Cronaca
In trasferta da Molfetta a Barletta tentano un furto, presi padre e figlio
I due, di 48 e 20 anni, hanno cercato di rubare in uno studio medico, ma il titolare si era trattenuto oltre l'orario di chiusura
Molfetta - lunedì 30 gennaio 2023
12.55
Ci hanno riprovato, ma sono stati nuovamente fermati. I poliziotti di Barletta, nei giorni scorsi, hanno arrestato Giuseppe Mezzina, di 48 anni, e suo figlio Antonio, di 20, responsabili in concorso del reato di tentato furto ai danni di uno studio medico ubicato in via Canosa, e il primo pure di evasione dagli arresti domiciliari.
Secondo quanto riscontrato dagli agenti, mentre il figlio fungeva da palo, il padre, mascherato con un cappello e uno scaldacollo, con l'utilizzo di una pinza, dopo aver forzato, danneggiandola, la porta di ingresso, si sarebbe introdotto nello studio medico, non riuscendo però a rubare niente perché all'interno dei locali c'era un professionista che si era trattenuto dopo la chiusura, per poi essere costretto a tentare la fuga col suo complice (suo figlio) che l'attendeva sul marciapiede.
Gli agenti delle Volanti in servizio presso il Commissariato di P.S. di Barletta, allertati dal medico e giunti immediatamente sul posto, hanno bloccato i due autori del fatto, non sono nuovi a reati della stessa indole. In particolare, infatti, il 48enne, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in più occasioni è evaso, infrangendo le prescrizioni dell'Autorità Giudiziaria, portandosi anche fuori da Molfetta per compiere numerosi reati contro il patrimonio.
La dinamica dei fatti è stata avvalorata dalle immagini estrapolate dall'impianto di videosorveglianza installato presso lo studio che ha documentato le condotte delittuose degli arrestati, i quali, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti presso il penitenziario di Trani, a disposizione della locale Procura della Repubblica.
Secondo quanto riscontrato dagli agenti, mentre il figlio fungeva da palo, il padre, mascherato con un cappello e uno scaldacollo, con l'utilizzo di una pinza, dopo aver forzato, danneggiandola, la porta di ingresso, si sarebbe introdotto nello studio medico, non riuscendo però a rubare niente perché all'interno dei locali c'era un professionista che si era trattenuto dopo la chiusura, per poi essere costretto a tentare la fuga col suo complice (suo figlio) che l'attendeva sul marciapiede.
Gli agenti delle Volanti in servizio presso il Commissariato di P.S. di Barletta, allertati dal medico e giunti immediatamente sul posto, hanno bloccato i due autori del fatto, non sono nuovi a reati della stessa indole. In particolare, infatti, il 48enne, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in più occasioni è evaso, infrangendo le prescrizioni dell'Autorità Giudiziaria, portandosi anche fuori da Molfetta per compiere numerosi reati contro il patrimonio.
La dinamica dei fatti è stata avvalorata dalle immagini estrapolate dall'impianto di videosorveglianza installato presso lo studio che ha documentato le condotte delittuose degli arrestati, i quali, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti presso il penitenziario di Trani, a disposizione della locale Procura della Repubblica.