Influenza, continua l'epidemia in città. Fimmg: «Allerta alta»
A letto ancora tanti molfettesi; colpiti soprattutto i bambini
Molfetta - lunedì 2 gennaio 2017
Continua l'epidemia influenzale a Molfetta. Molti coloro che stanno trascorrendo anche la feste di inizio anno a letto come successo già a tantissimi durante le festività natalizie. Febbre alta, spossatezza, mal di gola e virus intestinale i sintomi, aggravati anche dal cambio repentino di temperature.
Per i medici di famiglia e i pediatri il livello di allerta «resta molto alto; in poche settimane l'influenza in Puglia ha superato di gran lunga il picco massimo raggiunto lo scorso anno e l'epidemia si è diffusa nella nostra regione in anticipo rispetto a quanto avveniva negli anni passati. L'andamento della curva sembra essere in netta ascesa facendo registrare un'aggressività della malattia inaspettata», si legge nella nota a firma del Fimmg Puglia, ovvero della Federazione dei medici di famiglia.
Tanti anche coloro che si sono recati anche in ospedale a Molfetta come nel resto della Regione. Numerosi i ricoveri, anche se in alcuni casi 'lampo', nel senso che dopo poche ore il personale sanitario ha disposto per gli stessi pazienti le dimissioni. Fortunatamente, infatti, non sarebbero stati registrati casi gravi come riferito dalla dottoressa Cinzia Germnario, responsabile scientifico dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia.
Per i medici di famiglia e i pediatri il livello di allerta «resta molto alto; in poche settimane l'influenza in Puglia ha superato di gran lunga il picco massimo raggiunto lo scorso anno e l'epidemia si è diffusa nella nostra regione in anticipo rispetto a quanto avveniva negli anni passati. L'andamento della curva sembra essere in netta ascesa facendo registrare un'aggressività della malattia inaspettata», si legge nella nota a firma del Fimmg Puglia, ovvero della Federazione dei medici di famiglia.
Tanti anche coloro che si sono recati anche in ospedale a Molfetta come nel resto della Regione. Numerosi i ricoveri, anche se in alcuni casi 'lampo', nel senso che dopo poche ore il personale sanitario ha disposto per gli stessi pazienti le dimissioni. Fortunatamente, infatti, non sarebbero stati registrati casi gravi come riferito dalla dottoressa Cinzia Germnario, responsabile scientifico dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia.