Politica
Mauro Binetti: intervista esclusiva al nuovo volto del centrodestra
Il nuovo membro del Direttivo Nazionale di Forza Italia Giovani parla della sua esperienza
Molfetta - lunedì 27 novembre 2017
Mauro Binetti, 23 anni, dottore in storia e filosofia è il nuovo che avanza, almeno nel panorama politico
molfettese del centrodestra.
Dopo la sua avventura elettorale comunale, conclusasi con ben oltre 150 preferenze, è giunta la nomina a
membro del Direttivo Nazionale di Forza Italia Giovani.
Un percorso interessante che ci ha indotto ad intervistare la giovane promessa forzista, partendo dalle
motivazioni che l'hanno portato ad affacciarsi alla politica sino alle speranze per il futuro.
Quando e come è scattata la scintilla che l'ha portata ad avvicinarsi alla politica?
«Sono passati diversi anni ormai quando per la prima volta ho sentito il desiderio di avvicinarmi alla politica.
Tutto è nato in seguito ad un incontro, a cui assistetti, tenuto dal Senatore Azzollini e dal compianto
Vescovo Mons. Martella: il carisma e la dialettica del Senatore mi portarono ad avvicinarmi al percorso
storico del centrodestra. La scelta non poteva che ricadere su Forza Italia: mi ha sempre affascinato la
figura di Silvio Berlusconi ed i valori cristiano-conservatori che il partito ha sempre difeso e portato avanti
con orgoglio.
Poi, con calma e naturalezza, ho intrapreso tutto l'iter fino a tesserarmi in FI nel 2012.»
Il suo ingresso ha poi contribuito alla ripresa della giovanile di Forza Italia.
«Subito dopo le dimissioni di Paola Natalicchio è rinato il gruppo giovanile di Forza Italia: all'inizio, come
sempre, eravamo in pochi ma pian piano, ritrovandoci nella sede di Forza Italia abbiamo costituito un
sodalizio importante; lo scorso anno è giunta la nomina di coordinatore cittadino.
Da lì un percorso in cui abbiamo sempre lottato per l'indipendenza e l'autonomia di Forza Italia Giovani,
così come lo statuto prevede, fermo restando che il gruppo rimane fermamente e convintamente
collaborativo con la componente "adulta" di Forza Italia.»
Qual è l'idea che ha della politica?
«La politica non deve essere ambizione al ruolo, ma passione, entusiasmo e lavoro; sono contro le promesse ed i ricatti: la politica vera è impegno verso e con i cittadini. Un'idea politica che che mi ha trasmesso il mio amico Domenico Damascelli, che ringrazio congiuntamente al Senatore Antonio Azzolini, perchè rispettando la linea politica nazionale di Forza Italia, ha permesso un rinnovamento delle liste anche a Molfetta, allontanando affaristi e voltagabbana.»
A proposito di liste, la sua scorsa candidatura alle amministrative non ha sfigurato affatto.
«Ovviamente sono lusingato del risultato ottenuto, ma la mia mancata elezione la prendo come l'opportunità di poter continuare gradualmente il mio percorso di formazione politica. Non voglio andare in Consiglio soltanto per alzare una mano, perchè se e quando ci andrò, preferirei portare la mia esperienza ed il mio contributo.»
E' indubbio che è comunque in corso un'interessante carriera politica con la nomina nel Coordinamento Nazionale.
«La mia non è stata una nomina scesa dal cielo ma è stata una nomina meritocratica che mi sta permettendo di avere voce in capitolo nelle scelte politiche, in rappresentanza di molti giovani. Ad esempio a Molfetta, seguendo un programma che abbiamo stilato con gli esponenti politici locali, stiamo lavorando a numerose proposte da portare in Consiglio attraverso i nostri Consiglieri.»
Qual è il futuro politico di Mauro Binetti?
«Non voglio fare carriera politica: il mio sogno rimane quello di fare l'insegnante senza però archiviare la mia passione politica che, qualora dovesse rivelarsi vincente e convincente, probabilmente non si fermerà solo all'ambito locale.
