Vita di città
Intitolata strada ad Angelo Ribera
Nicola Piergiovanni, presidente del Consiglio comunale, scopre la targa
Molfetta - venerdì 17 luglio 2015
7.01
Da qualche giorno c'è una strada intitolata ad Angelo Ribera.
Mantenuta la promessa fatta dal sindaco Paola Natalicchio un anno fa' in occasione dell' "Angelo Day" (iniziativa che quest'anno si terrà il 12 agosto nell'anfiteatro comunale), il concerto commemorativo che ogni anno si tiene presso l'anfiteatro di Ponente e fortemente voluto dai figli del chitarrista molfettese.
La strada va da via Papa Montini a via Ahille Salvucci in adiacenza allo spiazzo dove è stata posizionata la casa dell'acqua; qui è stata apposta la targa scoperta dal presidente Nicola Piergiovanni, in rappresentanza dell'amministrazione comnunale. La manifestazione, presentata da Lucia Catacchio, è stata animata da alcune esibizioni musicali della cantante Gabriella Aruanno che vanta già un brillante curriculum alla presenza di numerosi bambini, ragazzi ed estimatori del musicista.
E' stata data poi lettura di una poesia dedicata al musicista e composta da Antonio Labombarda. Non potevano mancare i cinque figli, i familiari e i nipoti che si sono uniti alla commemorazione che rappresenta per loro la realizzazione di un sogno.
Ribera, classe 1932, autodidatta, era conosciuto a Molfetta e fuori, proprio per aver accompagnato importanti voci del panorama musicale di allora. Molti dei giovani chitarristi si sono formati grazie alle sue lezioni. Anche i figli Vito e Corrado hanno seguito le sue orme e nel suo nome organizzano eventi musicali in cui mettono in luce e fanno conoscere giovani talenti musicali. Ribera, il cui nome tradisce origini spagnole, si può considerare il capostipite dei musicisti molfettesi in quanto suonò con i big dell'epoca fra cui Nilla Pizzi. Si trasferisce in seguito in Germania, ma mai abbandonò la sua passione, neanche quando rientrò in Italia. L'ultima apparizione in pubblico, prima della sua scomparsa nel 2004, al tetro Odeon, nel 1998.
L'intitolazione ha riempito di gioia i cuori dei figli che cercano di preservare la memoria del padre, tramandando alle future generazioni il suo ricordo.
Mantenuta la promessa fatta dal sindaco Paola Natalicchio un anno fa' in occasione dell' "Angelo Day" (iniziativa che quest'anno si terrà il 12 agosto nell'anfiteatro comunale), il concerto commemorativo che ogni anno si tiene presso l'anfiteatro di Ponente e fortemente voluto dai figli del chitarrista molfettese.
La strada va da via Papa Montini a via Ahille Salvucci in adiacenza allo spiazzo dove è stata posizionata la casa dell'acqua; qui è stata apposta la targa scoperta dal presidente Nicola Piergiovanni, in rappresentanza dell'amministrazione comnunale. La manifestazione, presentata da Lucia Catacchio, è stata animata da alcune esibizioni musicali della cantante Gabriella Aruanno che vanta già un brillante curriculum alla presenza di numerosi bambini, ragazzi ed estimatori del musicista.
E' stata data poi lettura di una poesia dedicata al musicista e composta da Antonio Labombarda. Non potevano mancare i cinque figli, i familiari e i nipoti che si sono uniti alla commemorazione che rappresenta per loro la realizzazione di un sogno.
Ribera, classe 1932, autodidatta, era conosciuto a Molfetta e fuori, proprio per aver accompagnato importanti voci del panorama musicale di allora. Molti dei giovani chitarristi si sono formati grazie alle sue lezioni. Anche i figli Vito e Corrado hanno seguito le sue orme e nel suo nome organizzano eventi musicali in cui mettono in luce e fanno conoscere giovani talenti musicali. Ribera, il cui nome tradisce origini spagnole, si può considerare il capostipite dei musicisti molfettesi in quanto suonò con i big dell'epoca fra cui Nilla Pizzi. Si trasferisce in seguito in Germania, ma mai abbandonò la sua passione, neanche quando rientrò in Italia. L'ultima apparizione in pubblico, prima della sua scomparsa nel 2004, al tetro Odeon, nel 1998.
L'intitolazione ha riempito di gioia i cuori dei figli che cercano di preservare la memoria del padre, tramandando alle future generazioni il suo ricordo.