Speciale
“La Conchiglia”: un pezzo di storia di Bisceglie rinato grazie a un progetto sostenibile
L’intervento imprenditoriale di Nicola Pertuso e della società Sea&Sun srl
Molfetta - giovedì 25 maggio 2023
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Un progetto green e sostenibile, realizzato su iniziativa della società di privati Sea&Sun srl, che ha permesso la riapertura dello storico lido "La Conchiglia" di Bisceglie. Non si tratta di un caso isolato, ma di un importante intervento di recupero ambientale della zona costiera del comune di Bisceglie, che si è confermata anche quest'anno "Bandiera Blu". Tra i fautori del progetto c'è l'imprenditore pugliese dei pubblici esercizi, del turismo e dell'intrattenimento, Nicola Pertuso, membro del direttivo nazionale FIPE-Confcommercio e consigliere della Camera di Commercio di Bari.
Pertuso, già in passato, è stato protagonista assieme ai suoi soci di un'altra operazione similare, quella che concerne il recupero dell'Oasi Naturale di Torre Calderina, quel tratto di mare che si trova tra i comuni di Molfetta e Bisceglie.
«La nostra mission è stata il recupero e la rinaturalizzazione di un tratto di costa sino a ieri degradato sia sotto il profilo sia ambientale sia sociale – afferma l'imprenditore - ma sarà anche quella di provare a migliorare l'accoglienza dello stabilimento balneare, per ospiti e turisti esigenti che soggiorneranno in un comune che si fregia della "bandiera blu" e che deve poter erogare servizi di eccellenza che qualifichino ulteriormente Bisceglie come città turistica nel futuro».
Il comune biscegliese, tra le eccellenze italiane per la bellezza del litorale e la qualità delle dotazioni e dei servizi offerti, ha un ulteriore fiore all'occhiello: il recupero illuminato di un sito che in passato ha fatto la storia del bien vivre della cittadina adriatica. L'elegante struttura rinasce proprio davanti a uno specchio di mare all'imbocco del porto, sul rudere del vecchio stabilimento balneare.
Si tratta di una precisa visione del management, in grado di garantire al comune di Bisceglie il recupero di un pezzo di storia della città all'insegna del claim "Senti che mare".
Pertuso, già in passato, è stato protagonista assieme ai suoi soci di un'altra operazione similare, quella che concerne il recupero dell'Oasi Naturale di Torre Calderina, quel tratto di mare che si trova tra i comuni di Molfetta e Bisceglie.
«La nostra mission è stata il recupero e la rinaturalizzazione di un tratto di costa sino a ieri degradato sia sotto il profilo sia ambientale sia sociale – afferma l'imprenditore - ma sarà anche quella di provare a migliorare l'accoglienza dello stabilimento balneare, per ospiti e turisti esigenti che soggiorneranno in un comune che si fregia della "bandiera blu" e che deve poter erogare servizi di eccellenza che qualifichino ulteriormente Bisceglie come città turistica nel futuro».
Il comune biscegliese, tra le eccellenze italiane per la bellezza del litorale e la qualità delle dotazioni e dei servizi offerti, ha un ulteriore fiore all'occhiello: il recupero illuminato di un sito che in passato ha fatto la storia del bien vivre della cittadina adriatica. L'elegante struttura rinasce proprio davanti a uno specchio di mare all'imbocco del porto, sul rudere del vecchio stabilimento balneare.
La storia del lido
Il 23 luglio 1939
La rinascita del lido "La Conchiglia" è un passo importante per Bisceglie, dal momento che questo luogo ha origine negli anni '30, quando il suo nome era la "Terrazza a mare" dello stabilimento balneare di Adriano Paternostro. In particolare, secondo una ricostruzione delle cronache dell'epoca, la sera del 23 luglio nel lontano 1939 molti visitatori accorsero dai paesi limitrofi per vivere una serata magica, immersi nella bellezza di questa location. Del resto, quella del '39 fu l'ultima estate prima dell'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, che ha posto fine, tra le altre cose, a queste serate indimenticabili. In quegli anni il lido, purtroppo, si trasformò nel luogo dove si svolgevano le esercitazioni a fuoco dei carri armati alleati.Il dopoguerra e la ripresa
Nell'estate del 1948 lo stabilimento balneare viene riaperto al pubblico, inaugurato a giugno con il nome di "Conchiglia Adriatica" alla presenza di Umberto Paternostro, l'indimenticato sindaco della città, al quale è dedicato il lungomare di Bisceglie. I primi veglioni estivi vedono l'elezione di Miss Bisceglie e di Miss Sorriso, davanti ad una qualificata giuria di notabili e personalità. Le orchestre jazz si alternano con gli ensemble dei ritmi in voga.Il boom economico
L'inaugurazione del rinnovato stabilimento, nella data del 15 giugno del 1958, apre una nuova stagione indimenticabile delle estati biscegliesi. Il lido accoglie feste nuziali e cresime, ricevimenti e serate danzanti, con i concorsi di bellezza, la musica e la pista di ballo, in una struttura pensata anche per la ristorazione. Nel pieno degli anni '60 il lido biscegliese è un punto di ritrovo di grande prestigio, al pari di alcuni locali storici italiani. Tra gli anni '60 ai '70 si esibiscono numerosi artisti tra questi Wilma Goich, Peppino Gagliardi, il Clan di Celentano.Gli anni della "cementificazione selvaggia"
A seguito di un'opera di cementificazione selvaggia, il lido sito sulla litoranea biscegliese viene lasciato in uno stato di degrado e di abbandono.Il progetto di Pertuso e della Sea&Sun
Decisiva, quindi, l'abilità imprenditoriale di Nicola Pertuso e dei suoi soci della Sea&Sun srl, grazie a cui "La Conchiglia" ha oggi una nuova dimensione, che unisce i comfort alla sostenibilità.Si tratta di una precisa visione del management, in grado di garantire al comune di Bisceglie il recupero di un pezzo di storia della città all'insegna del claim "Senti che mare".