Concludo infine con un mio personalissimo messaggio ai giovani: "E' l'essere umano con dei valori che lo fa essere una persona onesta e non il partito di appartenenza". Invito tutti i giovani a scendere in campo, a
cambiare le sorti ed il nostro futuro.»
molfettese del centrodestra.
Dopo la sua avventura elettorale comunale, conclusasi con ben oltre 150 preferenze, è giunta la nomina a
membro del Direttivo Nazionale di Forza Italia Giovani.
Un percorso interessante che ci ha indotto ad intervistare la giovane promessa forzista, partendo dalle
motivazioni che l'hanno portato ad affacciarsi alla politica sino alle speranze per il futuro.
Quando e come è scattata la scintilla che l'ha portata ad avvicinarsi alla politica?
«Sono passati diversi anni ormai quando per la prima volta ho sentito il desiderio di avvicinarmi alla politica.
Tutto è nato in seguito ad un incontro, a cui assistetti, tenuto dal Senatore Azzollini e dal compianto
Vescovo Mons. Martella: il carisma e la dialettica del Senatore mi portarono ad avvicinarmi al percorso
storico del centrodestra. La scelta non poteva che ricadere su Forza Italia: mi ha sempre affascinato la
figura di Silvio Berlusconi ed i valori cristiano-conservatori che il partito ha sempre difeso e portato avanti
con orgoglio.
Poi, con calma e naturalezza, ho intrapreso tutto l'iter fino a tesserarmi in FI nel 2012.»
Il suo ingresso ha poi contribuito alla ripresa della giovanile di Forza Italia.
«Subito dopo le dimissioni di Paola Natalicchio è rinato il gruppo giovanile di Forza Italia: all'inizio, come
sempre, eravamo in pochi ma pian piano, ritrovandoci nella sede di Forza Italia abbiamo costituito un
sodalizio importante; lo scorso anno è giunta la nomina di coordinatore cittadino.
Da lì un percorso in cui abbiamo sempre lottato per l'indipendenza e l'autonomia di Forza Italia Giovani,
così come lo statuto prevede, fermo restando che il gruppo rimane fermamente e convintamente
collaborativo con la componente "adulta" di Forza Italia.»
Qual è l'idea che ha della politica?
«La politica non deve essere ambizione al ruolo, ma passione, entusiasmo e lavoro; sono contro le promesse ed i ricatti: la politica vera è impegno verso e con i cittadini. Un'idea politica che che mi ha trasmesso il mio amico Domenico Damascelli, che ringrazio congiuntamente al Senatore Antonio Azzolini, perchè rispettando la linea politica nazionale di Forza Italia, ha permesso un rinnovamento delle liste anche a Molfetta, allontanando affaristi e voltagabbana.»
A proposito di liste, la sua scorsa candidatura alle amministrative non ha sfigurato affatto.
«Ovviamente sono lusingato del risultato ottenuto, ma la mia mancata elezione la prendo come l'opportunità di poter continuare gradualmente il mio percorso di formazione politica. Non voglio andare in Consiglio soltanto per alzare una mano, perchè se e quando ci andrò, preferirei portare la mia esperienza ed il mio contributo.»
E' indubbio che è comunque in corso un'interessante carriera politica con la nomina nel Coordinamento Nazionale.
«La mia non è stata una nomina scesa dal cielo ma è stata una nomina meritocratica che mi sta permettendo di avere voce in capitolo nelle scelte politiche, in rappresentanza di molti giovani. Ad esempio a Molfetta, seguendo un programma che abbiamo stilato con gli esponenti politici locali, stiamo lavorando a numerose proposte da portare in Consiglio attraverso i nostri Consiglieri.»
Qual è il futuro politico di Mauro Binetti?
«Non voglio fare carriera politica: il mio sogno rimane quello di fare l'insegnante senza però archiviare la mia passione politica che, qualora dovesse rivelarsi vincente e convincente, probabilmente non si fermerà solo all'ambito locale.
Concludo infine con un mio personalissimo messaggio ai giovani: "E' l'essere umano con dei valori che lo fa essere una persona onesta e non il partito di appartenenza". Invito tutti i giovani a scendere in campo, a
cambiare le sorti ed il nostro futuro.»