Cultura, Eventi e Spettacolo
L'esibizione di Elodie tra i top di Sanremo 2021. Ancora una volta lo zampino di Jacopo Pesce
Il discografico molfettese dietro anche il grande show di Mahmood
Molfetta - domenica 7 marzo 2021
3.01
Dietro le quinte. Ma nemmeno troppo. Perchè lui è Jacopo Pesce, ormai tra i più importanti discografici italiani.
E, se ce ne fosse stato bisogno, lo ha ribadito a suo modo (dietro le quinte, ma nemmeno troppo) nella 71esima edizione del Festival di Sanremo.
Il boss di Island Record, infatti, è il deus ex machina di alcuni momenti che passeranno alla storia della kermesse del 2021.
A partire dall'esibizione in stile Super Bowl di Elodie nella seconda serata.
La stessa cantante non ne ha fatto mistero: sui propri canali social, infatti, ha postato il backstage della propria esibizione.
Con lei, Durdust e, appunto, Jacopo Pesce, suo discografico.
E' stato lui, alla guida del team di lavoro di Elodie, a mettere insieme i pezzi dell'esibizione, a studiare arrangiamenti e ogni dettaglio, a curare tutto quanto fosse necessario per far capire alla musica italiana che la 31enne ne ha fatta di strada dai tempi del Samsara a Gallipoli e da "Amici di Maria de Filippi".
Un percorso iniziato proprio grazie all'incontro con il molfettese che volle fortemente dare una impronta totalmente diversa al repertorio dell'artista, contribuendo alla sua esplosione, già lo scorso anno, proprio sul palco dell'Ariston, con il brano "Andromeda".
Ma Jacopo Pesce è anche il deus ex machina dell'esibizione di Mahmood: nella serata del venerdì, infatti, il vincitore di Sanremo 2019 è tornato come super ospite e ha ipnotizzato tutti per sei minuti sulla propria voce attraverso il medley dei brani più di successo.
Successo che Mahmood deve anche a Jacopo Pesce, discografico che ha creduto in lui e in quella "Soldi" con cui riuscì, da semi sconosciuto, a trionfare due anni fa diventando un fenomeno.
E, se ce ne fosse stato bisogno, lo ha ribadito a suo modo (dietro le quinte, ma nemmeno troppo) nella 71esima edizione del Festival di Sanremo.
Il boss di Island Record, infatti, è il deus ex machina di alcuni momenti che passeranno alla storia della kermesse del 2021.
A partire dall'esibizione in stile Super Bowl di Elodie nella seconda serata.
La stessa cantante non ne ha fatto mistero: sui propri canali social, infatti, ha postato il backstage della propria esibizione.
Con lei, Durdust e, appunto, Jacopo Pesce, suo discografico.
E' stato lui, alla guida del team di lavoro di Elodie, a mettere insieme i pezzi dell'esibizione, a studiare arrangiamenti e ogni dettaglio, a curare tutto quanto fosse necessario per far capire alla musica italiana che la 31enne ne ha fatta di strada dai tempi del Samsara a Gallipoli e da "Amici di Maria de Filippi".
Un percorso iniziato proprio grazie all'incontro con il molfettese che volle fortemente dare una impronta totalmente diversa al repertorio dell'artista, contribuendo alla sua esplosione, già lo scorso anno, proprio sul palco dell'Ariston, con il brano "Andromeda".
Ma Jacopo Pesce è anche il deus ex machina dell'esibizione di Mahmood: nella serata del venerdì, infatti, il vincitore di Sanremo 2019 è tornato come super ospite e ha ipnotizzato tutti per sei minuti sulla propria voce attraverso il medley dei brani più di successo.
Successo che Mahmood deve anche a Jacopo Pesce, discografico che ha creduto in lui e in quella "Soldi" con cui riuscì, da semi sconosciuto, a trionfare due anni fa diventando un fenomeno.