Cronaca
In fiamme Miragica. La Procura vuol vederci chiaro, si sospetta il dolo. LE FOTO
L'intervento dei Vigili del Fuoco s'è protratto sino a sera. Pochi i dubbi sul fatto che dietro vi sia stata la mano dell'uomo
Molfetta - martedì 19 luglio 2022
13.17
Prima abbandonato, poi avvolto dalle fiamme: ieri poco dopo le ore 12.00, nel silenzio generale della zona industriale di Molfetta, Miragica, il parco divertimenti a tema tra i più importanti del sud Italia chiuso dal 2018, ha preso fuoco lungo il versante nord della struttura, verso l'area più a ridosso della strada statale 16 bis.
Qui, in via dei Portuali, nel parco inaugurato nel 2009 ma che da quattro anni è off-limits, le fiamme sprigionatesi fra le varie sterpaglie circostanti, probabilmente dall'esterno, «per cause accidentali o - riferiscono fonti inquirenti - dolose» (sono pochi i dubbi sul fatto che dietro vi possa essere stata la mano dell'uomo, nda) hanno finito per propagarsi nel perimetro in stato d'abbandono, dentro il quale sono ammassate le attrazioni che erano ferme da quando l'area chiuse i battenti.
I Vigili del Fuoco, arrivati sul posto con quattro squadre giunte dai Distaccamenti di Bari, Corato e Molfetta (impiegati a rotazione oltre venti uomini, un'autobotte con un serbatoio d'acqua da 28mila litri, altre due da 8mila litri ed un elicottero, nda), si sono ritrovati davanti ad una struttura chiusa, bloccata da vari dissuasori in cemento e che, fra gli scheletri delle attrazioni, le sterpaglie e l'erba secca, è collassata a causa di un violento rogo favorito dal vento e dalle alte temperature.
Le lingue di fuoco, che si sono sviluppate per cause in corso di accertamento - si propende per il dolo, anche se ufficialmente nessuno lo conferma - su un'area di circa 80mila metri quadrati, hanno bruciato non soltanto le attrazioni in ferro e i chioschi in legno, ma anche i pannelli, le lastre in gomma e in plastica, i cumuli di rifiuti di vario genere e la vegetazione incolta, fra alberi, arbusti e rovi. Un incendio che, a poco meno di un anno dal precedente, ha mandato in fumo Miragica. Non solo: i caschi rossi, impegnati sino a ieri sera per avere la meglio sulle fiamme e mettere in sicurezza l'area, sono stati invasi da una nube densa di fumo che ha raggiunto la strada statale 16 bis creando numerosi disagi alla circolazione stradale (più a sud, tra Santo Spirito e Giovinazzo si sono registrate code a causa di lavori di manutenzione al manto stradale, nda) a tal punto da rendere l'aria irrespirabile. Inevitabile pure l'intervento della Polizia Locale per regolare il traffico.
L'incendio - delle indagini, con il supporto delle immagini di videosorveglianza, si stanno occupando i Carabinieri della locale Compagnia, mentre la Procura della Repubblica di Trani con il pubblico ministero Maria Isabella Scamarcio aprirà un'inchiesta - ha trovato terreno fertile nella vegetazione: nel corso delle operazioni di bonifica, inoltre, sono stati trovati alcuni punti d'innesco diversi da cui poi le fiamme si sono irradiate a raggiera, incrociandosi fra loro e quindi alimentandosi.
A distanza di quasi ventiquattrore, si alzano ancora pennacchi di fumo, così come a fumare è ancora il grande parco, che è stato un punto di ritrovo non solo per i bambini di Molfetta. Ma la festa, a Miragica, è finita da tempo. Il parco divertimenti fu inaugurato nel 2009 e sembrava l'inizio di una svolta, ma il giro d'affari si è arenato nel 2018 quando Miragica aveva accantonato 22,7 milioni di euro di perdite e il patrimonio era negativo per 14,8 milioni a fronte di debiti per 21 milioni.
