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In consiglio comunale, piscina e revisione della disciplina della riscossione dei tributi

Tutelati i lavoratori della piscina con un ordine del giorno delle opposizioni di sinistra

Piscina e revisione della disciplina della riscossione dei tributi e delle entrate comunali gli argomenti clou del consiglio comunale di ieri.

Non sono mancati nel corso della serata i vari rimpalli di responsabilità, ma tutto si è mantenuto nell'alveo della dialettica politica e del gioco delle parti.

E' il sindaco Tommaso Minervini a presentare a nome dell'amministrazione i punti innovativi in tema di riscossione dei tributi, provvedimento propedeutico all'approvazione del bilancio, in particolare sulle agevolazioni delle ingiunzioni di pagamento e l'aumento della premialità per coloro che conferiscono alle isole ecologiche con uno sconto sulla tassa rifiuti che passa da 30 a 60 euro, modificando anche il valore dei punti per quanti si recano alle isole si parte dai 5 euro per ogni 8 mila punti, a fronte dei 10mila punti sino ad ora in vigore.

E' il consigliere Zaza, già presidente dell'Asm nella passata amministrazione, a non ritenere valido detto sconto perché fruibile da pochi e propone di trovare altre soluzioni per tale incentivo.

E' il sindaco a ribattere che «trattandosi di materia tributaria non si può patteggiare, perché non si conoscono gli effetti che si hanno sul bilancio».

Per quello che concerne le ingiunzioni di pagamento il debito viene dilazionato da 12 a 18 rate fino a 3.600 euro, con un importo minimo della rata di 40 euro, da 3.600 fino a 21.600 fino 36 mesi, rata minima 200 euro, oltre i 21.600, 72 mesi, rata minima 400 euro. Inoltre, nel corso della discussione viene fatto rilevare dalla maggioranza che con questo provvedimento si tiene conto di eventuali cause soggettive, per cui il debito viene dimezzato e prorogato ulteriormente, ma vengono richieste anche delle garanzie (fideiussioni) per coloro che hanno debiti cospicui.

E' il consigliere Pisani a ritenere, in fase di dichiarazione di voto, «questo provvedimento ibrido, che illude il cittadino», mentre al contrario per il consigliere Tridente «si va incontro alle esigenze dei cittadini».

Il provvedimento passa a maggioranza con il voto contrario del consigliere Amato.

Anche il punto relativo alla piscina viene votato a maggioranza, con l'astensione dell'opposizione di sinistra, mentre l'opposizione di destra opta di essere fuori dagli scranni del consiglio.

Ad oggi per poter riattivare la piscina occorrono circa 900 mila euro, è la stima fatta in una corposa relazione dall'ing. Pierino Profeta, consulente Coni, in questa relazione emergono chiare non solo la scarsa manutenzione da parte dei gestori, ma anche gli atti vandalici e furti perpetrati alla struttura dalla sua chiusura ad oggi. Infatti, in una prima stima fatta lo scorso maggio dal dirigente del settore territorio i danni ammontavano a 400 mila euro, ma la consulenza dell'ing. Profeta ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità il problema piscina.

La proposta che l'amministrazione, per voce del sindaco, propone all'assise per la rimodulazione della gara è l'estensione della concessione della piscina da 10 a 25 anni, con un canone di concessione di 5 mila euro annui ed una tantum di 300 mila euro.

Per il consigliere Pisani le modifiche apportate «sono una svendita della piscina» per questo propone il ritiro del procedimento. Il consigliere De Bari lo definisce «un bando sovietico», aggiunge «si poteva pensare ad un concorso di idee», Zaza esprime le sue perplessità sulla durata del canone di concessione dichiarando che «il rischio è che di quella piscina non rimanga nemmeno la fossa su cui è stata costruita».

Al contrario per il consigliere di maggioranza Facchini «la durata di 25 anni della concessione è per la tutela del bene, perché in 10 anni si può fare un utilizzo più spregiudicato dell'impianto».
Durante la discussione più volte il consigliere Amato propone una commissione di controllo sulla piscina.

La Natalicchio, dal canto suo, spera che con la relazione dell'ing. Profeta si metta finalmente la parola fine sulla sua decisione di chiudere la piscina, ricorda inoltre che non venivano pagati i canoni previsti e non venivano nemmeno fatte le manutenzioni dovute.

Altro punto nodale della serata è stata la tutela dei lavoratori, perché nonostante la clausola di salvaguardia per il personale della piscina sarebbe stato ridotto da 11 a 6 lavoratori. Con un ordine del giorno delle opposizioni di sinistra è stato chiesto all'amministrazione di mantenere tutti i lavoratori dando una sorta di premialità a chi si aggiudicherà la gara. Ordine del giorno che la maggioranza ha approvato.
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