Vita di città
L’Opera di Nagasawa si prepara a lasciare cala sant’Andrea
L’assessore alla cultura Betta Mongelli: «la rimozione, è ormai nell’ordine delle cose».
Molfetta - martedì 5 agosto 2014
10.34
Prosegue la "querelle" per l'installazione artistica, del maestro giapponese Hidetoshi Nagasawa, collocata a Cala S.Andrea (di cui abbiamo già scritto in un precedente articolo), finita nuovamente sotto la lente di ingrandimento a distanza di pochi mesi in seguito alle dichiarazioni del Maestro: «Quell'opera deve essere smontata, non può stare li, l'ho detto più volte, non ha senso se è collocata in un contesto diverso da quello in cui io l'ho concepita».
A gettare acqua sul fuoco è l'assessore alla cultura, Betta Mongelli. «Sin dall'inizio - ha sottolineato l'assessore Mongelli - abbiamo dichiarato alla stampa che si trattava di una collocazione temporanea e che il destino dell'opera allocata nel Torrione Passari era comunque lo smontaggio, non essendovi altri spazi comunali idonei a una sua nuova collocazione. Lo spostamento nello spazio dell'Approdo Sant'Andrea è stato autorizzato l'8 aprile 2014 da Nagasawa, per il tramite di Giacomo Zaza, curatore della mostra e portavoce del maestro, nella consapevolezza che si trattava di una scelta temporanea.
L'opera, pensata nei giorni dell'apertura di quello spazio alla pubblica fruizione, come una sollecitazione alla riflessione sulle suggestioni dell'arte contemporanea, veniva così offerta a un pubblico più vasto di quello aveva visitato la mostra. È così accaduto che chi è fuori dai circoli esclusivi dell'arte contemporanea, si è avvicinato a un autore di fama internazionale.
Nonostante i limiti della ricollocazione, "Un altro orizzonte" ha parlato alla città. La sua rimozione - ha concluso - dettata dalla condizione di forte deperibilità degli elementi che la compongono, voluta dall'autore ma sin dal principio anche dall'amministrazione comunale è ormai nell'ordine delle cose».
A gettare acqua sul fuoco è l'assessore alla cultura, Betta Mongelli. «Sin dall'inizio - ha sottolineato l'assessore Mongelli - abbiamo dichiarato alla stampa che si trattava di una collocazione temporanea e che il destino dell'opera allocata nel Torrione Passari era comunque lo smontaggio, non essendovi altri spazi comunali idonei a una sua nuova collocazione. Lo spostamento nello spazio dell'Approdo Sant'Andrea è stato autorizzato l'8 aprile 2014 da Nagasawa, per il tramite di Giacomo Zaza, curatore della mostra e portavoce del maestro, nella consapevolezza che si trattava di una scelta temporanea.
L'opera, pensata nei giorni dell'apertura di quello spazio alla pubblica fruizione, come una sollecitazione alla riflessione sulle suggestioni dell'arte contemporanea, veniva così offerta a un pubblico più vasto di quello aveva visitato la mostra. È così accaduto che chi è fuori dai circoli esclusivi dell'arte contemporanea, si è avvicinato a un autore di fama internazionale.
Nonostante i limiti della ricollocazione, "Un altro orizzonte" ha parlato alla città. La sua rimozione - ha concluso - dettata dalla condizione di forte deperibilità degli elementi che la compongono, voluta dall'autore ma sin dal principio anche dall'amministrazione comunale è ormai nell'ordine delle cose».