Cronaca
Incidente sulla Molfetta-Giovinazzo. Dimesso dal Policlinico il 35enne ferito
Nel sinistro morì la 24enne molfettese Barbara Picca. Intanto continuano le indagini
Molfetta - sabato 22 agosto 2020
11.46
È stato dimesso nella giornata di ieri il 35enne molfettese alla guida della motocicletta da cross su cui viaggiava anche Barbara Picca, la 24enne rimasta uccisa a seguito del tragico incidente stradale avvenuto il 17 luglio scorso sulla litoranea che collega Molfetta a Giovinazzo.
L'uomo, motociclista esperto, era stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in codice rosso presso il Policlinico di Bari. Le sue condizioni erano apparse subito gravi tanto da richiedere anche vari interventi chirurgici. Poi la lunga degenza ed il ritorno a casa. È stato lui stesso a ringraziare la città per la vicinanza attraverso un post su Facebook. Le sue attuali condizioni di salute non desterebbero preoccupazione.
Nel frattempo continuano le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesco Tosto della Procura della Repubblica di Trani, per ricostruire la dinamica: tre persone, di cui non sono state diffuse le generalità, sono state iscritte nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto per permettere gli accertamenti necessari a far chiarezza sulla tragedia: l'obiettivo è quello individuare le cause dell'incidente, oltre che a ricostruirne la dinamica.
Secondo le informazioni, sembra che la Fiat Punto (condotta da una 20enne, fermatasi per prestare soccorso, ndr) per schivare un altro veicolo che procedeva a velocità elevata e coi fari spenti, sia finita per tamponare la moto. Soltanto ipotesi, però. Servirà il lavoro di un esperto per chiudere l'indagine.
L'uomo, motociclista esperto, era stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in codice rosso presso il Policlinico di Bari. Le sue condizioni erano apparse subito gravi tanto da richiedere anche vari interventi chirurgici. Poi la lunga degenza ed il ritorno a casa. È stato lui stesso a ringraziare la città per la vicinanza attraverso un post su Facebook. Le sue attuali condizioni di salute non desterebbero preoccupazione.
Nel frattempo continuano le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesco Tosto della Procura della Repubblica di Trani, per ricostruire la dinamica: tre persone, di cui non sono state diffuse le generalità, sono state iscritte nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto per permettere gli accertamenti necessari a far chiarezza sulla tragedia: l'obiettivo è quello individuare le cause dell'incidente, oltre che a ricostruirne la dinamica.
Secondo le informazioni, sembra che la Fiat Punto (condotta da una 20enne, fermatasi per prestare soccorso, ndr) per schivare un altro veicolo che procedeva a velocità elevata e coi fari spenti, sia finita per tamponare la moto. Soltanto ipotesi, però. Servirà il lavoro di un esperto per chiudere l'indagine.