Sociale
L’AIA di Bari consegna targa a Tommaso Minervini
Concluso il progetto del corso per arbitri nel carcere barese
Molfetta - sabato 12 dicembre 2015
E' stata consegnata anche a Tommaso Minervini, in qualità di responsabile per le attività sociali nella Casa Circondariale di Bari, una targa ricordo a conclusione di un interessante e formativo progetto che ha coinvolto i detenuti. Si è trattato di un corso per arbitri destinato proprio a chi nella vita non ha rispettato le regole, infrangendole, e sappiamo bene che invece il calcio è basato proprio su queste. Il calcio quindi come metafora della vita e, anche se queste persone non avranno mai la possibilità di arbitrare su un campo, avranno imparato come comportarsi, il rispetto dell'altro e che ci vuole disciplina anche fuori dal tappeto erboso.
Orgogliosi e soddisfatti nel momento della consegna degli attestati gli artefici dell' iniziativa: il presidente della sezione AIA di Bari Nicola Favia, la terna di serie A di Bari composta da Mimmo Celi, Beppe De Pinto e Fabrizio Posado, il referente e "anima" del progetto, Michele Falco, Assistente CAN PRO. Ha portato il suo saluto anche il presidente della FIGC LND Puglia Vito Tisci. Felice di avre fatto qualcosa di utile per i suoi ragazzi Lidia de Leonardis, direttrice dell'Istituto penitenziario. Il corso per arbitri è un progetto innovativo, nuovo per i detenuti, e ha lasciato loro un segno indelebile essendo stata una esperienza importante.
I detenuti infatti si sono lasciati coinvolgere, seguendo le lezioni con passione e trattenendosi a dialogare con gli arbitri baresi in un costruttivo scambio di idee. L'AIA barese ha voluto in questo modo essere promotrice dei valori dell'etica e di legalità, offrendo momenti di aggregazione in un luogo notoriamente triste, quale è il carcere.
Orgogliosi e soddisfatti nel momento della consegna degli attestati gli artefici dell' iniziativa: il presidente della sezione AIA di Bari Nicola Favia, la terna di serie A di Bari composta da Mimmo Celi, Beppe De Pinto e Fabrizio Posado, il referente e "anima" del progetto, Michele Falco, Assistente CAN PRO. Ha portato il suo saluto anche il presidente della FIGC LND Puglia Vito Tisci. Felice di avre fatto qualcosa di utile per i suoi ragazzi Lidia de Leonardis, direttrice dell'Istituto penitenziario. Il corso per arbitri è un progetto innovativo, nuovo per i detenuti, e ha lasciato loro un segno indelebile essendo stata una esperienza importante.
I detenuti infatti si sono lasciati coinvolgere, seguendo le lezioni con passione e trattenendosi a dialogare con gli arbitri baresi in un costruttivo scambio di idee. L'AIA barese ha voluto in questo modo essere promotrice dei valori dell'etica e di legalità, offrendo momenti di aggregazione in un luogo notoriamente triste, quale è il carcere.