Politica
L'attivista 5 stelle Favuzzi: «Chi pagherà i debiti dell'ASM Molfetta?»
La nota: «Sviluppi legati a un'amministrazione incompetente»
Molfetta - martedì 10 ottobre 2023
Anche l'attivista 5 stelle Damiano Favuzzi ha espresso il proprio pensiero in merito alla questione legata all'ASM Molfetta, con una nota che riportiamo integralmente:
"Dopo l'approvazione unanime del Bilancio Consolidato da parte dei consiglieri di maggioranza che sembrano non essersi resi conto appieno delle implicazioni della loro decisione, voglio ribadire oggi come avessi già previsto nel 2022 quello che la collettività avrebbe dovuto affrontare a causa della fiducia accordata alle favole sulla continuità dell'attuale amministrazione".
"È importante fare un passo indietro per comprendere appieno il contesto. Durante la campagna elettorale del 2022, considerando le leggi nazionali ed europee sulla transizione energetica e anticipando l'inevitabile aumento dei costi energetici, avevamo sviluppato un ambizioso progetto sulla transizione energetica per Molfetta. Questo progetto non solo avrebbe garantito la stabilità del bilancio comunale, ma avrebbe avuto un impatto positivo su tutta la comunità. Il fulcro di questa iniziativa era il punto riguardante l'Impianto di biometano".
"La sua attivazione avrebbe consentito la creazione di biometano a partire dalla frazione organica dei rifiuti (Forsu). Grazie ai fondi del PNRR, sarebbe stato possibile avviare rapidamente questo progetto. Entro un massimo di 12 mesi l'impianto sarebbe stato operativo con la possibilità di iniettare il biometano nella rete del consorzio ASI a un costo regolato o di utilizzarlo come carburante per i mezzi pubblici, promuovendo una "mobilità smart green" in un momento in cui l'approvvigionamento di fonti tradizionali era sempre più incerto. Questo impianto avrebbe gestito circa 30.000 tonnellate di rifiuti organici all'anno provenienti dalla raccolta della città di Molfetta. I ricavi dalla vendita del biometano e i risparmi sui costi di gestione dei rifiuti avrebbero contribuito a ridurre la TARI".
"Oggi non siamo preoccupati solo per il futuro dei conti comunali e dell'ASM, ma anche per il destino del personale che ci lavora. Sappiamo bene che per mantenere i bilanci in equilibrio la prima misura è spesso la riduzione del personale accanto all'inevitabile aumento delle tariffe della TARI. Perché lanciamo questo allarme? Semplicemente perché la municipalizzata ASM ha un debito di 7.000.000,00 di euro di cui 757.143,81 euro nei confronti della TERSAN di Modugno per il conferimento dei rifiuti organici di Molfetta oltre ai costi che non è dato conoscere per le spese di rifornimento dei mezzi, costi insostenibili e ora i consiglieri di maggioranza che fanno? Prima approvano e poi si chiede aiuto alla Regione Puglia, al Presidente dell'ANCI, al Governo e, perché no, al Parlamento Europeo".
"In conclusione, avremmo potuto evitare gli sviluppi negativi che presto affronteremo se solo la volontà popolare avesse creduto nel nostro progetto anziché affidarsi alle promesse irreali di un'amministrazione incompetente e arrogante. In ogni caso, restiamo disponibili a collaborare per il bene comune di Molfetta. Se ciò non dovesse avvenire, siamo pronti a proporre le nostre idee per implementare politiche riformiste e innovative che promuovano il progresso sociale, politico ed economico. Riteniamo che gli avanzamenti nella scienza, tecnologia, sviluppo economico e organizzazione sociale siano fondamentali per migliorare la qualità della vita della comunità".
"Dopo l'approvazione unanime del Bilancio Consolidato da parte dei consiglieri di maggioranza che sembrano non essersi resi conto appieno delle implicazioni della loro decisione, voglio ribadire oggi come avessi già previsto nel 2022 quello che la collettività avrebbe dovuto affrontare a causa della fiducia accordata alle favole sulla continuità dell'attuale amministrazione".
"È importante fare un passo indietro per comprendere appieno il contesto. Durante la campagna elettorale del 2022, considerando le leggi nazionali ed europee sulla transizione energetica e anticipando l'inevitabile aumento dei costi energetici, avevamo sviluppato un ambizioso progetto sulla transizione energetica per Molfetta. Questo progetto non solo avrebbe garantito la stabilità del bilancio comunale, ma avrebbe avuto un impatto positivo su tutta la comunità. Il fulcro di questa iniziativa era il punto riguardante l'Impianto di biometano".
"La sua attivazione avrebbe consentito la creazione di biometano a partire dalla frazione organica dei rifiuti (Forsu). Grazie ai fondi del PNRR, sarebbe stato possibile avviare rapidamente questo progetto. Entro un massimo di 12 mesi l'impianto sarebbe stato operativo con la possibilità di iniettare il biometano nella rete del consorzio ASI a un costo regolato o di utilizzarlo come carburante per i mezzi pubblici, promuovendo una "mobilità smart green" in un momento in cui l'approvvigionamento di fonti tradizionali era sempre più incerto. Questo impianto avrebbe gestito circa 30.000 tonnellate di rifiuti organici all'anno provenienti dalla raccolta della città di Molfetta. I ricavi dalla vendita del biometano e i risparmi sui costi di gestione dei rifiuti avrebbero contribuito a ridurre la TARI".
"Oggi non siamo preoccupati solo per il futuro dei conti comunali e dell'ASM, ma anche per il destino del personale che ci lavora. Sappiamo bene che per mantenere i bilanci in equilibrio la prima misura è spesso la riduzione del personale accanto all'inevitabile aumento delle tariffe della TARI. Perché lanciamo questo allarme? Semplicemente perché la municipalizzata ASM ha un debito di 7.000.000,00 di euro di cui 757.143,81 euro nei confronti della TERSAN di Modugno per il conferimento dei rifiuti organici di Molfetta oltre ai costi che non è dato conoscere per le spese di rifornimento dei mezzi, costi insostenibili e ora i consiglieri di maggioranza che fanno? Prima approvano e poi si chiede aiuto alla Regione Puglia, al Presidente dell'ANCI, al Governo e, perché no, al Parlamento Europeo".
"In conclusione, avremmo potuto evitare gli sviluppi negativi che presto affronteremo se solo la volontà popolare avesse creduto nel nostro progetto anziché affidarsi alle promesse irreali di un'amministrazione incompetente e arrogante. In ogni caso, restiamo disponibili a collaborare per il bene comune di Molfetta. Se ciò non dovesse avvenire, siamo pronti a proporre le nostre idee per implementare politiche riformiste e innovative che promuovano il progresso sociale, politico ed economico. Riteniamo che gli avanzamenti nella scienza, tecnologia, sviluppo economico e organizzazione sociale siano fondamentali per migliorare la qualità della vita della comunità".