IV novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Il messaggio del Sindaco
Minervini: «Ricorrenza che scandisce un momento importante della nostra storia»
Molfetta - sabato 4 novembre 2023
12.03
Il sindaco Tommaso Minervini ha voluto dedicare delle riflessioni in merito alla ricorrenza odierna, Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. E' da qui che voglio partire. Dall'articolo 11 della nostra Costituzione che indica anche la via e gli strumenti per rendere concretamente possibile questa scelta. E ci dice anche che la sicurezza e la Pace sono beni comuni che vanno difesi anche quando può apparire impegnativo e difficile. Per questo tutti dobbiamo lavorare affinché la convivenza pacifica sia possibile ovunque. L'Italia, nella sua Costituzione, ricorda che la guerra non è mai la soluzione".
"Il 4 novembre celebriamo la Festa dell'Unità nazionale nata sulle ceneri di anni di guerra, sul sacrificio di migliaia di giovani, uomini, donne, popolazione civile. Nessuno deve permettersi di rendere vano il loro sacrificio. Eppure oggi le guerre stanno insanguinando il pianeta. Di fronte a noi, sull'altra sponda del Mediterraneo, ai confini dell'Europa, solo per ricordare quelle geograficamente più vicine. Ma, in un mondo globalizzato, tutte le guerre in corso sono "vicine". Perché il valore delle vite umane non ha confini".
"La ricorrenza del 4 novembre scandisce un momento importante della nostra storia. Un percorso lungo, costato sacrifici, dolore, lutti. Costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà, di amore per la Patria.
È con questo spirito che celebriamo la giornata dedicata all'Unità nazionale e alle nostre Forze Armate. Ogni nome di soldato caduto che leggiamo nelle lapidi dei nostri sacrari, accanto alle migliaia di sconosciuti, tutti rappresentati dalle spoglie del Milite ignoto all'Altare della Patria, racconta un frammento della nostra storia collettiva".
"Vite spezzate. Giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere il futuro. La nostra storia è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio perché ne ha saputo fare memoria. Una storia che reclama a gran voce la Pace".
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. E' da qui che voglio partire. Dall'articolo 11 della nostra Costituzione che indica anche la via e gli strumenti per rendere concretamente possibile questa scelta. E ci dice anche che la sicurezza e la Pace sono beni comuni che vanno difesi anche quando può apparire impegnativo e difficile. Per questo tutti dobbiamo lavorare affinché la convivenza pacifica sia possibile ovunque. L'Italia, nella sua Costituzione, ricorda che la guerra non è mai la soluzione".
"Il 4 novembre celebriamo la Festa dell'Unità nazionale nata sulle ceneri di anni di guerra, sul sacrificio di migliaia di giovani, uomini, donne, popolazione civile. Nessuno deve permettersi di rendere vano il loro sacrificio. Eppure oggi le guerre stanno insanguinando il pianeta. Di fronte a noi, sull'altra sponda del Mediterraneo, ai confini dell'Europa, solo per ricordare quelle geograficamente più vicine. Ma, in un mondo globalizzato, tutte le guerre in corso sono "vicine". Perché il valore delle vite umane non ha confini".
"La ricorrenza del 4 novembre scandisce un momento importante della nostra storia. Un percorso lungo, costato sacrifici, dolore, lutti. Costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà, di amore per la Patria.
È con questo spirito che celebriamo la giornata dedicata all'Unità nazionale e alle nostre Forze Armate. Ogni nome di soldato caduto che leggiamo nelle lapidi dei nostri sacrari, accanto alle migliaia di sconosciuti, tutti rappresentati dalle spoglie del Milite ignoto all'Altare della Patria, racconta un frammento della nostra storia collettiva".
"Vite spezzate. Giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere il futuro. La nostra storia è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio perché ne ha saputo fare memoria. Una storia che reclama a gran voce la Pace".