Cronaca
In volo verso il Regno Unito con documenti falsi: assolto un 29enne
L'uomo, difeso dall'avvocato Masellis, era accusato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. È stato scagionato
Molfetta - lunedì 26 aprile 2021
È stato assolto «perché il fatto non sussiste» un 29enne di Molfetta coinvolto in un'indagine di varie Procure d'Italia sulla base di un fenomeno che non è passato inosservato alla Polizia di Frontiera: un incremento di albanesi diretti in Gran Bretagna. Tutti alteravano le carte d'identità sostituendo la fotografia del titolare.
Le indagini, nel 2013, all'interno dell'aeroporto di Fiumicino, sono partite dal controllo di un cittadino albanese intenzionato a partire per l'Inghilterra: la sua carta d'identità, sottoposta ad accertamenti, è risultata falsificata. Gli agenti hanno scoperto una banda di albanesi che si occupava di rubare l'identità a ignari cittadini italiani, che denunciavano lo smarrimento, per fornire documenti falsi a immigrati albanesi decisi ad arrivare in Inghilterra e in Irlanda (paesi extra-Schengen).
Tra questi il 29enne molfettese, incensurato e assistito dal legale Maurizio Masellis, indagato per associazione a delinquere (un'accusa da cui è stato prosciolto durante l'udienza preliminare) e per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, un pesantissimo capo d'imputazione da cui, al termine dell'udienza tenutasi presso il Tribunale Penale di Roma, è stato scagionato «perché il fatto non sussiste». Una sentenza che configura una completa e piena assoluzione.
A carico dell'imputato il sostituto procuratore Clara De Cecilia ha disposto l'assoluzione per falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e lo stralcio del reato di possesso e di fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Per tutte le altre ipotesi di reato, infine, si procederà alla richiesta di archiviazione.
Le indagini, nel 2013, all'interno dell'aeroporto di Fiumicino, sono partite dal controllo di un cittadino albanese intenzionato a partire per l'Inghilterra: la sua carta d'identità, sottoposta ad accertamenti, è risultata falsificata. Gli agenti hanno scoperto una banda di albanesi che si occupava di rubare l'identità a ignari cittadini italiani, che denunciavano lo smarrimento, per fornire documenti falsi a immigrati albanesi decisi ad arrivare in Inghilterra e in Irlanda (paesi extra-Schengen).
Tra questi il 29enne molfettese, incensurato e assistito dal legale Maurizio Masellis, indagato per associazione a delinquere (un'accusa da cui è stato prosciolto durante l'udienza preliminare) e per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, un pesantissimo capo d'imputazione da cui, al termine dell'udienza tenutasi presso il Tribunale Penale di Roma, è stato scagionato «perché il fatto non sussiste». Una sentenza che configura una completa e piena assoluzione.
A carico dell'imputato il sostituto procuratore Clara De Cecilia ha disposto l'assoluzione per falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e lo stralcio del reato di possesso e di fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Per tutte le altre ipotesi di reato, infine, si procederà alla richiesta di archiviazione.