Iryna e Andriy, profughi dall'Ucraina a Molfetta passando per Firenze
La storia dei due coniugi: «Ci eravamo ambientati in Toscana. Costretti a spostarci»
Molfetta - lunedì 27 novembre 2023
Sta facendo il giro del web la storia di due profughi ucraini, Iryna e Andriy, che hanno raccontato il lungo iter che li ha condotti a Molfetta dopo aver trascorso un lungo periodo a Firenze dove erano stati accolti come profughi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Come raccontato dal Corriere Fiorentino, per quasi due anni, insieme al loro figlio Volodymyr, sono stati ospitati in un centro di accoglienza straordinario gestito dalla Misericordia nel Mugello, a Barberino. Qui era riuscita a trovarsi un lavoro part-time come lavapiatti. E sempre qui, con la sua famiglia, era riuscita a instaurare amicizie e legami importanti col territorio. Ma pochi mesi fa, a lei come ad altre donne ucraine, è arrivata una lettera dalla Prefettura di Firenze in cui, secondo un piano del Ministero dell'Interno, le veniva imposto di trasferirsi al sud per liberare posti per i nuovi migranti in arrivo.
«Non ci hanno dato alternative, ci hanno detto che se non avessimo firmato o tornavamo in Ucraina oppure ci arrangiavamo da qualche altra parte. Dopo quasi due anni spesi a cercare di integrarmi nella provincia di Firenze, improvvisamente mi hanno trasferito insieme a mio figlio piccolo a Molfetta a 700 chilometri di distanza, dove devo ricominciare tutto daccapo, in un posto terribile».
Iryna ha espresso il suo malcontento per la nuova sistemazione: «Ho perso quello che avevo provato a costruire in quasi due anni».
Come raccontato dal Corriere Fiorentino, per quasi due anni, insieme al loro figlio Volodymyr, sono stati ospitati in un centro di accoglienza straordinario gestito dalla Misericordia nel Mugello, a Barberino. Qui era riuscita a trovarsi un lavoro part-time come lavapiatti. E sempre qui, con la sua famiglia, era riuscita a instaurare amicizie e legami importanti col territorio. Ma pochi mesi fa, a lei come ad altre donne ucraine, è arrivata una lettera dalla Prefettura di Firenze in cui, secondo un piano del Ministero dell'Interno, le veniva imposto di trasferirsi al sud per liberare posti per i nuovi migranti in arrivo.
«Non ci hanno dato alternative, ci hanno detto che se non avessimo firmato o tornavamo in Ucraina oppure ci arrangiavamo da qualche altra parte. Dopo quasi due anni spesi a cercare di integrarmi nella provincia di Firenze, improvvisamente mi hanno trasferito insieme a mio figlio piccolo a Molfetta a 700 chilometri di distanza, dove devo ricominciare tutto daccapo, in un posto terribile».
Iryna ha espresso il suo malcontento per la nuova sistemazione: «Ho perso quello che avevo provato a costruire in quasi due anni».