A gennaio del 2021 è arrivata la procedura di fallimento e dopo un rogo notturno (il 6 agosto 2021) e tre aste andate deserte fra novembre 2021 e maggio 2022, con il valore alla base d'asta dimezzato da 6,2 a 3,5 milioni di euro, ieri il rogo che ha trasformato un'area creata per il divertimento in un luogo tetro e desolato.
Qui, in via dei Portuali, nel parco inaugurato nel 2009 ma che da quattro anni è off-limits, le fiamme sprigionatesi fra le varie sterpaglie circostanti, probabilmente dall'esterno, «per cause accidentali o - riferiscono fonti inquirenti - dolose» (sono pochi i dubbi sul fatto che dietro vi possa essere stata la mano dell'uomo, nda) hanno finito per propagarsi nel perimetro in stato d'abbandono, dentro il quale sono ammassate le attrazioni che erano ferme da quando l'area chiuse i battenti.
I Vigili del Fuoco, arrivati sul posto con quattro squadre giunte dai Distaccamenti di Bari, Corato e Molfetta (impiegati a rotazione oltre venti uomini, un'autobotte con un serbatoio d'acqua da 28mila litri, altre due da 8mila litri ed un elicottero, nda), si sono ritrovati davanti ad una struttura chiusa, bloccata da vari dissuasori in cemento e che, fra gli scheletri delle attrazioni, le sterpaglie e l'erba secca, è collassata a causa di un violento rogo favorito dal vento e dalle alte temperature.
Le lingue di fuoco, che si sono sviluppate per cause in corso di accertamento - si propende per il dolo, anche se ufficialmente nessuno lo conferma - su un'area di circa 80mila metri quadrati, hanno bruciato non soltanto le attrazioni in ferro e i chioschi in legno, ma anche i pannelli, le lastre in gomma e in plastica, i cumuli di rifiuti di vario genere e la vegetazione incolta, fra alberi, arbusti e rovi. Un incendio che, a poco meno di un anno dal precedente, ha mandato in fumo Miragica. Non solo: i caschi rossi, impegnati sino a ieri sera per avere la meglio sulle fiamme e mettere in sicurezza l'area, sono stati invasi da una nube densa di fumo che ha raggiunto la strada statale 16 bis creando numerosi disagi alla circolazione stradale (più a sud, tra Santo Spirito e Giovinazzo si sono registrate code a causa di lavori di manutenzione al manto stradale, nda) a tal punto da rendere l'aria irrespirabile. Inevitabile pure l'intervento della Polizia Locale per regolare il traffico.
L'incendio - delle indagini, con il supporto delle immagini di videosorveglianza, si stanno occupando i Carabinieri della locale Compagnia, mentre la Procura della Repubblica di Trani con il pubblico ministero Maria Isabella Scamarcio aprirà un'inchiesta - ha trovato terreno fertile nella vegetazione: nel corso delle operazioni di bonifica, inoltre, sono stati trovati alcuni punti d'innesco diversi da cui poi le fiamme si sono irradiate a raggiera, incrociandosi fra loro e quindi alimentandosi.
A distanza di quasi ventiquattrore, si alzano ancora pennacchi di fumo, così come a fumare è ancora il grande parco, che è stato un punto di ritrovo non solo per i bambini di Molfetta. Ma la festa, a Miragica, è finita da tempo. Il parco divertimenti fu inaugurato nel 2009 e sembrava l'inizio di una svolta, ma il giro d'affari si è arenato nel 2018 quando Miragica aveva accantonato 22,7 milioni di euro di perdite e il patrimonio era negativo per 14,8 milioni a fronte di debiti per 21 milioni.
A gennaio del 2021 è arrivata la procedura di fallimento e dopo un rogo notturno (il 6 agosto 2021) e tre aste andate deserte fra novembre 2021 e maggio 2022, con il valore alla base d'asta dimezzato da 6,2 a 3,5 milioni di euro, ieri il rogo che ha trasformato un'area creata per il divertimento in un luogo tetro e desolato.