Cronaca
Incendio in piazza Garibaldi, distrutto il dehor del bar Style
Le fiamme, che hanno danneggiato anche un'auto, sono state domate dai Vigili del Fuoco. Indagano i Carabinieri
Molfetta - mercoledì 12 maggio 2021
20.18
Una nuova notte infernale dopo l'incendio che ha distrutto le auto del vice comandante del carcere di Trani a Molfetta. E questa volta teatro di vicende sulle quali sono aperte le indagini dei Carabinieri è la centralissima piazza Garibaldi, dove il fuoco ha danneggiato una struttura commerciale, il bar Style, e un'autovettura.
L'episodio è avvenuto attorno alle ore 04.15 in pieno centro, quando il dehor del bar, per cause sconosciute e al vaglio degli inquirenti, ha preso fuoco. Un'intera porzione è stata avvolta all'improvviso dal fuoco, che in pochi minuti ha arso la pedana e distrutto le coperture e le pareti, mentre le fiamme hanno attecchito, nel vano anteriore, su una Daihatsu Terios parcheggiata all'incrocio con via Pallavicini, sino a danneggiare lievemente anche un'attività adiacente, La Baguetterie.
Sul posto, allertati dalla sala operativa del 115, sono arrivati a sirene spiegate i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, i quali dopo aver spento le fiamme e messo in sicurezza l'area, hanno iniziato gli accertamenti per capire se il rogo possa aver avuto origine da un'auto parcheggiata nelle vicinanze. E, sebbene non siano state trovate tracce di acceleranti, bottiglie intrise di liquido infiammabile o comunque nulla di sospetto, l'origine dolosa non può essere esclusa a priori. Sul caso indagano i Carabinieri, arrivati sul posto con una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, che hanno svolto il sopralluogo, i rilievi di rito e stanno visionando le telecamere di videosorveglianza presenti all'esterno dell'attività commerciale, mentre il titolare del bar Style, che ha sporto denuncia in caserma, ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o di essere rimasto vittima di richieste estorsive. Per ora vige il mistero sulle cause di questo rogo, il secondo in pochi giorni.
Per i militari della locale Compagnia, ai comandi del capitano Francesco Iodice, a sole 48 ore dal rogo di via Michiello, una nuova matassa da sbrogliare, mentre la presidente provinciale di Confesercenti, Raffaella Altamura, sbotta su Facebook: «Ci sono momenti in cui mi vergogno davvero della mia città - scrive -. Tanta solidarietà alle attività danneggiate. Adesso si faccia chiarezza». Per la numero uno dell'associazione imprenditoriale di Bari «si è trattato di un colpo al cuore».
Le indagini sono in corso: i militari stanno visionando anche i filmati registrati dalle videocamere delle attività vicine, che saranno visti e rivisti. Da lì si cercherà di capire l'origine del rogo e, se accertato il dolo, quali possano essere le motivazioni di questo gesto: un'intimidazione, un avvertimento o un atto vendicativo?
L'episodio è avvenuto attorno alle ore 04.15 in pieno centro, quando il dehor del bar, per cause sconosciute e al vaglio degli inquirenti, ha preso fuoco. Un'intera porzione è stata avvolta all'improvviso dal fuoco, che in pochi minuti ha arso la pedana e distrutto le coperture e le pareti, mentre le fiamme hanno attecchito, nel vano anteriore, su una Daihatsu Terios parcheggiata all'incrocio con via Pallavicini, sino a danneggiare lievemente anche un'attività adiacente, La Baguetterie.
Sul posto, allertati dalla sala operativa del 115, sono arrivati a sirene spiegate i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta, i quali dopo aver spento le fiamme e messo in sicurezza l'area, hanno iniziato gli accertamenti per capire se il rogo possa aver avuto origine da un'auto parcheggiata nelle vicinanze. E, sebbene non siano state trovate tracce di acceleranti, bottiglie intrise di liquido infiammabile o comunque nulla di sospetto, l'origine dolosa non può essere esclusa a priori. Sul caso indagano i Carabinieri, arrivati sul posto con una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile, che hanno svolto il sopralluogo, i rilievi di rito e stanno visionando le telecamere di videosorveglianza presenti all'esterno dell'attività commerciale, mentre il titolare del bar Style, che ha sporto denuncia in caserma, ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o di essere rimasto vittima di richieste estorsive. Per ora vige il mistero sulle cause di questo rogo, il secondo in pochi giorni.
Per i militari della locale Compagnia, ai comandi del capitano Francesco Iodice, a sole 48 ore dal rogo di via Michiello, una nuova matassa da sbrogliare, mentre la presidente provinciale di Confesercenti, Raffaella Altamura, sbotta su Facebook: «Ci sono momenti in cui mi vergogno davvero della mia città - scrive -. Tanta solidarietà alle attività danneggiate. Adesso si faccia chiarezza». Per la numero uno dell'associazione imprenditoriale di Bari «si è trattato di un colpo al cuore».
Le indagini sono in corso: i militari stanno visionando anche i filmati registrati dalle videocamere delle attività vicine, che saranno visti e rivisti. Da lì si cercherà di capire l'origine del rogo e, se accertato il dolo, quali possano essere le motivazioni di questo gesto: un'intimidazione, un avvertimento o un atto vendicativo?