A Molfetta l’assessore regionale Pisicchio presenta la sua proposta di legge su “la bellezza in urbanistica”
Incontro organizzato dall’ dall’associazione politico culturale “Senso civico per la Puglia”
Molfetta - mercoledì 20 marzo 2019
Bellezza e urbanistica. In apparenza due parole in antitesi tra di loro, eppure l'assessore regionale all'urbanistica, Alfonso Pisicchio, sta cercando di farle convivere e coniugare in una legge regionale di prossima emanazione, presentata a Molfetta nei giorni scorsi durante un incontro promosso dall'associazione politico culturale "Senso civico per la Puglia", dal tema: "La bellezza in urbanistica".
A presentare l'ospite, Annalisa Altomare, referente molfettese dell'associazione e già sindaco della città e presidente della commissione bilancio del Comune, che ha subito puntualizzato e precisato che «a Molfetta abbiamo bisogno di pensare in maniera strategica, facendola diventare più bella, più accogliente, puntando alla qualità dell'abitare, non solo costruendo ma anche fornendo servizi». Importante per l'Altomare «in questo momento ripensare al territorio attraverso una pianificazione strategica».
Saranno proprio le parole pianificazione strategica, territorio, qualità della vita e bellezza le parole chiave della serata, che verranno ribadite più volte anche dall'assessore regionale, che da docente all'Accademia delle Belle Arti, ha una sua personalissima concezione della "bellezza", intesa non solo come un fatto estetico, ma come progetto di vita.
Il punto di partenza di questa legge a cui sta lavorando l'assessore Pisicchio, insieme con gli ordini professionali, parte da una prospettiva nuova, diversa, ossia "a chi serve?". Come afferma lo stesso assessore: «se serve al miglioramento della vita della persona ben vengano anche le volumetrie, le superfici e gli aspetti di espansione. Al contrario si valutano altre prospettive».
Nel corso della serata l'assessore spiega che anche questa legge abrogherà alcune precedenti, inglobando altre, come quella sul consumo del suolo pari a zero, prevista dalle Direttive Europee
Per l'assessore Pisicchio questa legge sulla bellezza «potrebbe essere un seme, anche culturale, perché solitamente le leggi sull'urbanistica in passato parlavano di superfici, volumetrie, noi invece, di qualità della vita dei cittadini. Questa ipotesi di legge vuole mettere al centro l'interesse della persona».
E aggiunge: «non dobbiamo dimenticare che una pianificazione urbanistica tiene conto di tutti gli elementi che fanno crescere una società. Si danno gli input della visione di crescita di una società, e lo si fa attraverso una serie di criteri che sono da quelli economici, a quelli dello sviluppo del territorio, a quelli culturali e sociali, tutto l'insieme di questi elementi creano la pianificazione».
Quando si parla di urbanistica non si può non parlare di abusivismo, l'assessore senza remore afferma che la Puglia è una delle regioni con il più alto tasso di abusivismo, nonostante tutti i vincoli, «per questo occorre fare una sorta di educazione civica nelle città per far capire che il territorio è qualcosa che appartiene a tutti, per questo non va violentato, anzi va curato, tutelato, valorizzato, va fruito in maniera diversa».
Gli obiettivi di questa legge sono: la valorizzazione e protezione della bellezza del territorio pugliese, la riduzione del consumo del suolo, la rigenerazione urbana e la rimozione dei detrattori del paesaggio.
A presentare l'ospite, Annalisa Altomare, referente molfettese dell'associazione e già sindaco della città e presidente della commissione bilancio del Comune, che ha subito puntualizzato e precisato che «a Molfetta abbiamo bisogno di pensare in maniera strategica, facendola diventare più bella, più accogliente, puntando alla qualità dell'abitare, non solo costruendo ma anche fornendo servizi». Importante per l'Altomare «in questo momento ripensare al territorio attraverso una pianificazione strategica».
Saranno proprio le parole pianificazione strategica, territorio, qualità della vita e bellezza le parole chiave della serata, che verranno ribadite più volte anche dall'assessore regionale, che da docente all'Accademia delle Belle Arti, ha una sua personalissima concezione della "bellezza", intesa non solo come un fatto estetico, ma come progetto di vita.
Il punto di partenza di questa legge a cui sta lavorando l'assessore Pisicchio, insieme con gli ordini professionali, parte da una prospettiva nuova, diversa, ossia "a chi serve?". Come afferma lo stesso assessore: «se serve al miglioramento della vita della persona ben vengano anche le volumetrie, le superfici e gli aspetti di espansione. Al contrario si valutano altre prospettive».
Nel corso della serata l'assessore spiega che anche questa legge abrogherà alcune precedenti, inglobando altre, come quella sul consumo del suolo pari a zero, prevista dalle Direttive Europee
Per l'assessore Pisicchio questa legge sulla bellezza «potrebbe essere un seme, anche culturale, perché solitamente le leggi sull'urbanistica in passato parlavano di superfici, volumetrie, noi invece, di qualità della vita dei cittadini. Questa ipotesi di legge vuole mettere al centro l'interesse della persona».
E aggiunge: «non dobbiamo dimenticare che una pianificazione urbanistica tiene conto di tutti gli elementi che fanno crescere una società. Si danno gli input della visione di crescita di una società, e lo si fa attraverso una serie di criteri che sono da quelli economici, a quelli dello sviluppo del territorio, a quelli culturali e sociali, tutto l'insieme di questi elementi creano la pianificazione».
Quando si parla di urbanistica non si può non parlare di abusivismo, l'assessore senza remore afferma che la Puglia è una delle regioni con il più alto tasso di abusivismo, nonostante tutti i vincoli, «per questo occorre fare una sorta di educazione civica nelle città per far capire che il territorio è qualcosa che appartiene a tutti, per questo non va violentato, anzi va curato, tutelato, valorizzato, va fruito in maniera diversa».
Gli obiettivi di questa legge sono: la valorizzazione e protezione della bellezza del territorio pugliese, la riduzione del consumo del suolo, la rigenerazione urbana e la rimozione dei detrattori del paesaggio.