I "Molfettesi nel mondo" si rincontrano: le immagini dell'evento
Interessante iniziativa promossa dall'associazione per unire tutti i molfettesi
Molfetta - mercoledì 11 maggio 2016
14.41
Anche l'Associazione Molfettesi nel Mondo cerca di adeguarsi ai tempi e di aggiornarsi, creando nuovi ponti e collegamenti con l' altra sponda dell' Oceano, sfruttando pure le nuove tecnologie che abbattano le distanze.
Lo scopo della riunione promossa presso la Sala Conferenze della Parrocchia "San Pio X" dal direttivo del sodalizio e gli emigrati "di ritorno", è stato quello di rinsaldare i rapporti, creare ponti e nuovi contatti, avvalendosi anche delle amicizie e parentele che i nostri concittadini hanno negli altri continenti.
Oggi sfruttando anche i social è più facile mantenere rapporti e legami anche dal punto di vista commerciale e non solo affettivo. Anche di questo: di creare una rete fra Molfetta export e i nostri imprenditori che lavorano all'estero si è parlato in questo incontro a cui hanno partecipato l'assessore Angela Amato con delega all'emigrazione, don Giuseppe De Candia, padre spirituale del sodalizio, il presidente Marco Vito De Virgilio e il direttivo.
Certi valori quali l'amore per la città d'origine e il legami con la patria vanno alimentati e consolidati anche nei giovani figli di emigranti che magari non hanno mai visto o conosciuto Molfetta, tranne se non attraverso i racconti dei nonni. Ma proprio ai giovani professionisti affermati, si rivolge oggi l'Associazione per creare nuovi ponti; nello stesso tempo ha bisogno di nuova linfa vitale per essere attiva, anche grazie alla creazione di uno sportello, per quanto concerne il disbrigo di pratiche, il recupero di dati e notizie che possono essere utili ai nostri emigrati.
Durante la serata sono stati ricordati il sindaco Enzo De Cosmo e don Tonino Bello che tanto si sono battuti per creare contatti e far sentire più vicine Molfetta e "l'altra Molfetta" oltre che Franco Pappagallo e Benito Cimillo.
Simpatici aneddoti sugli emigranti di ogni parte del mondo sono poi stati raccontati da don Giuseppe che è stato ben quaranta volte negli Stati Uniti e dieci in Australia, detenendo un primato veramente unico.
Da tutti è stata ribadita l' importanza di creare una rete con la Regione, le istituzioni, gli imprenditori in modo tale da far conoscere meglio l' associazione creando nuovi e validi contatti umani, imprenditoriali e di collaborazione.
Lo scopo della riunione promossa presso la Sala Conferenze della Parrocchia "San Pio X" dal direttivo del sodalizio e gli emigrati "di ritorno", è stato quello di rinsaldare i rapporti, creare ponti e nuovi contatti, avvalendosi anche delle amicizie e parentele che i nostri concittadini hanno negli altri continenti.
Oggi sfruttando anche i social è più facile mantenere rapporti e legami anche dal punto di vista commerciale e non solo affettivo. Anche di questo: di creare una rete fra Molfetta export e i nostri imprenditori che lavorano all'estero si è parlato in questo incontro a cui hanno partecipato l'assessore Angela Amato con delega all'emigrazione, don Giuseppe De Candia, padre spirituale del sodalizio, il presidente Marco Vito De Virgilio e il direttivo.
Certi valori quali l'amore per la città d'origine e il legami con la patria vanno alimentati e consolidati anche nei giovani figli di emigranti che magari non hanno mai visto o conosciuto Molfetta, tranne se non attraverso i racconti dei nonni. Ma proprio ai giovani professionisti affermati, si rivolge oggi l'Associazione per creare nuovi ponti; nello stesso tempo ha bisogno di nuova linfa vitale per essere attiva, anche grazie alla creazione di uno sportello, per quanto concerne il disbrigo di pratiche, il recupero di dati e notizie che possono essere utili ai nostri emigrati.
Durante la serata sono stati ricordati il sindaco Enzo De Cosmo e don Tonino Bello che tanto si sono battuti per creare contatti e far sentire più vicine Molfetta e "l'altra Molfetta" oltre che Franco Pappagallo e Benito Cimillo.
Simpatici aneddoti sugli emigranti di ogni parte del mondo sono poi stati raccontati da don Giuseppe che è stato ben quaranta volte negli Stati Uniti e dieci in Australia, detenendo un primato veramente unico.
Da tutti è stata ribadita l' importanza di creare una rete con la Regione, le istituzioni, gli imprenditori in modo tale da far conoscere meglio l' associazione creando nuovi e validi contatti umani, imprenditoriali e di collaborazione.