Cultura, Eventi e Spettacolo
Inaugurata la mostra "Tessere di pace: omaggio a don Tonino Bello"
Esposizione alla Sala dei Templari fino al 20 aprile
Molfetta - martedì 10 aprile 2018
13.19
E' stata inaugurata domenica 8 aprile nella cornice della Sala dei Templari la mostra d'arte contemporanea "Tessere di pace. Omaggio a don Tonino Bello": l'esposizione, promossa dal Museo Diocesano di Molfetta, dalla Cooperativa FeArT, da ADSUM arte contemporanea e dal Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo, si inserisce all'interno di un ciclo di iniziative dedicate al venticinquesimo anniversario della morte di don Tonino Bello, avvenuta il 20 aprile 1993 a Molfetta, giorno scelto appunto per la storica visita di Papa Francesco nella nostra città.
Il progetto artistico, curato da Giuseppe Alessio, Miryam Risola, Luciana Mascia e Enzo Angiuoni, è stato presentato dapprima dagli organizzatori presso il Museo Diocesano, in un incontro di presentazione che ha visto la partecipazione anche di don Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano. La mostra giunge a Molfetta dopo un percorso itinerante che vede la nostra città come tappa privilegiata, ma che comincia a Napoli a dicembre 2017 presso l'ipogeo della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa, nella zona Capodimonte. Nell'organizzazione di questa mostra, i relatori hanno sempre avvertito una sorta di spinta all'apertura di ogni porta quando si parlava di don Tonino, in un percorso che è stato definito ricco di piccole coincidenze fortunate che hanno condizionato il successo della mostra ovunque sia stata presentata.
Nei racconti della genesi della mostra, è apparso evidente il forte afflato emotivo che ha legato organizzatori ed artisti alla figura di don Tonino Bello che, nel suo carisma sopravvissuto anche alla morte, ha saputo unire professionalità e percorsi artistici differenti, facendo giungere al rammarico sincero di chi ha potuto conoscere la sua grande figura solo adesso, tramite i suoi scritti, e non quando il vescovo era ancora in vita. Ne è nato quindi un progetto artistico di sessanta voci differenti, italiane e straniere, tutte tese ad esprimere la loro idea di pace attraverso la figura di Don Tonino Bello, guardando alla bellezza come un modo privilegiato per giungere ad essa. Del resto, come diceva don Tonino, "la pace non è tanto un valore da promuovere, ma una persona da seguire: la stessa persona di Gesù. Scommettere su di essa significa scommettere sull'uomo".
Al taglio del nastro ha partecipato anche il vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che ha colto l'occasione per rivolgere gli auguri di Pasqua a tutti i presenti.
La mostra resterà aperta fino a venerdì 20 aprile e sarà visitabile presso la Sala dei Templari tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21.
Il progetto artistico, curato da Giuseppe Alessio, Miryam Risola, Luciana Mascia e Enzo Angiuoni, è stato presentato dapprima dagli organizzatori presso il Museo Diocesano, in un incontro di presentazione che ha visto la partecipazione anche di don Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano. La mostra giunge a Molfetta dopo un percorso itinerante che vede la nostra città come tappa privilegiata, ma che comincia a Napoli a dicembre 2017 presso l'ipogeo della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa, nella zona Capodimonte. Nell'organizzazione di questa mostra, i relatori hanno sempre avvertito una sorta di spinta all'apertura di ogni porta quando si parlava di don Tonino, in un percorso che è stato definito ricco di piccole coincidenze fortunate che hanno condizionato il successo della mostra ovunque sia stata presentata.
Nei racconti della genesi della mostra, è apparso evidente il forte afflato emotivo che ha legato organizzatori ed artisti alla figura di don Tonino Bello che, nel suo carisma sopravvissuto anche alla morte, ha saputo unire professionalità e percorsi artistici differenti, facendo giungere al rammarico sincero di chi ha potuto conoscere la sua grande figura solo adesso, tramite i suoi scritti, e non quando il vescovo era ancora in vita. Ne è nato quindi un progetto artistico di sessanta voci differenti, italiane e straniere, tutte tese ad esprimere la loro idea di pace attraverso la figura di Don Tonino Bello, guardando alla bellezza come un modo privilegiato per giungere ad essa. Del resto, come diceva don Tonino, "la pace non è tanto un valore da promuovere, ma una persona da seguire: la stessa persona di Gesù. Scommettere su di essa significa scommettere sull'uomo".
Al taglio del nastro ha partecipato anche il vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che ha colto l'occasione per rivolgere gli auguri di Pasqua a tutti i presenti.
La mostra resterà aperta fino a venerdì 20 aprile e sarà visitabile presso la Sala dei Templari tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21.