Inchiesta sul porto, le opposizioni: «Amministrazione inadeguata. Serve chiarezza»
Stamattina la conferenza nella sala stampa di Palazzo Giovene
Molfetta - sabato 28 ottobre 2023
12.48
Si è tenuta questa mattina a Molfetta, nella sala stampa di Palazzo Giovene, la conferenza congiunta di tutte le opposizioni in merito all'inchiesta sul porto che ha scosso la città negli ultimi giorni. Come primo punto è stato spiegato che, ai sensi dell' dell'art. 8 del Regolamento del Consiglio Comunale, i consiglieri di opposizione hanno sottoscritto la richiesta di convocazione di un consiglio comunale a tema per ottenere dalla Amministrazione chiarimenti sulle opere coinvolte nell'inchiesta giudiziaria e sui lavori di realizzazione del nuovo porto.
«Molfetta ha urgente bisogno di risposte, perché per l'ennesima volta si è ritrovata sulla stampa per vicissitudini legate a gestioni opache dei lavori pubblici - ha affermato Pietro Mastropasqua della coalizione di centrodestra - e per questo abbiamo deciso oggi di unire le voci di tutte le opposizioni per chiedere finalmente chiarezza. I lavori al nuovo porto rappresentano un potenziale crocevia per il futuro della città ma confermiamo tutta la nostra preoccupazione per l'incapacità amministrativa del nostro sindaco. Anche se il Comune si è costituito parte civile, non possiamo non considerare le tante responsabilità che, sommate, hanno portato a quanto smascherato dalla Guardia di Finanza».
«Ormai è ben chiaro - ha aggiunto Giovanni Infante, consigliere comunale di Rifondazione - come questa sia l'amministrazione delle interpellanze senza risposta, delle domande senza replica e della più totale assenza di dialogo tra maggioranza e opposizione. I cittadini sono stanchi di dover subire passivamente le scelte sbagliate di chi evidentemente non è in grado di gestire certe situazioni. L'inchiesta sul porto è soltanto l'ultimo esempio, sicuramente uno dei più eclatanti, di questo scempio amministrativo. Il mancato coinvolgimento delle altre voci politiche contribuisce a creare questa condizione che crea molti più danni che benefici».
«Sono contento che le opposizioni, a prescindere dalla propria bandiera e dal proprio credo politico, siano qui oggi unite per il bene di Molfetta e dei molfettesi - ha invece dichiarato Felice Spaccavento del Movimento Rinascere - perché serve una svolta in un quadro che va sempre di più peggiorando verso il baratro. Basta spostarsi in diversi punti della città per notare i tanti errori commessi fino a questo momento da un sindaco che dovrebbe conoscere benissimo il territorio, vista la sua lunga esperienza come primo cittadino ma che, nonostante ciò, continua a commettere gli stessi errori. Noi oggi vogliamo gridare a gran voce il nostro bisogno di verità, di trasparenza e di presa di coscienza da parte di chi commette sbagli così grossolani. Per giunta, da medico sono realmente preoccupato per le conseguenze a breve e lungo termine di quanto fatto a danno dell'ambiente in merito all'inchiesta in corso sul porto».
«Da tempo è evidente che Minervini governi questa città solo nella sua stanza - ha commentato in chiusura Annamaria Fabrizia Gagliardi della Lista Drago - perché ha una visione assolutamente miope che guarda alla realtà con il para-occhi. Non possiamo accettare il continuo sperpero di denaro pubblico e un'azione politica incapace di ascoltare i bisogni dei cittadini e di portare a termine i progetti prefissati. Il porto commerciale avrebbe un valore importantissimo per Molfetta se solo l'iter per la sua realizzazione fosse condotto con la capacità amministrativa che il sindaco non sta dimostrando di avere».
«Molfetta ha urgente bisogno di risposte, perché per l'ennesima volta si è ritrovata sulla stampa per vicissitudini legate a gestioni opache dei lavori pubblici - ha affermato Pietro Mastropasqua della coalizione di centrodestra - e per questo abbiamo deciso oggi di unire le voci di tutte le opposizioni per chiedere finalmente chiarezza. I lavori al nuovo porto rappresentano un potenziale crocevia per il futuro della città ma confermiamo tutta la nostra preoccupazione per l'incapacità amministrativa del nostro sindaco. Anche se il Comune si è costituito parte civile, non possiamo non considerare le tante responsabilità che, sommate, hanno portato a quanto smascherato dalla Guardia di Finanza».
«Ormai è ben chiaro - ha aggiunto Giovanni Infante, consigliere comunale di Rifondazione - come questa sia l'amministrazione delle interpellanze senza risposta, delle domande senza replica e della più totale assenza di dialogo tra maggioranza e opposizione. I cittadini sono stanchi di dover subire passivamente le scelte sbagliate di chi evidentemente non è in grado di gestire certe situazioni. L'inchiesta sul porto è soltanto l'ultimo esempio, sicuramente uno dei più eclatanti, di questo scempio amministrativo. Il mancato coinvolgimento delle altre voci politiche contribuisce a creare questa condizione che crea molti più danni che benefici».
«Sono contento che le opposizioni, a prescindere dalla propria bandiera e dal proprio credo politico, siano qui oggi unite per il bene di Molfetta e dei molfettesi - ha invece dichiarato Felice Spaccavento del Movimento Rinascere - perché serve una svolta in un quadro che va sempre di più peggiorando verso il baratro. Basta spostarsi in diversi punti della città per notare i tanti errori commessi fino a questo momento da un sindaco che dovrebbe conoscere benissimo il territorio, vista la sua lunga esperienza come primo cittadino ma che, nonostante ciò, continua a commettere gli stessi errori. Noi oggi vogliamo gridare a gran voce il nostro bisogno di verità, di trasparenza e di presa di coscienza da parte di chi commette sbagli così grossolani. Per giunta, da medico sono realmente preoccupato per le conseguenze a breve e lungo termine di quanto fatto a danno dell'ambiente in merito all'inchiesta in corso sul porto».
«Da tempo è evidente che Minervini governi questa città solo nella sua stanza - ha commentato in chiusura Annamaria Fabrizia Gagliardi della Lista Drago - perché ha una visione assolutamente miope che guarda alla realtà con il para-occhi. Non possiamo accettare il continuo sperpero di denaro pubblico e un'azione politica incapace di ascoltare i bisogni dei cittadini e di portare a termine i progetti prefissati. Il porto commerciale avrebbe un valore importantissimo per Molfetta se solo l'iter per la sua realizzazione fosse condotto con la capacità amministrativa che il sindaco non sta dimostrando di avere».