Politica
Isa de Bari: «Risparmio energetico sull'illuminazione pubblica vulnus alla sicurezza»
L'ex consigliere comunale interviene sul tema di stretta attualità in città
Molfetta - venerdì 21 ottobre 2022
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a cura dell'avvocato Isa de Bari, ex congliere comunale.
"L'iniziativa del Comune di Molfetta di inserire nel piano di risparmio energetico i lampioni sulle vie pubbliche è, purtroppo, un vulnus alla sicurezza del cittadino e della comunità.
Il piano europeo di risparmio riguarda le insegne, i monumenti ed i luoghi pubblici, non la viabilità.
Quartiere Paradiso, via Corrado Salvemini (con due invisibili e precarie rotonde), aree circostanti viale Pio XI°, via Vittorio Emanuele, nuovo quartiere Madonna della Rosa, accessi alla zona industriale, tutti al buio, rappresentano un vero e proprio attentato alla incolumità individuale.
Il buio non permette di vedere rotonde, marciapiedi, insidie stradale, biciclette, altera persino la percezione della distanza di auto che provengono in senso opposto, senza dire di quanto favorisca fenomeni criminali, talvolta di forte gravità.
Questa insana iniziativa penalizza in particolarmodo le donne, genere più a rischio, lavoratori turnisti, dipendenti di attività di ristorazione e bar, personale medico paramedico ausiliari, nelle reperibilità notturne, agricoltori su mezzi pesanti, ma, soprattutto, pedoni in abiti scuri che si confondono nel buio, animali in attraversamento.
L'oscuramento indiscriminato, a queste condizioni, è un atto di grave irresponsabilità dell'amministrazione che ha la piena consapevolezza dell'elevata presenza di insidie stradali, delle innumerevoli zone cantierizzate e, soprattutto, del bisogno di sicurezza di chi si reca sul posto di lavoro.
L'aggressione della 80enne, in pieno centro alle ore 22, non ha precedenti.
Le fasce di adolescenti, soprattutto genere femminile, (12-18 anni) e di anziani sono a rischio, riducendone sempre più la loro autonomia e libertà personale.
I costi sociali sono inqualificabili in termini di rischio, stress, ansia, angoscia e panico, sensazioni soggioganti già scatenate dal periodo pandemico e dalla guerra in atto in Ucraina e, quanto al rischio da circolazione, l'indice di mortalità si profilerebbe elevato negli incidenti stradali.
I sistemi di sorveglianza svolgono una funzione repressiva e non preventiva per gli utenti deboli della strada.
Una città sicura e vivibile non può fare a meno di una illuminazione pubblica efficiente.
Avv.Isabella de Bari"
"L'iniziativa del Comune di Molfetta di inserire nel piano di risparmio energetico i lampioni sulle vie pubbliche è, purtroppo, un vulnus alla sicurezza del cittadino e della comunità.
Il piano europeo di risparmio riguarda le insegne, i monumenti ed i luoghi pubblici, non la viabilità.
Quartiere Paradiso, via Corrado Salvemini (con due invisibili e precarie rotonde), aree circostanti viale Pio XI°, via Vittorio Emanuele, nuovo quartiere Madonna della Rosa, accessi alla zona industriale, tutti al buio, rappresentano un vero e proprio attentato alla incolumità individuale.
Il buio non permette di vedere rotonde, marciapiedi, insidie stradale, biciclette, altera persino la percezione della distanza di auto che provengono in senso opposto, senza dire di quanto favorisca fenomeni criminali, talvolta di forte gravità.
Questa insana iniziativa penalizza in particolarmodo le donne, genere più a rischio, lavoratori turnisti, dipendenti di attività di ristorazione e bar, personale medico paramedico ausiliari, nelle reperibilità notturne, agricoltori su mezzi pesanti, ma, soprattutto, pedoni in abiti scuri che si confondono nel buio, animali in attraversamento.
L'oscuramento indiscriminato, a queste condizioni, è un atto di grave irresponsabilità dell'amministrazione che ha la piena consapevolezza dell'elevata presenza di insidie stradali, delle innumerevoli zone cantierizzate e, soprattutto, del bisogno di sicurezza di chi si reca sul posto di lavoro.
L'aggressione della 80enne, in pieno centro alle ore 22, non ha precedenti.
Le fasce di adolescenti, soprattutto genere femminile, (12-18 anni) e di anziani sono a rischio, riducendone sempre più la loro autonomia e libertà personale.
I costi sociali sono inqualificabili in termini di rischio, stress, ansia, angoscia e panico, sensazioni soggioganti già scatenate dal periodo pandemico e dalla guerra in atto in Ucraina e, quanto al rischio da circolazione, l'indice di mortalità si profilerebbe elevato negli incidenti stradali.
I sistemi di sorveglianza svolgono una funzione repressiva e non preventiva per gli utenti deboli della strada.
Una città sicura e vivibile non può fare a meno di una illuminazione pubblica efficiente.
Avv.Isabella de Bari"