Cronaca
Ipotesi di bancarotta fraudolenta per la fine del Bari Calcio
Notificati sei avvisi di conclusione delle indagini preliminari
Molfetta - lunedì 1 aprile 2019
15.33 Comunicato Stampa
Un avviso di conclusione delle indagini preliminari per il reato di bancarotta fraudolenta è stato notificato ai sei ex componenti del Cda e amministratori pro-tempore dell'Associazione Sportiva Bari s.p.a., dichiarata fallita il 10 marzo 2014.
Nell'indagine della Procura di Bari risultano indagati Francesco Vinella, Claudio Garzelli, Salvatore Matarrese, di 62 anni, Salvatore Matarrese, di 57, Antonio Matarrese e Domenico De Bartolomeo. Sono accusati di aver omesso l'adempimento delle obbligazioni tributarie per circa 55 milioni di euro e di aver impoverito la società calcistica per ulteriori 12,5 milioni.
Stando alle indagini della Guardia di Finanza e all'esito delle consulenze tecniche disposte dalla magistratura barese, i componenti del Cda e gli amministratori unici della società calcistica, dal 2009 al 2013, avrebbero omesso l'adempimento delle obbligazioni tributarie per circa 55 milioni di euro.
Il consiglio di amministrazione della società e gli amministratori unici che si sono succeduti nel tempo avrebbero, inoltre, impoverito il patrimonio societario in favore della società controllante Salvatore Matarrese s.r.l. e della Servizi Sportivi s.r.l. (coordinatrice dell'attività di marketing e merchandising del marchio As Bari spa) per ulteriori 12,5 milioni di euro, «causando - spiega la Procura - un indebitamento che ha aggravato in modo irreversibile lo stato di dissesto della società calcistica, destinandola così al fallimento».
Le indagini si sono sviluppate attraverso acquisizioni documentali, riscontri contabili, indagini sulla consistenza debitoria nonché assunzioni testimoniali di persone informate sui fatti.
Nell'indagine della Procura di Bari risultano indagati Francesco Vinella, Claudio Garzelli, Salvatore Matarrese, di 62 anni, Salvatore Matarrese, di 57, Antonio Matarrese e Domenico De Bartolomeo. Sono accusati di aver omesso l'adempimento delle obbligazioni tributarie per circa 55 milioni di euro e di aver impoverito la società calcistica per ulteriori 12,5 milioni.
Stando alle indagini della Guardia di Finanza e all'esito delle consulenze tecniche disposte dalla magistratura barese, i componenti del Cda e gli amministratori unici della società calcistica, dal 2009 al 2013, avrebbero omesso l'adempimento delle obbligazioni tributarie per circa 55 milioni di euro.
Il consiglio di amministrazione della società e gli amministratori unici che si sono succeduti nel tempo avrebbero, inoltre, impoverito il patrimonio societario in favore della società controllante Salvatore Matarrese s.r.l. e della Servizi Sportivi s.r.l. (coordinatrice dell'attività di marketing e merchandising del marchio As Bari spa) per ulteriori 12,5 milioni di euro, «causando - spiega la Procura - un indebitamento che ha aggravato in modo irreversibile lo stato di dissesto della società calcistica, destinandola così al fallimento».
Le indagini si sono sviluppate attraverso acquisizioni documentali, riscontri contabili, indagini sulla consistenza debitoria nonché assunzioni testimoniali di persone informate sui fatti.