Intermediario finanziario deve restituire oltre 100 mila Euro grazie all'Unione Nazionale Consumatori di Molfetta e Bisceglie
La pronuncia dell'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ABF)
Molfetta - domenica 3 dicembre 2017
0.06 Comunicato Stampa
Dopo la vittoria contro Banca Apulia che dovrà restituire oltre 100.000 euro ad un risparmiatore di Bisceglie, continua la battaglia dell'Unione Nazionale Consumatori Molfetta-Bisceglie al fianco dei risparmiatori traditi
"Si tratta di una decisione davvero importante, che apre nuovi scenari in favore dei tanti risparmiatori soprattutto pugliesi che in questi mesi sono rimasti vittime del sistema bancario".
E' grande la soddisfazione espressa dall'Unione Nazionale Consumatori di Molfetta e Bisceglie, nel commentare la pronuncia resa nei giorni scorsi dall'Arbitro per le Controversie Finanziarie che ha accolto un ricorso promosso dall'associazione consumeristica in nome e per conto di un risparmiatore iscritto all'UNC che aveva acquistato, attraverso l'intermediazione finanziaria di una filiale di BancApulia, numerosissime azioni di Veneto Banca, pari ad un valore di oltre 100.000 euro.
L'A.B.F. ha riconosciuto come illegittimo il comportamento assunto dall'intermediario finanziario che ha collocato titoli particolarmente rischiosi ad un soggetto privo di conoscenze specifiche in ambito finanziario, senza ottemperare pienamente al dovere di informazione e di trasparenza imposto dall'ordinamento giuridico.
In particolare l'Arbitro ha evidenziato come la sottoposizione di un gran numero di documenti semplicemente da firmare al risparmiatore, nell'ambito della sottoscrizione di un investimento finanziario, non sia assolutamente sufficiente ad assolvere quell'obbligo di informazione piena, che deve essere ancor più rigoroso quando si tratta (come nel caso di specie) di azioni illiquide, e cioè sottratte alla libera circolazione sul mercato.
L'Arbitro ha anche evidenziato come l'intermediario finanziario in questione non abbia assolto all'obbligo di valutare attentamente la corrispondenza tra il rischio dell'investimento proposto e il profilo del risparmiatore, evidentemente non adeguato.
"Si tratta di una pronuncia molto importante sia per gli aspetti sostanziali visto che sono stati accolti completamente tutti i nostri motivi di ricorso, sia per un aspetto di natura processuale dal momento che l'Arbitro ha respinto l'eccezione proposta da Banca Intesa (terzo intervenuto nel giudizio) che, come noto, ha rilevato la parte attiva di Veneto Banca e, quindi, controlla oggi anche Banca Apulia. Banca Intesa si era strumentalmente opposta all'accoglimento del ricorso argomentando sul fatto che ormai il soggetto che aveva commercializzato le azioni illiquide Veneto Banca sostanzialmente non esistesse più e che in qualità di terzo acquirente non avesse alcuna responsabilità sulle azioni risarcitorie. L'Arbitro ha accolto la nostra opposizione a tale eccezione evidenziando come Banca Apulia sia un soggetto giuridico tutt'ora esistente, controllato da Banca Intesa, e responsabile delle violazioni commesse in sede di commercializzazione dei titoli".
"E' evidente che si tratta di un precedente molto molto importante che segna un deciso punto a favore di tutti i risparmiatori che in questi mesi hanno visto i loro risparmi azzerati. D'altro canto è stata premiata la nostra strategia finalizzata ad adire questo nuovo organismo istituito presso la Consob, l'Arbitro per le Controversie Finanziarie, che ha emesso la sua pronuncia solo dopo pochi mesi dall'inoltro del ricorso, a fronte dei tempi molto più lunghi e dispendiosi di un ordinario giudizio in sede civile".
"Si tratta di una decisione davvero importante, che apre nuovi scenari in favore dei tanti risparmiatori soprattutto pugliesi che in questi mesi sono rimasti vittime del sistema bancario".
E' grande la soddisfazione espressa dall'Unione Nazionale Consumatori di Molfetta e Bisceglie, nel commentare la pronuncia resa nei giorni scorsi dall'Arbitro per le Controversie Finanziarie che ha accolto un ricorso promosso dall'associazione consumeristica in nome e per conto di un risparmiatore iscritto all'UNC che aveva acquistato, attraverso l'intermediazione finanziaria di una filiale di BancApulia, numerosissime azioni di Veneto Banca, pari ad un valore di oltre 100.000 euro.
L'A.B.F. ha riconosciuto come illegittimo il comportamento assunto dall'intermediario finanziario che ha collocato titoli particolarmente rischiosi ad un soggetto privo di conoscenze specifiche in ambito finanziario, senza ottemperare pienamente al dovere di informazione e di trasparenza imposto dall'ordinamento giuridico.
In particolare l'Arbitro ha evidenziato come la sottoposizione di un gran numero di documenti semplicemente da firmare al risparmiatore, nell'ambito della sottoscrizione di un investimento finanziario, non sia assolutamente sufficiente ad assolvere quell'obbligo di informazione piena, che deve essere ancor più rigoroso quando si tratta (come nel caso di specie) di azioni illiquide, e cioè sottratte alla libera circolazione sul mercato.
L'Arbitro ha anche evidenziato come l'intermediario finanziario in questione non abbia assolto all'obbligo di valutare attentamente la corrispondenza tra il rischio dell'investimento proposto e il profilo del risparmiatore, evidentemente non adeguato.
"Si tratta di una pronuncia molto importante sia per gli aspetti sostanziali visto che sono stati accolti completamente tutti i nostri motivi di ricorso, sia per un aspetto di natura processuale dal momento che l'Arbitro ha respinto l'eccezione proposta da Banca Intesa (terzo intervenuto nel giudizio) che, come noto, ha rilevato la parte attiva di Veneto Banca e, quindi, controlla oggi anche Banca Apulia. Banca Intesa si era strumentalmente opposta all'accoglimento del ricorso argomentando sul fatto che ormai il soggetto che aveva commercializzato le azioni illiquide Veneto Banca sostanzialmente non esistesse più e che in qualità di terzo acquirente non avesse alcuna responsabilità sulle azioni risarcitorie. L'Arbitro ha accolto la nostra opposizione a tale eccezione evidenziando come Banca Apulia sia un soggetto giuridico tutt'ora esistente, controllato da Banca Intesa, e responsabile delle violazioni commesse in sede di commercializzazione dei titoli".
"E' evidente che si tratta di un precedente molto molto importante che segna un deciso punto a favore di tutti i risparmiatori che in questi mesi hanno visto i loro risparmi azzerati. D'altro canto è stata premiata la nostra strategia finalizzata ad adire questo nuovo organismo istituito presso la Consob, l'Arbitro per le Controversie Finanziarie, che ha emesso la sua pronuncia solo dopo pochi mesi dall'inoltro del ricorso, a fronte dei tempi molto più lunghi e dispendiosi di un ordinario giudizio in sede civile".