Cronaca
In quattro per una rapina al supermercato Dok. Esploso un colpo a salve
L'episodio è successo in via San Francesco d'Assisi, sul posto i Carabinieri. I rapinatori sparano e portano via 1.000 euro
Molfetta - lunedì 27 febbraio 2023
15.04
Giornate movimentate a Molfetta per i Carabinieri, impegnati a fronteggiare la recrudescenza di una criminalità sempre in agguato. Tanto che sabato - a neanche ventiquattrore dall'incendio di una Fiat Panda - c'è stata una rapina (la prima del 2023) ai danni del supermercato Dok, in cui è stato esploso un colpo di pistola.
Ad agire, all'orario di chiusura, ben quattro soggetti: caschi in testa, mascherine e sciarpe alte a nascondere i volti e pistola in pugno per uno di loro, hanno fatto irruzione dopo le ore 20.00 nei locali di via San Francesco d'Assisi, minacciando i dipendenti e intimando di consegnare il denaro. Non bastasse tutto ciò, uno dei quattro banditi, che impugnava una pistola, ha incrociato un commesso del supermercato e, nel tentativo di intimorirlo, ha esploso un solo colpo verso il basso.
Forse era un'arma a salve - i Carabinieri della Sezione Radiomobile, infatti, arrivati pochi istanti dopo sul posto non hanno trovato segni particolari, ipotizzando, a quel punto, l'uso di una pistola a salve -, ma di certo deve aver sortito il suo effetto "sorpresa". Sta di fatto che i rapinatori sono riusciti ad impossessarsi dei soldi - circa 1.000 euro - contenuti nei due registratori di cassa, per poi fuggire a piedi. Non è escluso che un quinto complice li aspettasse in auto, appostato lì vicino.
Scattato l'allarme al numero 112, sul posto si sono subito recati i militari della Compagnia di Molfetta, non soltanto per i rilievi a seguito della rapina e dello sparo (sembrerebbe a salve, visto che non sono stati trovati né bossoli né ogive all'interno del supermercato e nei dintorni), ma anche - ascoltate le testimonianze - per le ricerche dei quattro rapinatori, letteralmente svaniti nel nulla. Le ricerche in zona, diramate a tutte le pattuglie presenti sul territorio, hanno dato esito negativo.
All'esterno e all'interno del supermercato Dok ci sono le telecamere. Funzionano regolarmente. La speranza di fare piena luce sul caso di cronaca, al momento, è affidata in particolar modo all'impianto di videosorveglianza di cui è dotata l'attività commerciale. I militari, diretti dal capitano Francesco Iodice, hanno acquisito i filmati a circuito chiuso nella speranza che il sistema di registrazione interno ed esterno abbia captato qualche dettaglio utile per l'identificazione dei rapinatori.
Si stanno cercando pure altre videocamere utili, nel quartiere di Ponente, nelle vicinanze dell'anfiteatro, che possano avere ripreso almeno alcune fasi dell'azione criminale: la zona è stata setacciata, alla ricerca di tutti gli occhi elettronici dai quali estrarre i filmati. Ma, sino ad oggi, non vi sono ancora sviluppi sull'episodio.
Ad agire, all'orario di chiusura, ben quattro soggetti: caschi in testa, mascherine e sciarpe alte a nascondere i volti e pistola in pugno per uno di loro, hanno fatto irruzione dopo le ore 20.00 nei locali di via San Francesco d'Assisi, minacciando i dipendenti e intimando di consegnare il denaro. Non bastasse tutto ciò, uno dei quattro banditi, che impugnava una pistola, ha incrociato un commesso del supermercato e, nel tentativo di intimorirlo, ha esploso un solo colpo verso il basso.
Forse era un'arma a salve - i Carabinieri della Sezione Radiomobile, infatti, arrivati pochi istanti dopo sul posto non hanno trovato segni particolari, ipotizzando, a quel punto, l'uso di una pistola a salve -, ma di certo deve aver sortito il suo effetto "sorpresa". Sta di fatto che i rapinatori sono riusciti ad impossessarsi dei soldi - circa 1.000 euro - contenuti nei due registratori di cassa, per poi fuggire a piedi. Non è escluso che un quinto complice li aspettasse in auto, appostato lì vicino.
Scattato l'allarme al numero 112, sul posto si sono subito recati i militari della Compagnia di Molfetta, non soltanto per i rilievi a seguito della rapina e dello sparo (sembrerebbe a salve, visto che non sono stati trovati né bossoli né ogive all'interno del supermercato e nei dintorni), ma anche - ascoltate le testimonianze - per le ricerche dei quattro rapinatori, letteralmente svaniti nel nulla. Le ricerche in zona, diramate a tutte le pattuglie presenti sul territorio, hanno dato esito negativo.
All'esterno e all'interno del supermercato Dok ci sono le telecamere. Funzionano regolarmente. La speranza di fare piena luce sul caso di cronaca, al momento, è affidata in particolar modo all'impianto di videosorveglianza di cui è dotata l'attività commerciale. I militari, diretti dal capitano Francesco Iodice, hanno acquisito i filmati a circuito chiuso nella speranza che il sistema di registrazione interno ed esterno abbia captato qualche dettaglio utile per l'identificazione dei rapinatori.
Si stanno cercando pure altre videocamere utili, nel quartiere di Ponente, nelle vicinanze dell'anfiteatro, che possano avere ripreso almeno alcune fasi dell'azione criminale: la zona è stata setacciata, alla ricerca di tutti gli occhi elettronici dai quali estrarre i filmati. Ma, sino ad oggi, non vi sono ancora sviluppi sull'episodio.