Chiesa locale
In scena la “Passione vivente-amore senza fine”
La rappresentazione degli ultimi momenti di vita di Gesù Cristo il 21 e 22 marzo alla parrocchia Santa Famiglia
Molfetta - venerdì 20 marzo 2015
6.51
Più di cento attori, tutti volontari e nessun professionista che, dai primi giorni di gennaio, scappano a fare le prove dopo una giornata di lavoro. Quasi una cinquantina di persone , anch'esse volontarie, che da mesi stanno cucendo a mano tutti gli abiti di scena, stanno provvedendo alla realizzazione delle scenografie curate nel minimo dettaglio, stanno allestendo gli impianti audio e luci e saranno impegnate come servizio d'ordine e guide.
Insomma, un piccola kolossal.
E' questa la "Passione vivente-amore senza fine", la rappresentazione degli ultimi momenti di vita di Gesù Cristo che andrà in scena domani, sabato 21, e domenica 22 negli spazi della parrocchia Santa Famiglia, giunta alla terza edizione.
Si parte dal sagrato della parrocchia e dal piccolo giardino dove verrà rappresentato l'ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme e l'ultima cena. Poi toccherà al campo da basket trasformarsi e diventare il teatro della scena della rinnegazione di San Pietro. Quindi si giunge all'ingresso secondario che, appositamente allestito, diventerà lo scenario della scena del processo davanti a Ponzio Pilato con la folla che acclama la liberazione di Barabba. Poi, la scena della crocifissione con le urla di dolore strazianti di Maria, svolta nello spazio antistante i campi da calcetto. Infine il sepolcro vuoto, silenzioso a simboleggiare la resurrezione.
Insomma, un turbinio di emozioni che tocca anche chi credente non è.
«Quest'anno abbiamo voluto dare un sottotitolo alla rappresentazione: amore senza fine. Per noi credenti la storia di Gesù è una grande storia d'amore, un amore incondizionato, che supera anche la morte», spiegano gli organizzatori, tra cui tantissimi laici che al progetto si sono avvicinati dopo aver visto le prime, emozionati rappresentazioni degli anni scorsi.
«La Passione vivente rappresenta anche una sfida nell'animare il nostro territorio, la periferia della città. Negli scorsi anni sempre più gente ha assistito, provenendo da tutte le parti di Molfetta e anche dalle città limitrofi, attirate dai commenti di chi aveva visto e parlato positivamente. E' una novità assoluta anche per la Chiesa locale, più dedita a rappresentare la natività. Gli sforzi, anche economici, sono tanti ma ognuno di noi ha grande orgoglio nel mettere ciò che può in questo progetto. Ne approfittiamo anche per ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile tutto», continuano gli organizzatori.
Il bis è previsto il 1 aprile nel centro storico di Terlizzi.
Insomma, un piccola kolossal.
E' questa la "Passione vivente-amore senza fine", la rappresentazione degli ultimi momenti di vita di Gesù Cristo che andrà in scena domani, sabato 21, e domenica 22 negli spazi della parrocchia Santa Famiglia, giunta alla terza edizione.
Si parte dal sagrato della parrocchia e dal piccolo giardino dove verrà rappresentato l'ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme e l'ultima cena. Poi toccherà al campo da basket trasformarsi e diventare il teatro della scena della rinnegazione di San Pietro. Quindi si giunge all'ingresso secondario che, appositamente allestito, diventerà lo scenario della scena del processo davanti a Ponzio Pilato con la folla che acclama la liberazione di Barabba. Poi, la scena della crocifissione con le urla di dolore strazianti di Maria, svolta nello spazio antistante i campi da calcetto. Infine il sepolcro vuoto, silenzioso a simboleggiare la resurrezione.
Insomma, un turbinio di emozioni che tocca anche chi credente non è.
«Quest'anno abbiamo voluto dare un sottotitolo alla rappresentazione: amore senza fine. Per noi credenti la storia di Gesù è una grande storia d'amore, un amore incondizionato, che supera anche la morte», spiegano gli organizzatori, tra cui tantissimi laici che al progetto si sono avvicinati dopo aver visto le prime, emozionati rappresentazioni degli anni scorsi.
«La Passione vivente rappresenta anche una sfida nell'animare il nostro territorio, la periferia della città. Negli scorsi anni sempre più gente ha assistito, provenendo da tutte le parti di Molfetta e anche dalle città limitrofi, attirate dai commenti di chi aveva visto e parlato positivamente. E' una novità assoluta anche per la Chiesa locale, più dedita a rappresentare la natività. Gli sforzi, anche economici, sono tanti ma ognuno di noi ha grande orgoglio nel mettere ciò che può in questo progetto. Ne approfittiamo anche per ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile tutto», continuano gli organizzatori.
Il bis è previsto il 1 aprile nel centro storico di Terlizzi.