alla diocesi e alle tante realtà associative cattoliche e laiche impegnate in questo percorso di costruzione della pace, le donne della Consulta - dice la presidente Alina Gadaleta Caldarola - manifestano il proprio sostegno alla cultura dell'accoglienza e dell'interculturalità, contro tutte le guerre e le intolleranze, in un momento particolarmente difficile della nostra epoca e della storia dell'umanità. Oggi, più che mai "la pace non è un semplice vocabolo ma, come diceva il vescovo don Tonino Bello, un vocabolario. Per la pace non ci potrà mai essere un fischio finale che chiuda la partita: bisognerà sempre giocare ulteriori tempi supplementari». Le donne, portatrici di vita, hanno un ruolo decisivo nel costruire ponti, nell'educare alla non violenza, nel promuovere la pace, nel combattere le discriminazioni. E' un cammino lungo, difficile, in salita.
Noi della Consulta femminile – aggiunge - crediamo in questo cammino continuo, inarrestabile, fiduciose e consapevoli della forza della ragione umana che sa agire per la solidarietà, la giustizia sociale, l'accoglienza dell'altro. La pace pertanto deve diventare per tutti prassi quotidiana e stile di vita, nel saper tessere relazioni interpersonali significative e ancora nel battersi per la difesa del bene comune, quale "salvaguardia del creato" , perché a produrre tanti guasti inesorabili della natura, come diceva don Tonino, "è sempre il seme del profitto. Lo stesso che genera le guerre"».